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Sport

Roncadelle d’oro con De Gennaro-Bellandi, Sindaco “Grande emozione”

BRESCIA (ITALPRESS) – “Vedere due atleti come Giovanni e Alice
conquistare due ori in 19 minuti è stata un’emozione fortissima.
Ora puntiamo al terzo!”. A poco più di 12 ore dalle vittorie
olimpiche di Giovanni De Gennaro e Alice Bellandi, Roberto
Groppelli, sindaco di Roncadelle, è ancora emozionato. Ieri, poco
dopo le 18, il paese di 9.400 abitanti alle porte di Brescia, è
diventato la capitale dello sport italiano. Il campione olimpico
nella slalom k1 e la campionessa olimpica nel judo (-78 kg) sono,
infatti, entrambi di Roncadelle. “Sono stati due ori
meritatissimi. – racconta Groppelli all’Italpress – Con Giovanni
ci eravamo detti, prima di partire, che questa era la volta buona. Un oro straordinario ma atteso”. De Gennaro, 32 anni appena compiuti, è cresciuto e vive a Roncadelle. Alice Bellandi, 25 anni, è originaria e ha ancora parte della famiglia nel paese
bresciano. “Conosco meglio Giovanni che è cresciuto e vive qui. Ma ieri una delle prime persone con cui abbiamo festeggiato è stata la nonna 96enne di Alice, qui in paese. Domani sera allestiremo un maxischermo al Parco delle Montagnette e rivivremo le imprese dei nostri ori olimpici, ritrovandoci per un momento conviviale. Poi appena ci sarà occasione festeggeremo assieme a loro. Senza dimenticare che anche la pallavolista Anna Danesi, impegnata con la Nazionale azzurra a Parigi, è di Roncadelle”.
Un piccolo paese che sforna grandi campioni insomma. “Il segreto? L’impegno delle amministrazioni passate e di quella attuale per lo sport, con grandi investimenti. Prima di diventare Sindaco sono stato, assessore allo Sport, e abbiamo sempre investito per lo sviluppo dello sport sul territorio. Con un intervento da 3 milioni di euro abbiamo riqualificato il palazzetto che, a detta di chi lo frequenta, è una struttura all’avanguardia che ci invidiano tutti – prosegue il primo cittadino – Io non sono uno sportivo, ho soltanto praticato corsa a livello amatoriale da ragazzo, ma credo che investire per lo sport sia fondamentale. Questi ragazzi lo dimostrano. Sono grandi atleti e danno un grande esempio perchè sono persone stupende sia umanamente che professionalmente”. In paese, intanto, si prepara la festa e si guarda con ottimismo alla rassegna a cinque cerchi. “Siamo fiduciosi che arriverà un’altra medaglia. Abbiamo gli stessi ori della Germania ma possiamo superarla. Ci sono tutti i presupposti”, conclude Groppelli.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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L’Argentina guida sempre il ranking Fifa, Italia decima

Nessuna variazione nella Top Ten del ranking Fifa pubblicato oggi. Le sconfitte rimediate rispettivamente contro Colombia e Italia non hanno influito sulle posizioni di Argentina e Francia, che si confermano al primo e secondo posto. Alle loro spalle Spagna e Inghilterra, con Brasile e Belgio che occupano la quinta e sesta piazza. A seguire ci sono Olanda, Portogallo, Colombia e Italia, che rispetto allo scorso luglio conserva dunque la decima casella. Andando oltre le prime 15, i salti più importanti li hanno fatti Egitto (31°), Costa d’Avorio (33°), Tunisia (36°) e Algeria (41°) che hanno scalato cinque posizioni, addirittura sei per la Grecia (48°). Il prossimo ranking Fifa sarà pubblicato il 24 ottobre. Queste le prime 10 posizioni:

1. Argentina 1889.02 punti (–)
2. Francia 1851.92 (–)
3. Spagna 1836.42 (–)
4. Inghilterra 1817.28 (–)
5. Brasile 1772.02 (–)
6. Belgio 1768.14 (–)
7. Olanda 1759.95 (–)
8. Portogallo 1752.14 (–)
9. Colombia 1738.72 (–)
10. ITALIA 1726.31 (–)

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Gp Emilia-Romagna, Bagnaia “Misano 2 più competitiva”

“Proverò a fare di tutto per portare a casa la vittoria. E’ il mio centesimo gran premio e, in caso di primo posto, per la Ducati arriverà anche il centesimo successo in MotoGP. Conosciamo già il setup e quali gomme usare, ma la competitività sarà maggiore rispetto all’ultima volta”. Queste le parole di Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo), nel corso della conferenza stampa piloti del Gran Premio dell’Emilia-Romagna, sul circuito di Misano.

“Già due settimane fa qui a Misano ho provato a vincere, ma non ci sono riuscito nè nella Sprint nè nella gara lunga. Prima Martin, poi Marquez sono stati per me troppo veloci. Nella gara lunga, però, quando ho visto Martin rientrare ho capito che avrei potuto fare parecchi punti”. Il pilota campione del mondo ha poi continuato: “Ora tra me e Martin ci sono sette punti di distacco. La nostra esperienza ci dà la giusta motivazione e la capacità per reggere la pressione. Il campionato certamente si deciderà a Valencia. Rispetto allo scorso anno mi sento fisicamente più preparato”.

Infine, Bagnaia ha commentato i fischi rivolti a Marquez due settimane fa a Misano: “Gli haters ci saranno sempre. Situazioni di questo tipo non succedono solo in Italia. Anch’io a Barcellona sono stato fischiato. E’ proprio una mancanza di rispetto, perchè noi piloti diamo sempre il massimo in pista. Il nostro sport vorrei che fosse più pulito”.
– Foto Ipa Agency –

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Conte “Livelli diversi ma noi e Juve in cerca di riscatto”

“Ci auguriamo che possa essere una sfida che possa contare qualcosa e avere un valore importante sia per la Juve che per noi. Oggi è presto per dirlo. Si parte su due livelli diversi. Ci sono 18 punti da recuperare rispetto all’anno scorso ma c’è da parte loro e nostra la voglia di rivalsa. Non penso che la Juve si possa accontentare di arrivare terza, così come noi non possiamo pensare di stare a 40 punti dall’Inter”. Così il tecnico del Napoli, Antonio Conte, a due giorni dall’anticipo di sabato in casa della Juventus. “Partiamo da due differenti livelli ma ci auguriamo che nel ritorno si possa parlare avendo più certezze alla mano. Ogni test è un esame. Lo è stato a Cagliari.

A volte può essere un esame tattico, tecnico o temperamentale al di là da chi c’è di fronte”, ha aggiunto mister Conte, ben consapevole della rivalità tra le due tifoserie e le due squadre, anche perchè ha già vissuto tutto questo quando era dall’altra parte. “E’ inevitabile che la mia storia sia legata alla Juventus. Tredici anni da calciatore dove abbiamo vinto tutto e sono stato anche capitano. Poi ho avuto la possibilità di fare tre anni da allenatore in un periodo difficile aprendo un ciclo di successi. Faccio parte della storia della Juve per ciò che ho fatto. E’ inevitabile che da calciatore sia più semplice scegliere la propria squadra. L’hanno fatto Bruscolotti, Maldini, Baresi, Totti.

Poi inizi la carriera da allenatore ed è difficile scegliere. Sono andato in altre piazze. Ho sempre onorato il mio ruolo, diventando il primo a difendere i colori di queste squadre”. Il passato è la Juve, il presente è l’azzurro partenopeo. “Da uomo del Sud ho un piacere immenso nell’allenare il Napoli, ma per me sarà un’emozione tornare allo Stadium, sarà la prima volta con i tifosi. Lo sarà anche tra parecchi anni quando riaffronterò il Napoli da avversario, ma mi auguro tra un bel pò”, ha aggiunto Conte che ha poi rivolto un pensiero a Totò Schillaci, deceduto ieri all’età di 59 anni. “Per noi del Sud Totò rappresentava l’esempio di chi ce l’aveva fatta. E’ un grosso dispiacere. L’ho conosciuto il primo anno alla Juventus, ero alla prima esperienza e lui era già un giocatore molto affermato. Era sempre disponibile. Per me lì alla Juventus erano tutti dei campioni, io gli davo del ‘voì in senso di rispetto. Ma lui era una persona molto umile”.
– Foto Ipa Agency –

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