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Attualità

Aon acquisisce Methis LAB e si rafforza nella cessione del quinto

MILANO (ITALPRESS) – Aon, azienda leader nell’intermediazione assicurativa e riassicurativa e nella consulenza per la gestione dei rischi, mette a segno una nuova acquisizione nel mercato italiano, integrando i suoi servizi nell’ambito della Cessione del Quinto. E’ stata, infatti, perfezionata l’acquisizione del 100% di Methis LAB S.p.A., broker assicurativo con sede a Milano specializzato in questo segmento di business.
L’operazione si inserisce in un generale contesto di crescita della cessione del quinto negli ultimi anni, e consentirà ad Aon di espandersi per linee esterne e ampliare la propria offerta di soluzioni per meglio rispondere alle evoluzioni del mercato delle Financial Institutions e delle relative normative.
La cessione del quinto dello stipendio o della pensione, ovvero il finanziamento fino a 10 anni verso dipendenti pubblici, privati o pensionati, richiede per legge l’accompagnamento di una copertura assicurativa rischio perdita del lavoro o morte. In particolare, si tratta di una forma di prestito personale a tasso d’interesse fisso, il cui rimborso avviene attraverso la trattenuta mensile di massimo un quinto dello stipendio o della pensione.
Methis LAB S.p.A. opera su questo mercato di nicchia da più di vent’anni e possiede una piattaforma di proprietà, Quinto HUB, che insieme all’expertise e alle competenze specifiche delle sue risorse, permetterà ad Aon di posizionarsi come operatore di livello nell’offerta di questo servizio, integrandolo con soluzioni riassicurative e traendo vantaggio da una gestione più strutturata e da una forte presenza sul mercato italiano delle Financial Institutions.
“Siamo convinti che grazie al contributo di Methis LAB potremo ampliare l’attuale business in Italia delle coperture della Cessione del Quinto ed essere ancora più competitivi sul fronte dei servizi offerti a Banche e altre Istituzioni Finanziarie. Il settore, molto sofisticato dal punto di vista delle conoscenze e delle coperture assicurative, implica un impegno importante per poterlo sviluppare e grazie a questa operazione saremo in grado di differenziarci ancora una volta come broker a 360°”, ha commentato Andrea Parisi, CEO Italy and Eastern Mediterranean di Aon.
“La mission di Aon Reinsurance è quella di supportare le compagnie assicurative favorendo il loro accesso al mercato dei capitali e alla capacità riassicurativa tradizionale. Il prodotto assicurativo che si accompagna alla Cessione del Quinto, una peculiarità tutta italiana, rappresenta uno di quei casi in cui il supporto del mondo riassicurativo è cruciale, sia a livello di capacità che di know-how per la costruzione del prodotto. Per questo sono certo che l’acquisizione di Methis LAB offrirà nuove e importanti opportunità e porterà valore aggiunto ai nostri clienti, in un mercato in costante crescita ed evoluzione”, ha affermato Pietro Toffanello, CEO di Aon Reinsurance Italia.
“Methis è una Società che ha puntato moltissimo sulla specializzazione delle sue risorse e sulla tecnologia”, ha dichiarato Daniela Ferrarese, Socia e Amministratore Unico di Methis LAB. “La forza di questa azienda – aggiunge – risiede, infatti, nelle competenze specifiche dei suoi team specializzati nella cessione del quinto. Insieme abbiamo sviluppato Quinto HUB, il primo e unico software gestionale dedicato al mercato assicurativo della cessione del quinto, che consente di gestire in modo semplice e sicuro tutti i processi, offrendo un’ampia personalizzazione. All’innovazione si accompagna un’esperienza ventennale sul campo, che ha permesso a Methis LAB di diventare un’eccellenza e un punto di riferimento in questo settore. Aon è risultata essere per noi il partner naturale, e grazie a questa sinergia offriremo ai nostri clienti soluzioni innovative e ad alto valore aggiunto nella cessione del quinto”.
Nell’operazione di acquisizione Aon è stata assistita dallo Studio Legale Bonelli Erede, unitamente al team Legal In House di Aon guidato da Conny Mastroieni, dalla società di revisione KPMG e da Maddalena Ferrari dello Studio Notarile Ferrari Guasti; Methis LAB S.p.A. dallo Studio CastaldiPartners.
-foto ufficio stampa Aon –
(ITALPRESS).

Attualità

Terapie digitali e Intelligenza artificiale nella sanità del futuro

Innovazione continua, sanità digitale e terapie digitali sono i pilastri della sanità del Terzo Millennio, resi più solidi dall’intelligenza artificiale e dalla sua capacità di analizzare enormi quantità di dati e di apprendere da essi, rivoluzionando il modo in cui medici e ricercatori possono effettuare diagnosi, decidere e ottimizzare trattamenti e gestione delle malattie. Un nuovo mondo della sanità che, per essere reale, deve dotarsi dei presupposti di tipo normativo, regolatorio e organizzativo. Sono questi i temi oggetto degli Stati Generali della Sanità Digitale e DTx, che si svolgono al Politecnico di Milano.

Un confronto tra governo, politici, rappresentanti delle istituzioni scientifiche e imprenditoriali e del mondo universitario per identificare una strategia comune che ponga le terapie digitali e la sanità digitale al vertice dell’agenda politica del paese.
Tre le macro aree: dati in sanità e il ruolo dell’intelligenza artificiale; le terapie digitali in Italia; le competenze e la formazione dei professionisti per lo sviluppo della sanità digitale.
La sanità digitale è al centro di diversi interventi e investimenti nell’ambito del PNRR e, come emerso dalla ricerca dell’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano, la spesa ad essa associata è cresciuta del 22% nel 2023, arrivando a quota 2,2 miliardi di euro. Se la sanità digitale avvierà una nuova stagione nella comunicazione tra il cittadino e le strutture della sanità con la possibilità, per le organizzazioni sanitarie, per i clinici e per il paziente, di disporre di molti servizi – dalla cartella informatizzata e condivisa alla sicurezza completa del dato, dalla prenotazione delle prestazioni al monitoraggio delle condizioni del paziente, oltre a molte prestazioni di tipo specialistico.

Anche l’intelligenza artificiale sta trovando margini di applicazione rilevanti: secondo l’ultima rilevazione svolta dall’osservatorio sanità digitale del Politecnico di Milano, tra i medici specialisti e consolidato l’utilizzo di soluzioni per l’analisi di immagini e segnali, a cui il 19% del campione ha fatto un ricorso almeno una volta nell’ultimo anno.
Inoltre il 29% dei medici specialisti ha utilizzato l’IA Generativa per ricercare informazioni scientifiche, un dato triplicato rispetto alla rilevazione del 2023.
Da parte loro, le terapie digitali rappresentano davvero la nuova era nella quale gli interventi terapeutici per molte patologie sono guidati da software basati su evidenze scientifiche frutto di sperimentazioni cliniche rigorose che, rendendo possibili percorsi di cura basati su interventi cognitivo-comportamentali personalizzati sui singoli pazienti, migliorano enormemente gli esiti clinici relativi ad un ampio spettro di patologie.

Dalle malattie croniche come il diabete, all’asma o all’ipertensione, dalle malattie mentali alle dipendenze (che rappresentano ad oggi i veri ambiti di patologia in cui le prime Dx sono state sviluppate, testate ed autorizzate), fino alla possibilità di incidere in modo determinante anche nei percorsi riabilitativi; solo per citare alcuni degli ambiti sanitari nei quali le terapie digitali possono potenziare le risposte terapeutiche. Secondo l’Osservatorio Life Science Innovation del Politecnico di Milano, sono 93 il numero di DTx attualmente disponibili in vari paesi (Germania, Francia, Regno Unito e USA) e le aree terapeutiche maggiormente interessate sono la psichiatria (37%), l’endocrinologia (14%), la reumatologia (10%), e l’oncologia (10%).
Secondo uno studio dell’Osservatorio Lite Science Innovation del Politecnico di Milano è rilevabile un notevole interesse dei pazienti italiani rispetto alle DTx: il 65% si dichiara infatti disposto ad utilizzare una terapia digitale proposta dal medico curante e circa la metà dei medici specialisti e dei medici di medicina generale sarebbe disposto a prescriverle se ne avesse possibilità.

Tra i principali benefici riconosciuti emerge la possibilità di avere a disposizione un maggior numero di dati sia su supporto delle attività di ricerca clinica (68%) Sia per prendere decisioni (65%).
Il ministro della salute Orazio Schillaci ha affermato che “la digitalizzazione deve essere uno strumento per diminuire le differenze, troppe, che ancora ci sono nella nostra Nazione, e non per aumentarle. Al contempo sappiamo di dover assicurare la sostenibilità futura del nostro sistema d’assistenza, anche in relazione al progressivo invecchiamento della popolazione”.
Sul fronte delle opportunità offerte alle terapie digitali, il ministro ha parlato di “rivoluzione culturale”. “E’ importante parlarne, bisogna avere un dibattito sempre più ampio e aperto. Un dibattito che dovrà arrivare a coinvolgere i cittadini, che devono diventare i protagonisti di questa nuova sanità digitale”, ha concluso.

“Dobbiamo riconoscere che ad oggi sanità digitale e terapie digitali mancano ancora di un quadro chiaro di riferimento sul piano delle norme e delle procedure dal punto di vista scientifico e regolatorio – ha sottolineato Simona Loizzo, presidente dell’Intergruppo Parlamentare Sanità Digitale e Terapie Digitali -. E’ quindi compito della politica intervenire per recuperare il ritardo rispetto agli altri paesi che già si stanno muovendo in modo organico. Per questa ragione, come Intergruppo, abbiamo presentato una proposta di legge per definire gli ambiti d’uso delle terapie digitali e istituire organismi di valutazione e monitoraggio”.
Il Politecnico di Milano, attraverso i suoi Dipartimenti, Laboratori e Osservatori, ha costruito in questi ultimi anni un patrimonio di conoscenze, dati e informazioni che saranno determinanti per orientare la sistematizzazione e il miglior sfruttamento di queste discipline in quella che sarà la sanità del Terzo Millennio. Gli esiti dei tavoli di lavoro che hanno visto il confronto degli esperti e gli elementi di proposta emersi nel corso della sessione plenaria confluiranno in un documento di sintesi che sarà consegnato al Ministro della Salute, ai Presidenti del Senato e della Camera, oltre che ai Presidenti delle regioni.

– Foto xh7/Italpress –

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Salvini incontra Orban a Budapest

Più di un’ora di colloquio tra Matteo Salvini e Viktor Orban a Budapest. Prima i due leader si sono confrontati in privato, per poi allargare il confronto alle rispettive delegazioni. E’ stata l’occasione per alcune riflessioni a tutto campo – fa sapere la Lega -, a partire dagli equilibri nell’Unione Europea fino ad argomenti concreti di collaborazione tra i due Paesi come lo sviluppo del porto di Trieste. Porto a cui Budapest guarda con particolare interesse in quanto sbocco strategico sul Mediterraneo.

Tra le altre cose, Salvini e Orban hanno condiviso l’urgenza di fermare il conflitto in Ucraina, “così come auspicato autorevolmente anche dal Santo Padre”. Il leader ungherese non ha mancato di chiedere a Salvini informazioni a proposito del processo di Palermo e ha garantito la presenza di una delegazione del proprio partito e degli altri alleati europei sia a Pontida (6 ottobre) che in Sicilia in occasione dell’arringa di Giulia Bongiorno (18 ottobre).

– Foto ufficio stampa Lega –

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Al via G7 della Cultura a Napoli, Giuli “Pilastro della convivenza civile”

Al via il G7 della Cultura a Napoli. “L’Italia crede che… la cultura sia un pilastro centrale della convivenza civile, un formidabile strumento di comprensione reciproca e di confronto, un antidoto a ogni forma di discriminazione ed estremismo, un formidabile volano di sviluppo sostenibile”. Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, aprendo i lavori.
– foto Agenzia Fotogramma –

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