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Cronaca

Usellus (CA) | Arrestato 23enne per estorsione ai danni di un anziano

Nella mattinata di giovedì, un’operazione congiunta dei Carabinieri delle Compagnie di Mogoro (OR) e Quartu Sant’Elena (CA) ha portato all’arresto di un 23enne siciliano residente a Quartucciu (CA), responsabile di un’estorsione ai danni di un pensionato 90enne di Usellus (OR). L’episodio è avvenuto lungo la SS442, quando il giovane, applicando la nota tecnica criminale della “truffa dello specchietto”, ha costretto l’anziano a pagare un presunto risarcimento.

Dopo aver superato un’auto che viaggiava lentamente, l’anziano è stato a sua volta sorpassato dal 23enne, che lo ha costretto ad accostare, accusandolo di aver danneggiato la sua vettura. Nonostante l’anziano fosse sicuro di non aver causato alcun danno, il malvivente ha preteso 300 € come risarcimento immediato. La situazione è degenerata quando il truffatore ha afferrato l’anziano, lo ha costretto a salire sulla sua auto e lo ha portato fino a casa sua ad Assolo, minacciandolo di “affogarlo” se avesse allertato i Carabinieri. Una volta a casa, il giovane ha estorto altri 500 €, per un totale di 800 €, e ha tentato persino di impossessarsi di gioielli.

Dopo essere stato riportato sul luogo iniziale, il pensionato ha trovato la forza di contattare i Carabinieri, fornendo dettagli sull’accaduto e una descrizione parziale dell’auto del malvivente, una Fiat Bravo. Grazie alla rapida indagine condotta dalle stazioni di Usellus e Mogoro, l’auto è stata rintracciata e collegata al responsabile, il quale è stato arrestato dai Carabinieri di Quartu Sant’Elena nel primo pomeriggio.

Durante la perquisizione domiciliare, è stato recuperato il denaro sottratto e raccolti elementi probatori che hanno permesso l’arresto in flagranza del 23enne, successivamente tradotto nel carcere di Uta, a disposizione della Procura della Repubblica di Cagliari.

Calabria

Bagnara Calabra (RC) | Sicurezza violata e lavoro irregolare: cantiere chiuso

CC Reggio Calabria

Durante un’operazione congiunta tra i Carabinieri di Bagnara Calabra e il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria, è stato scoperto un grave caso di lavoro irregolare e violazioni alle norme di sicurezza in un cantiere edile locale. Gli ispettori, intervenuti per garantire il rispetto delle leggi sul lavoro e tutelare i lavoratori, hanno rilevato la presenza di un dipendente non regolarmente assunto e numerose carenze in materia di sicurezza. Tra le infrazioni più gravi, l’assenza di formazione specifica per i lavoratori e la mancanza di dispositivi di protezione individuale adeguati. Le autorità hanno imposto la sospensione immediata delle attività fino alla risoluzione delle irregolarità, mentre il responsabile dell’impresa è stato multato e denunciato. Le verifiche sul caso continuano, in linea con l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il lavoro nero e garantire condizioni sicure per i lavoratori.

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Cronaca

Ragusa | Sequestrati oltre 480 capi di abbigliamento contraffatti

GdF Ragusa

Nell’ambito di un’operazione mirata al contrasto della contraffazione e alla tutela della sicurezza dei consumatori, la Guardia di Finanza di Ragusa ha confiscato migliaia di articoli tra agosto e settembre. Tra i prodotti sequestrati figurano 482 capi di abbigliamento contraffatti di marchi noti, trovati insieme a una pressa utilizzata per apporre loghi falsi. Il titolare di un’attività commerciale di Marina di Ragusa è stato denunciato per reati legati alla contraffazione e al commercio di prodotti con segni falsi.

Durante la stessa operazione, oltre 110.000 articoli, tra cui giochi, materiale elettronico e articoli sanitari, sono stati ritirati dal mercato perché privi delle indicazioni obbligatorie per legge, fondamentali per la sicurezza del consumatore. Altri tre responsabili, attivi in diverse località della provincia, sono stati segnalati alle autorità competenti per violazioni amministrative.

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Cronaca

Brescia | Maxi Operazione Narcotraffico da 60 Milioni di Euro: smantellate due organizzazioni criminali

Un’importante operazione antidroga internazionale ha portato all’arresto di 61 persone accusate di far parte di un’associazione per delinquere dedita al traffico di stupefacenti e al riciclaggio di denaro. L’indagine, coordinata dalla Procura Distrettuale di Brescia, ha coinvolto forze dell’ordine italiane e internazionali, con la partecipazione di Europol e altre agenzie straniere.

L’organizzazione criminale, con base in Albania e ramificazioni in Italia, trafficava grandi quantità di cocaina dal Sud America verso l’Europa, utilizzando rotte commerciali e mezzi pesanti per il trasporto verso l’Italia. La droga veniva successivamente stoccata in cinque basi operative tra Lombardia e altre regioni del centro-nord Italia, in attesa di essere distribuita sul territorio.

Un elemento cruciale dell’operazione è stato il sequestro di beni per oltre 60 milioni di euro, frutto delle attività illecite. Gli investigatori hanno anche scoperto una rete parallela, gestita da un’organizzazione italo-cinese, specializzata nel riciclaggio del denaro proveniente dal traffico di stupefacenti tramite un complesso sistema di false fatture. Questo sistema consentiva ai criminali di trasferire i fondi all’estero riducendo al minimo il rischio di essere scoperti.

Le indagini, iniziate nel 2020 e durate fino al 2024, sono state supportate da tecniche investigative innovative, tra cui l’uso di chat criptate e intercettazioni. Durante le operazioni, sono stati arrestati in flagranza 21 membri del gruppo e sequestrati contanti, armi e droga.

L’operazione continua con numerose perquisizioni in corso e la partecipazione di unità cinofile specializzate e personale altamente addestrato.

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