Abruzzo

Chieti (Abruzzo) | Vincite videolottery a ignari giocatori, 5 denunce

Finanzieri del Comando Provinciale Chieti della Guardia di Finanza hanno scoperto 100 transazioni legate agli incassi delle videolottery, ammontanti complessivamente a 85.000 euro, deliberate in modo fraudolento per eludere le norme antiriciclaggio. Cinque individui sono stati denunciati in seguito a questa indagine.

In dettaglio, le Fiamme Gialle della Tenenza di Ortona, sotto la guida del sottotenente Giancarlo Passeri, hanno condotto un controllo su una sala videolottery situata a Ortona. L’obiettivo era verificare l’aderenza corretta agli obblighi stabiliti dalle norme antiriciclaggio per tracciare i flussi finanziari. Durante l’ispezione, è emerso che le vincite ottenute dai dispositivi di intrattenimento venivano falsamente attribuite a giocatori ignari. Questa pratica consentiva ai veri beneficiari di operare in modo anonimo, violando così le norme antiriciclaggio. Secondo tali norme, i gestori delle sale devono identificare e verificare l’identità di ogni cliente che richiede incassi superiori a 500 euro. L’analisi degli incassi di vari giocatori ha rivelato che alcuni di loro, senza saperlo, avevano accumulato vincite mentre erano al lavoro, al di fuori del territorio nazionale o persino senza mai aver giocato alle videolottery.

Il titolare dell’esercizio commerciale e quattro dipendenti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Chieti per violazione dell’articolo 55, comma 1, del Decreto Legislativo 231/2007. Questo articolo punisce chi, avendo l’obbligo di effettuare una verifica adeguata, utilizza dati e informazioni falsi relativi al cliente. La sanzione prevista comprende una pena detentiva fino a tre anni e una multa di 30.000 euro.

Il colonnello Michele Iadarola, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Chieti, sottolinea come questa specifica attività di servizio confermi il costante monitoraggio dei flussi finanziari. L’attenzione investigativa è focalizzata su settori particolarmente vulnerabili, come quello dei prestatori di servizi di gioco, al fine di prevenire e contrastare eventuali condotte illecite in grado di compromettere il tessuto economico.

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