Economia

Manovra 2023 | Rush finale alla Camera.

Il disegno di legge di Bilancio, recentemente approvato dal Senato, presenta diversi punti chiave. Il taglio del cuneo fiscale è l’intervento principale della manovra, con oltre 15 miliardi di euro destinati al deficit e finalizzati al taglio del cuneo (quasi 11 miliardi) e alla riduzione delle aliquote Irpef (poco più di 4 miliardi). Queste misure insieme portano a un vantaggio mensile di circa 120 euro per i contribuenti coinvolti.

La manovra prevede la diminuzione delle tasse sul lavoro per 14 milioni di dipendenti, con benefici medi di circa 100 euro al mese. Il taglio del cuneo è confermato per il 2024, con una riduzione di 7 punti per i redditi fino a 25.000 euro e 6 punti per quelli fino a 55.000 euro, finanziato solo per l’anno in questione.

Inizia anche la riforma fiscale, con la riduzione delle aliquote Irpef da quattro a tre per il 2024, accorpando i primi due scaglioni con un’unico aliquota al 23%, al 35% per redditi fino a 50.000 euro e al 43% oltre i 50.000. La soglia di no tax area viene ampliata fino a 8.500 euro.

Il Ponte di Messina riceve risorse confermate pari a 11,6 miliardi di euro dal 2024 al 2032, con un onere di 9,3 miliardi a carico del bilancio statale. La restante parte sarà reperita dal Fondo di sviluppo e coesione, con una quota a carico del Fondo e a valere sui bilanci di Calabria e Sicilia.

La manovra non include il Superbonus, ma le pensioni di vecchiaia per medici, dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari sono protette da tagli, con una riduzione graduale per i sanitari che rimangono in servizio. Dirigenti medici e infermieri possono lavorare fino a 70 anni, se lo desiderano.

Gli Enti locali vedono una riduzione nella revisione della spesa del 20%-30% nel triennio, e la sanità beneficia di un incremento del Fondo sanitario nazionale di 3 miliardi nel 2024, 4 miliardi nel 2025 e 4,2 miliardi nel 2026.

Le risorse destinate alle misure contro la violenza sulle donne ammontano a 40 milioni e includono la creazione di un fondo per le case rifugio, l’esonero contributivo alle assunzioni e risorse aggiuntive per il Fondo per le Pari opportunità.

Tra gli emendamenti approvati, la cedolare secca al 21% si applica solo al primo immobile con affitto breve, mentre l’aliquota al 26% per i redditi da contratto di locazione scatterà solo dal secondo appartamento. Le agevolazioni al mutuo per la prima casa degli under 36 sono prorogate per il 2024, con un importo massimo finanziabile di 250.000 euro.

La manovra include anche micromisure, come un concorso straordinario per il reclutamento di 345 segretari comunali, la sanatoria ex post delle delibere Imu dei Comuni ritardatari, il raddoppio dei fondi per il bonus psicologo e l’istituzione della Capitale italiana dell’arte contemporanea a partire dal 2024.

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