Connect with us

Cronaca

Nave da guerra italiana abbatte un drone nel Mar Rosso

La fregata Virginio Fasan della Marina Militare italiana, impegnata nella protezione di un mercantile commerciale europeo nell’ambito dell’operazione Eunavfor Aspides, ha abbattuto un drone nel Mar Rosso. Il drone, con caratteristiche simili a quelli usati in precedenti attacchi degli Houthi, si trovava a circa cinque chilometri dalla nave, in direzione del mercantile scortato. L’episodio ha avuto luogo il giorno in cui i ministri della Difesa di Italia e Francia, Guido Crosetto e Sebastien Lecornu, hanno firmato una lettera d’intenti per rafforzare la cooperazione militare terrestre, esortando l’industria della Difesa a rispondere più rapidamente alle esigenze delle forze armate.

Lecornu, avvalendosi dei poteri concessi dalla legge francese (non disponibili in Italia), ha ordinato alle industrie coinvolte nella produzione dei missili antiaerei e antibalistici Aster di dare priorità alla produzione di tali ordini rispetto ad altri. In una lettera congiunta al gruppo MBDA, produttore degli Aster, utilizzati anche nel Mar Rosso contro i droni e nel sistema SAMPT, richiesto dall’Ucraina, i due ministri hanno chiesto di accelerare le produzioni per garantire le prime consegne entro il 2024.

Crosetto ha esortato con vigore l’industria italiana della Difesa a muoversi più rapidamente. Ha sottolineato che l’Italia non è un’economia di guerra come la Russia, ma che è essenziale che l’industria della difesa lavori con maggiore tempestività, poiché da ciò dipende il futuro del Paese. Ha ribadito che finora l’industria non ha compreso appieno questa necessità, ma che è fondamentale farlo con fermezza. Tra le principali lamentele figura proprio il sistema SAMPT, che richiede ben 5 anni per essere consegnato dopo l’ordine.

L’uso di sistemi d’arma antiaerei si è dimostrato utile per proteggere il mercantile nel Mar Rosso, oggetto di un attacco complesso con missili droni, sventato grazie alle manovre evasive eseguite dal mercantile su indicazioni del comando della nave Fasan. Un missile è esploso in acqua vicino alla nave scortata, causando solo danni superficiali. La Fasan e il mercantile protetto stanno procedendo come previsto verso sud per lasciare il Mar Rosso. Attualmente nell’area per garantire la libertà di navigazione e la sicurezza delle rotte commerciali, la Fasan ha sostituito la nave Caio Duilio come unità sede del comando tattico di Eunavfor Aspides, operazione di sicurezza marittima dell’Unione Europea per proteggere la libertà di navigazione nelle aree del Mar Rosso e del Golfo di Aden.

Cronaca

Maltempo: Oltre 1.200 interventi dei Vigili del Fuoco nelle Marche e in Emilia-Romagna

Prosegue senza sosta il lavoro dei Vigili del Fuoco nelle Marche e in Emilia-Romagna, dopo l’ondata di maltempo che ha colpito duramente le due regioni. Nelle Marche, la situazione è in via di miglioramento, con circa 20 interventi in corso per la messa in sicurezza delle zone più danneggiate, la rimozione di alberi pericolanti e il ripristino delle strade colpite da smottamenti. Le province più colpite dall’emergenza sono Pesaro Urbino, Ancona e Macerata, dove le squadre di soccorso stanno lavorando per ripristinare la normalità.

A livello regionale, sono stati impiegati 300 Vigili del Fuoco, che fin dall’inizio dell’emergenza hanno effettuato oltre 1.200 interventi. In Emilia-Romagna, le attività di prosciugamento proseguono nelle province di Bologna, Rimini e Forlì-Cesena, dove la situazione è in miglioramento. Tuttavia, restano ancora criticità nel ravennate, in particolare nelle aree alluvionate di Lugo e Bagnacavallo, dove i Vigili del Fuoco stanno supportando la popolazione nel recupero dei beni dalle abitazioni allagate e nelle operazioni di prosciugamento.

L’impegno delle squadre di soccorso si conferma fondamentale per fronteggiare l’emergenza e garantire il ritorno alla normalità nelle aree colpite dal maltempo.

Continua a leggere

Cronaca

Andria (BT) | Rapine, furti e riciclaggio: 6 arresti per associazione a delinquere

Questa mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani, supportati da unità specializzate tra cui il 6° Nucleo Elicotteri, lo Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia e il Nucleo cinofili di Modugno, hanno eseguito un’operazione ad Andria che ha portato all’arresto di sei persone. Gli arresti fanno parte di un’indagine condotta dal dicembre 2023 al marzo 2024, denominata “Raptor”, mirata a contrastare i reati predatori nella zona.

Il provvedimento cautelare è stato emesso dal GIP del Tribunale di Trani su richiesta della Procura locale. Le persone coinvolte sono accusate di associazione a delinquere, rapina, furto e riciclaggio. Quattro degli indagati sono stati tradotti in carcere, mentre due sono stati posti agli arresti domiciliari. L’indagine ha documentato l’attività di un’organizzazione criminale radicata ad Andria, dotata di armi e strumenti per inibire le comunicazioni, responsabile di numerosi furti di beni di valore, come trattori e macchine operatrici, nella provincia e in altre località come Matera e San Benedetto del Tronto.

Attraverso intercettazioni telefoniche, riprese video e operazioni di controllo, i Carabinieri hanno decifrato il linguaggio criptico utilizzato dai membri della banda, che si avvalevano di telefoni dedicati e apparecchi radio portatili per evitare di essere tracciati. Tra i colpi attribuiti all’organizzazione, vi è una rapina ai danni di un’azienda di trasporti ad Andria, diversi furti di mezzi pesanti e un tentativo di furto a Trani, per un valore complessivo stimato in circa 400mila euro. I beni rubati sono stati recuperati e restituiti ai legittimi proprietari.

L’operazione rappresenta un importante successo nella lotta contro i reati predatori e testimonia l’impegno dei Carabinieri, sotto la direzione della Procura di Trani, nel contrastare la criminalità organizzata. Le indagini sono ancora in corso e gli indagati affronteranno ora l’interrogatorio di garanzia. La loro eventuale colpevolezza dovrà essere provata in sede processuale.

Continua a leggere

Cronaca

Barcellona Pozzo di Gotto (ME) | Tentata rapina ad istituto bancario, un arresto

Un uomo di 33 anni, con precedenti penali, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, ritenuto responsabile di una tentata rapina presso una filiale Unicredit a Terme Vigliatore. L’episodio si è verificato nella mattinata di ieri, quando due individui, entrambi con il volto coperto da occhiali da sole e mascherine mediche, hanno cercato di compiere il colpo.

I malviventi sono entrati nella banca seguendo una cliente, che per alcuni momenti sarebbe stata tenuta in ostaggio. Dopo la segnalazione del tentativo di rapina, i Carabinieri sono intervenuti tempestivamente sul posto, dando avvio a un’indagine basata su testimonianze e immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della filiale e delle aree circostanti. Le indagini hanno permesso di ricostruire i dettagli della rapina fallita e di raccogliere prove a carico dei sospetti.

Durante la fuga, i rapinatori avrebbero abbandonato il piano dopo aver appreso dai dipendenti della banca che la cassaforte era temporizzata e non poteva essere aperta immediatamente. Un elemento chiave nell’indagine è stato il ritrovamento di alcuni indumenti nella vettura utilizzata per la fuga, un’auto a noleggio che sarebbe stata impiegata sia per raggiungere la banca sia per allontanarsi rapidamente dal luogo del crimine.

Il 33enne è stato rintracciato nel pomeriggio e, dopo ulteriori accertamenti in caserma, è stato arrestato e trasferito presso il carcere locale. Le indagini, condotte sotto la direzione della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, sono tuttora in corso per identificare il complice dell’arrestato e chiarire ulteriori dettagli del tentativo di rapina.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY