Cronaca

Torino | ‘Ndrangheta: estorsione in un mercato ortofrutticolo, arresti

Le accuse di estorsione e intestazione fittizia di beni, aggravate dal metodo mafioso, oltre a truffa ai danni dello Stato e bancarotta fraudolenta, hanno portato i militari della Guardia di Finanza di Torino a eseguire un’ordinanza emessa dal giudice per le misure cautelari personali nei confronti di cinque persone. Tre di esse sono finite in carcere, mentre altre due sono sottoposte all’obbligo di dimora.

L’operazione, denominata ‘Timone’, ha rivelato all’interno del mercato ortofrutticolo di Grugliasco (Torino) una situazione di estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti del titolare di uno stand. Gli indagati sono riusciti a acquisire, senza alcun corrispettivo, un’ulteriore attività economica nel Centro Agroalimentare torinese. Questa azione ha comportato l’eliminazione di un concorrente e il rafforzamento della propria posizione commerciale nel mercato, grazie all’incremento degli spazi controllati.

Prima di procedere all’acquisizione dell’azienda del titolare dello stand, gli indagati avrebbero attuato un’operazione di intestazione fittizia delle quote della società acquirente a prestanome. Successivamente, hanno operato all’interno del mercato con la società, stabilendo anche legami e scambi con altri esponenti della ‘ndrangheta. In questo contesto, hanno distratto e dissipato progressivamente il patrimonio della società, evitando di onorare i debiti e commettendo sistematica evasione fiscale e contributiva. Questa serie di azioni ha portato al fallimento della società, e le relative quote sono state trasferite a un cittadino extracomunitario senza mezzi finanziari, il quale, a fronte di un modesto compenso, ha assunto tutte le connesse responsabilità civili e penali.

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