Abruzzo

Sulmona (Abruzzo) | Reddito di cittadinanza non dovuto, condannata a 28 mesi

La giovane residente in Alto Sangro è stata condannata a due anni e quattro mesi di reclusione, oltre al dovere di coprire le spese processuali, dalla giudice monocratico Francesca Pinacchio del Tribunale di Sulmona (L’Aquila). La condanna è stata emessa a seguito del processo riguardante la percezione indebita del reddito di cittadinanza.

Nel periodo compreso tra il 2020 e il 2021, durante specifiche indagini condotte dalla Guardia di Finanza sul fenomeno dei cosiddetti “furbetti del reddito”, è emerso che la donna, al momento della presentazione della domanda per ottenere il beneficio, aveva fornito informazioni mendaci. In particolare, aveva falsamente dichiarato di risiedere in un’abitazione situata nel territorio comunale di Pescocostanzo (L’Aquila). Le indagini hanno rivelato che tale abitazione era effettivamente affittata a terzi e che, contrariamente alle affermazioni della donna, ella viveva con i propri familiari, con conseguente accumulo di reddito. Nel periodo da novembre 2020 a ottobre 2021, l’imputata aveva indebitamente percepito la somma di 7.800 euro. Questo ha portato alla condanna a una pena di 28 mesi di reclusione.

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