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Cronaca

Marina di Pulsano (TA) | Incendio devastante nella pineta, una donna ustionata, fermato presunto piromane

Un uomo di 67 anni è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di aver causato l’incendio che ieri ha distrutto gran parte della pineta del villaggio Fata Morgana, nella Marina di Pulsano, in provincia di Taranto. L’incendio ha avuto effetti devastanti, colpendo non solo la vegetazione, ma anche gli stabilimenti balneari di Baia Serrone, Lido Silvana e Lido Persefone, oltre alle spiagge libere adiacenti, affollate di turisti e bagnanti.

Le fiamme hanno avuto conseguenze gravi, tra cui il grave ferimento di una donna di 82 anni che ha riportato ustioni significative. I danni sono estesi, con diversi ettari di pineta e macchia mediterranea completamente distrutti, e ingenti danni a ville e strutture commerciali e ricettive.

Le indagini, condotte grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza e a vari riscontri investigativi, hanno portato all’identificazione e all’arresto del presunto responsabile. La rapidità nell’individuazione del sospetto è stata cruciale per il proseguimento delle indagini.

L’allerta è stata data da un bagnino dello stabilimento Lido Silvana, che ha informato la sala operativa della Guardia Costiera di Taranto. L’intervento di soccorso è stato immediato e coordinato, coinvolgendo vigili del fuoco con numerosi mezzi e due canadair per spegnere le fiamme. Le operazioni si sono protratte fino a tarda sera, con attività di bonifica continuate anche al mattino successivo.

Sul campo sono intervenuti anche due mezzi navali, un battello veloce e una motovedetta della Capitaneria di Porto, nonché due gommoni della sezione operativa navale della Guardia di Finanza e una pattuglia terrestre per supportare le operazioni di soccorso marittimo. La Guardia Costiera ha elogiato l’efficacia dell’assetto operativo, che ha permesso l’evacuazione tempestiva di tutti i bagnanti presenti. Durante l’emergenza, i mezzi navali hanno recuperato anche gli ultimi bagnanti rimasti in acqua, spaventati dal violento incendio.

L’episodio ha messo in luce la gravità della situazione e la necessità di un continuo impegno per la sicurezza e la protezione delle aree costiere e forestali, particolarmente durante la stagione estiva.

Calabria

Reggio Calabria | Bottiglia di benzina lasciata come messaggio intimidatorio all’ingresso di un esercizio commerciale

Una bottiglia di benzina è stata trovata all’ingresso di un ristorante nella zona di Spirito Santo a Reggio Calabria, in quello che sembra essere un atto intimidatorio. Il titolare dell’esercizio, Tommaso Marzullo, ha scoperto il messaggio minaccioso, che appare collegato a Davide Bilardi, un nuovo collaboratore di giustizia. La rosticceria, che si appresta ad aprire, si trova vicino agli uffici delle forze dell’ordine.

Gli agenti delle Volanti e della Scientifica sono intervenuti sul posto per raccogliere prove e hanno sequestrato la bottiglia. La squadra mobile ha già avviato indagini e ha informato la Direzione distrettuale antimafia, poiché l’area è controllata dalla cosca Libri, che sta vivendo momenti di tensione a seguito delle dichiarazioni di Bilardi.

Il collaboratore di giustizia ha già menzionato la rosticceria nei suoi verbali, sottolineando un episodio in cui un esponente della cosca si era presentato lamentando di non essere stato avvisato dell’apertura dell’attività commerciale. Questo potrebbe ora essere interpretato come un avvertimento o una ritorsione da parte della cosca nei confronti di Bilardi, che ha scelto di collaborare con le autorità. Le indagini continuano per chiarire la natura di questo gesto intimidatorio e il suo possibile significato per la comunità locale e per le dinamiche mafiose in atto.

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Cronaca

Trieste | Arresto di un giovane Pakistano per rapina

GdF Trieste

Un giovane pakistano di 18 anni è stato arrestato a Trieste per il presunto reato di rapina in concorso. L’episodio si è verificato la sera del 12 settembre, quando un ragazzo siriano ha informato la Polizia di essere stato minacciato da due individui armati di un taglierino.

Secondo la testimonianza della vittima, gli aggressori lo hanno bloccato contro un muro, costringendolo a consegnare circa 200 euro. Gli agenti, impegnati in un servizio di pattuglia, hanno immediatamente avviato la ricerca dei sospetti, che si erano dati alla fuga in direzioni opposte.

Uno dei presunti rapinatori è stato rintracciato e fermato poco dopo. Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato 180 euro, parte della somma rubata. Il giovane, tuttavia, si è mostrato agitato durante il fermo, danneggiando la camera di sicurezza e provocando ulteriori complicazioni legali.

Il pakistano è stato quindi condotto nel carcere di Trieste, mentre la Questura sta valutando misure di prevenzione in relazione al suo profilo di pericolosità. La situazione rimane in fase di indagine, nel rispetto della presunzione di innocenza.

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Calabria

Procura di Castrovillari | Bergamini, il calciatore del Cosenza morto nel 1989, chiesti 23 anni di reclusione per l’ex fidanzata

I pubblici ministeri della Procura di Castrovillari hanno chiesto una condanna a 23 anni di reclusione per Isabella Internò, l’ex fidanzata di Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza tragicamente scomparso il 18 novembre 1989 lungo la statale 106 a Roseto Capo Spulico. La donna è accusata di omicidio volontario in concorso con ignoti e il caso è attualmente sotto esame presso la Corte d’Assise di Cosenza.

La richiesta di condanna è stata presentata dal pm Luca Primicerio, supportato dal procuratore di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, al termine di una requisitoria che ha avuto inizio ieri. È importante notare che Isabella Internò non era presente in aula durante la formulazione della richiesta. La vicenda, avvolta da un lungo mistero e controversie, continua a suscitare grande interesse e attenzione da parte dell’opinione pubblica e dei media.

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