Friuli Venezia giulia
Tre giovani stranieri dispersi a causa dell’inondazione del fiume Natisone: ricerche in corso
Nel pomeriggio di oggi, 31 maggio, tre giovani molto probabilmente stranieri sono stati segnalati dispersi a causa dell’innalzamento delle acque del fiume Natisone, nella regione Friuli Venezia Giulia, precisamente presso il Ponte Romano di Premariacco, in provincia di Udine. Secondo quanto confermato da fonti investigative a Fanpage.it, si tratta di due ragazzi e una ragazza.
Sembra che siano stati proprio loro a chiedere aiuto quando si sono trovati bloccati su un isolotto, mentre il livello dell’acqua saliva rapidamente a causa delle piogge torrenziali delle ore precedenti. Non lontano dal fiume è stata rinvenuta un’auto con targa rumena, ma non è ancora certo se appartenga ai giovani dispersi.
Appena è stata lanciata l’allerta, i vigili del fuoco sono intervenuti prontamente con l’impiego di elicotteri decollati da Venezia e altri mezzi di soccorso. Sul posto, i giovani si stavano aggrappando stretti per cercare di resistere alla corrente. Inizialmente, i pompieri hanno tentato di raggiungerli utilizzando corde e autoscale, ma la forza delle acque li ha travolti prima che potessero essere raggiunti, rendendo estremamente difficile il salvataggio.
Sono presenti anche i carabinieri sul luogo dell’incidente. Le operazioni di ricerca sono in corso con l’impiego di squadre di soccorso acquatico, unità cinofile e l’elicottero Drago dei Vigili del fuoco. Alcuni mezzi dei pompieri sono in posizione a Orsaria.
Il sindaco del Comune di Premariacco, Michele De Sabata, ha condiviso aggiornamenti sulla situazione su Facebook, evidenziando l’ampio dispiegamento di risorse impiegate nelle operazioni di salvataggio. Ha anche invitato alla preghiera per i dispersi, chiedendo rispetto e solidarietà da parte dei commentatori sui social media.
Le ricerche sono in corso, mentre si spera in un esito positivo per i giovani dispersi nel fiume Natisone.
Cronaca
Sacile (PD) | Arrestato un cittadino rumeno per furti e maltrattamenti
Lunedì 16 settembre, un’importante operazione della Polizia di Stato di Pordenone ha portato all’arresto di un cinquantaquattrenne cittadino rumeno, residente a Sacile. L’uomo, che si trovava sotto l’occhio delle forze dell’ordine per una serie di reati, è stato arrestato dopo che la Procura della Repubblica di Pordenone ha emesso un provvedimento di cumulo pene.
L’individuo è stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione, con un’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Le accuse principali comprendono furti compiuti in concorso con la moglie presso diversi centri commerciali della provincia di Pordenone e maltrattamenti protratti nel tempo nei confronti della stessa moglie. Questi ultimi sono avvenuti sia in Romania che in Italia, dal 2003 al 2018.
Il successo dell’operazione è il risultato di un’intensa attività investigativa da parte degli agenti della Squadra Mobile della Questura di Pordenone. Le indagini, svolte con meticolosità, hanno permesso di localizzare l’arrestato presso un’abitazione a Sacile. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito alla Casa Circondariale di Pordenone per l’espiazione della pena.
Questo arresto sottolinea l’efficacia della collaborazione tra le forze dell’ordine e l’importanza di un’azione tempestiva e ben coordinata per garantire giustizia e sicurezza nella comunità.
Cronaca
Trieste | Controlli nel Porto Franco: scoperte irregolarità fiscali
Nel primo semestre dell’anno, la Guardia di Finanza di Trieste ha condotto una serie di controlli approfonditi nelle aree portuali del Punto Franco Nuovo, concentrandosi in particolare sulle concessioni demaniali marittime. Le verifiche, che hanno interessato circa 1000 metri quadrati, hanno coinvolto diverse imprese attive nel settore dei servizi logistici legati al trasporto merci. L’operazione si inserisce nel quadro delle attività di tutela dei tributi locali, pianificate dalle autorità fiscali del Friuli Venezia Giulia.
I controlli hanno rivelato irregolarità fiscali in dodici aziende, che non avevano presentato le dichiarazioni catastali richieste e avevano evaso l’IMU (Imposta Municipale Propria) e l’ILIA (Imposta Locale Immobiliare Autonoma). Il totale delle imposte non versate è stato stimato attorno ai 50.000 euro.
L’intervento della Guardia di Finanza ha permesso il recupero delle somme dovute, comprensive di sanzioni e interessi, e la regolarizzazione delle posizioni fiscali delle aziende coinvolte. L’operazione si è svolta in coordinamento con l’Agenzia delle Entrate, l’Autorità di Sistema Portuale e il Comune di Trieste, in un’azione congiunta mirata a garantire il corretto adempimento degli obblighi tributari nelle aree portuali.
Cronaca
Trieste | Arrestati due sequestratori di Indiani
A Trieste, due uomini sono stati arrestati dopo aver sequestrato tre cittadini indiani entrati illegalmente in Italia. I sequestratori, entrambi di origine pakistana, hanno tenuto le vittime in un appartamento sotto minaccia, richiedendo un riscatto di 15mila euro dai familiari in India. Fortunatamente, gli agenti della Squadra Mobile hanno individuato il luogo del sequestro, liberando i tre ragazzi e arrestando i responsabili, che non avevano precedenti contatti con le vittime.
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