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Cronaca

Oristano | Lite per futili motivi, uccide l’amico con una fucilata

Una serata di convivialità è degenerata in tragedia a Santa Giusta, un piccolo comune vicino a Oristano. Andrea Giuntoli, un operaio di 43 anni, è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso Francesco Salis, un muratore di 44 anni, in seguito a una violenta lite avvenuta venerdì notte.

I due uomini si conoscevano bene e, come accadeva spesso, si erano ritrovati insieme in un bar del paese. Durante la serata, dopo aver consumato alcolici, una discussione è scoppiata tra i due. La lite, inizialmente causata da motivi apparentemente banali, come un commento su una parente, è rapidamente degenerata.

La tensione è proseguita in strada, nella via Dante, vicino alle scuole elementari del paese. Salis, già noto alle forze dell’ordine e recentemente uscito dal carcere, avrebbe minacciato Giuntoli con un bastone e successivamente con una roncola. Giuntoli, reagendo, è andato alla sua auto per prendere un fucile da caccia. La situazione è presto sfuggita di mano, culminando in uno scontro violento. Giuntoli ha sparato a Salis, colpendolo mortalmente al basso ventre con un colpo di fucile a pallini.

Il personale medico del 118, giunto prontamente sul posto insieme ai carabinieri, ha trasportato Salis all’ospedale San Martino di Oristano, ma l’uomo è deceduto poco dopo. Le testimonianze oculari e le indagini dei carabinieri hanno permesso di identificare rapidamente Giuntoli, che era riuscito a fuggire dalla scena. È stato trovato a casa sua e, senza opporre resistenza, si è consegnato ai militari.

Attualmente, Giuntoli è detenuto nel carcere di Massama, frazione di Oristano, in attesa di comparire davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia. È accusato di omicidio volontario e dovrà spiegare le circostanze che hanno portato a questo tragico evento. Le indagini continuano per chiarire tutti i dettagli di quanto accaduto e le cause profonde della violenta esplosione di rabbia tra i due uomini.

Calabria

Bagnara Calabra | Allacci abusivi alla rete pubblica, 4 denunce

Un’operazione congiunta tra i carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra e il personale dell’Enel ha portato alla denuncia di quattro residenti della località Solano per aver effettuato allacci abusivi alla rete elettrica. Queste manovre illecite permettevano loro di alimentare le proprie abitazioni senza pagare per il servizio.

Inoltre, durante le verifiche, è emerso che un commerciante locale, titolare di un panificio, stava utilizzando un bypass per alimentare la sua attività, causando un danno economico significativo alla società fornitrice di energia. Il valore del danno è stato stimato attorno ai 100mila euro.

L’arresto del panificatore è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria. Tutti gli indagati, oltre ad affrontare le conseguenze penali per furto aggravato, dovranno anche risarcire il consumo elettrico stimato.

Questo episodio evidenzia l’importanza della vigilanza nel settore energetico e le misure necessarie per contrastare comportamenti fraudolenti che danneggiano non solo le aziende ma anche i cittadini che rispettano le norme.

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Calabria

Corigliano Rossano (CS) | Maltrattamenti in famiglia, offese alla moglie e costrizione a lasciare il posto di lavoro, arrestato

Un episodio inquietante si è concluso con l’arresto di un uomo di 40 anni, ritenuto responsabile di maltrattamenti nei confronti della sua compagna. L’operazione, condotta dai carabinieri della Stazione di Corigliano Scalo in collaborazione con il Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, ha visto il coinvolgimento della Procura della Repubblica di Castrovillari.

Le indagini hanno rivelato un quadro drammatico: la vittima, una giovane madre, ha vissuto per lungo tempo sotto un regime di vessazioni sistematiche. Le umiliazioni subite si sono manifestate in comportamenti aggressivi e denigratori, volti a minare la sua autostima e a creare una forte dipendenza economica. La situazione è degenerata fino a spingerla a chiedere aiuto, determinata a liberarsi da una condizione insostenibile per sé e per i suoi figli.

Grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine e il supporto della Procura, è stata predisposta una misura cautelare in carcere per l’arrestato. Questa decisione è stata presa per prevenire ulteriori atti di violenza e garantire la sicurezza della donna e dei suoi bambini, che ora si trovano in una comunità protetta, lontani da ogni pericolo.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto le richieste della Procura, emettendo un’ordinanza di custodia cautelare, e l’uomo è stato trasferito nel carcere di Castrovillari. Questo intervento sottolinea l’importanza della tutela delle vittime di violenza domestica e il ruolo cruciale delle istituzioni nel combattere tali fenomeni.

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Cronaca

Lazio | Estorsioni nel Reatino: due arresti

CC Rieti

Negli ultimi giorni, la Stazione Carabinieri di Rieti ha portato a termine un’importante operazione contro l’estorsione, arrestando un trentaseienne e denunciando un sessantaquattrenne. I due sono accusati di aver minacciato un uomo per anni, costringendolo a pagare somme significative di denaro, superando i 30.000 euro, attraverso intimidazioni e aggressioni, anche nei confronti della compagna disabile della vittima.

L’indagine è partita dalla denuncia della vittima, che ha finalmente trovato il coraggio di segnalare le minacce subite. I militari hanno predisposto un servizio di osservazione e, durante un incontro programmato con gli estorsori, hanno colto in flagranza di reato l’autore del ritiro di una somma di denaro. L’operazione ha portato all’identificazione del secondo complice, che è stato denunciato.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto e, a fronte delle prove raccolte, ha disposto misure cautelari: uno dei due estorsori è stato trasferito in carcere, mentre l’altro è agli arresti domiciliari. Questa azione segna un passo significativo nella lotta contro l’estorsione e la protezione delle vittime, evidenziando l’importanza della denuncia per combattere tali reati.

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