Bari | Sparatoria nel quartiere libertà, uomo ucciso a colpi d’arma da fuoco per strada

Questa mattina, intorno alle 9, Nicola Ladisa, conosciuto come “Napoleone” e di 42 anni, è stato vittima di un agguato in via Canonico Bux, nel quartiere Libertà di Bari. L’uomo, già noto alle autorità, è stato colpito mortalmente da quattro proiettili mentre si trovava alla guida del suo scooter. Gli investigatori suggeriscono che Ladisa abbia avuto un alterco con una o più persone, culminato con l’aggressione fatale. Sul luogo sono intervenuti il personale del 118 che ha constatato il decesso e gli agenti delle Volanti, della Squadra Mobile della questura di Bari e della polizia scientifica, attualmente impegnati nelle indagini coordinate dal pm Federico Perrone Capano della Direzione Distrettuale Antimafia.

La moto di Ladisa, un Aprilia Scarabeo 125, è stata sequestrata insieme a un’auto parcheggiata sul lato sinistro della strada, probabile bersaglio dei colpi, una Nissan Qashqai nera.

Gli investigatori stanno analizzando le registrazioni delle telecamere nella zona per tracciare il percorso dell’aggressore. In particolare, sono sotto osservazione le telecamere di via Bux e del sottovia Giuseppe Filippo, che collega via Brigata a viale Pasteur. I residenti locali affermano che Ladisa avesse recentemente messo “la testa a posto”, gestendo un’area di parcheggio a pagamento in via Babudri, di fronte a via Bux, dove è avvenuto l’agguato.

Nel 2012, Ladisa era stato condannato dalla Procura Generale a un anno, 9 mesi e quattro giorni di reclusione in via definitiva, nell’ambito dell’inchiesta “Eclissi” della DDA, che nel 2006 aveva portato a numerose ordinanze di custodia cautelare nei confronti di membri del clan Strisciuglio di Bari. Nel 2015, violando le prescrizioni della sorveglianza speciale, Ladisa era stato coinvolto in un episodio di resistenza a un controllo di polizia a via Babudri, durante il quale, nella sua abitazione, erano state trovate un’arma da fuoco perfettamente funzionante, una Blow mini, con munizioni corrispondenti, e cinque proiettili camiciati calibro 6,35.