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Cronaca

Rimini | Droga ai minorenni: arrestati due pusher

Nel parco di viale Regina Margherita a Rivazzurra, il ‘fumo’ circolava liberamente tra le giostre. Un uomo tunisino di circa 40 anni gestiva la vendita di hashish da un grande spazio vicino alla spiaggia frequentata da famiglie con bambini.

Secondo la squadra mobile di Rimini, diretta dal commissario capo Marco Masia, il tunisino era una presenza costante in quella zona. Tra i suoi clienti c’erano anche minorenni che si rivolgevano a lui per comprare hashish.

Quest’uomo di quarant’anni è stato arrestato insieme a un connazionale di 25 anni, anch’egli coinvolto nello spaccio a Rivazzurra. Quest’ultimo operava sulla spiaggia, incontrando i consumatori direttamente sulla battigia per vendere eroina.

In entrambi i casi, la polizia ha osservato gli scambi tipici dello spaccio di strada. Il primo cliente controllato era un minorenne che aveva acquistato hashish dal tunisino nel parco di viale Regina Margherita. Il tunisino è stato arrestato e portato in Questura, dove sono stati sequestrati circa 40 grammi di hashish e denaro proveniente dalla vendita.

Nel secondo caso, i poliziotti hanno tentato di fermare il secondo tunisino dopo aver assistito alla transazione, ma questi ha cercato di fuggire lungo la spiaggia. Fortunatamente, una pattuglia in borghese dei carabinieri di Rimini ha notato la fuga e ha collaborato con la squadra mobile per bloccarlo. Durante la fuga, i poliziotti hanno visto l’uomo tentare di gettare via un pacchetto di cellophane contenente circa 30 grammi di eroina. Sono stati anche sequestrati 400 euro, ritenuti provento dell’attività di spaccio sulla spiaggia di Rivazzurra. Anche lui è stato arrestato.

Cronaca

Tragico Caso di Vignale: Arrestata la madre di due neonati

Chiara Petrolini, una giovane di 22 anni, è stata arrestata con l’accusa di aver ucciso i suoi due neonati, i cui corpi sono stati trovati sepolti nel giardino della sua abitazione a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma. L’episodio ha suscitato indignazione e shock nella comunità locale.

Le indagini hanno rivelato che la Petrolini, durante la sua seconda gravidanza, avrebbe nascosto la sua condizione per paura del giudizio altrui. Dopo il parto, ha dichiarato di aver sepolto i neonati, sostenendo che entrambi erano nati morti. Tuttavia, le autopsie hanno contraddetto questa versione, indicando che il secondo bambino era nato vivo.

Il procuratore di Parma ha sottolineato che le evidenze raccolte potrebbero suggerire una premeditazione, considerando anche le ricerche fatte online dalla giovane su come nascondere la gravidanza e accelerare il parto. Inoltre, sono emerse informazioni sul suo stile di vita durante la gravidanza, che includeva l’uso di sostanze incompatibili con lo stato di gestazione.

La vicenda ha scosso profondamente la comunità, con commenti di incredulità e dolore da parte di familiari e amici. La madre del fidanzato di Chiara ha espresso un sentimento di sollievo per l’arresto, evidenziando la gravità della situazione.

La storia di Chiara Petrolini solleva interrogativi inquietanti sulla salute mentale e il supporto sociale per le giovani madri, rendendo necessario un dibattito più ampio su questi temi delicati.

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Cronaca

Vicenza | Chiusura temporanea di un bar a Trissino

Questura di Vicenza

Nella mattinata di ieri, il Questore della Provincia di Vicenza ha emesso un provvedimento che prevede la chiusura per sette giorni di un bar/ristorante situato a Trissino. La decisione è stata presa in seguito a un intervento dei Carabinieri avvenuto l’8 agosto, quando una rissa nel parcheggio del locale ha portato a due persone ferite, una delle quali con una prognosi di sette giorni.

Le indagini hanno portato all’identificazione di 13 individui coinvolti nell’incidente, evidenziando una situazione di disordini che ha spinto le autorità a prendere misure preventive. Questa chiusura temporanea, disposta in conformità con la normativa sulla sicurezza pubblica, mira a garantire un ambiente più sicuro per la comunità e a prevenire ulteriori episodi di violenza.

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Calabria

Cutro (KR) | Accusato di aggressione sessuale era ricercato in Inghilterra, arrestato iracheno

Un cittadino iracheno di 49 anni, residente a Cutro, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone, poiché ricercato a livello internazionale per reati di aggressione e violenza sessuale. Le accuse risalgono a episodi avvenuti nel 2018 e nel 2019 in Inghilterra, in particolare a Liverpool e Loughborough, dove l’uomo sarebbe stato responsabile di aggressioni nei confronti di due donne.

La cattura è avvenuta a seguito di una segnalazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha attivato le indagini necessarie. Grazie a un’attenta attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’individuo, che aveva recentemente fatto ingresso in Italia viaggiando in autobus. L’arresto rappresenta un’importante operazione per la sicurezza e il contrasto alla criminalità internazionale, dimostrando l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia nazionali e internazionali.

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