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Cronaca

Roma | Vendetta dopo la lite finisce in tragedia: un uomo accoltellato

Nelle ultime ventiquattro ore, gli investigatori del commissariato San Giovanni insieme ai carabinieri della compagnia di Torpignattara hanno arrestato una persona con l’accusa di tentato omicidio. Si sospetta che l’arrestato abbia ferito con delle forbici un cittadino ucraino all’addome nella serata di tre giorni fa.

Il soggetto arrestato è un cittadino del Bangladesh di 27 anni, già noto alle forze dell’ordine e senza dimora fissa. Le forze dell’ordine hanno individuato l’uomo all’interno di una baracca situata nei pressi di via dell’Acqua Bullicante, nel cosiddetto “Borghetto degli artigiani”, una zona caratterizzata da gravi problemi sociali a Villa De Sanctis.

Secondo gli investigatori, l’arrestato sarebbe uno dei due individui coinvolti nell’aggressione avvenuta intorno alle 22 del 22 aprile, in cui è stato attaccato un uomo di 38 anni.

La lite si è verificata in via La Spezia, vicino alla stazione San Giovanni della metro A, dove la coppia e il cittadino ucraino hanno avuto uno scontro violento. L’uomo ucraino avrebbe colpito uno dei due con un bastone, prima di allontanarsi e dirigere verso il suo rifugio nel “Borghetto degli artigiani”. È lì che il suo aggressore lo avrebbe rintracciato e ferito all’addome con delle forbici.

La vittima è stata successivamente soccorsa e trasportata al San Giovanni in condizioni critiche ma non in pericolo di vita, rimanendo tuttora in prognosi riservata.

Le indagini, avviate immediatamente per identificare gli aggressori, hanno portato gli investigatori alla baraccopoli di via dell’Acqua Bullicante, conosciuta come il “Borghetto degli artigiani”. Qui è avvenuto l’arresto del cittadino bengalese.

Questa non è la prima volta che le forze dell’ordine operano in quell’area. Già nel settembre 2023, tre individui (un italiano e due bengalesi) sono stati trovati nelle baracche e tutti erano soggetti a provvedimenti giudiziari.

Cronaca

Lazio | Estorsioni nel Reatino: due arresti

CC Rieti

Negli ultimi giorni, la Stazione Carabinieri di Rieti ha portato a termine un’importante operazione contro l’estorsione, arrestando un trentaseienne e denunciando un sessantaquattrenne. I due sono accusati di aver minacciato un uomo per anni, costringendolo a pagare somme significative di denaro, superando i 30.000 euro, attraverso intimidazioni e aggressioni, anche nei confronti della compagna disabile della vittima.

L’indagine è partita dalla denuncia della vittima, che ha finalmente trovato il coraggio di segnalare le minacce subite. I militari hanno predisposto un servizio di osservazione e, durante un incontro programmato con gli estorsori, hanno colto in flagranza di reato l’autore del ritiro di una somma di denaro. L’operazione ha portato all’identificazione del secondo complice, che è stato denunciato.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto e, a fronte delle prove raccolte, ha disposto misure cautelari: uno dei due estorsori è stato trasferito in carcere, mentre l’altro è agli arresti domiciliari. Questa azione segna un passo significativo nella lotta contro l’estorsione e la protezione delle vittime, evidenziando l’importanza della denuncia per combattere tali reati.

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Calabria

Dipignano (CS) | Un caso di infezione da virus West Nile, adottate misure preventive

La frazione di Laurignano, nel Comune di Dipignano, ha affrontato un caso di infezione da virus West Nile, spingendo le autorità locali ad adottare misure preventive per contenere il problema. Gli amministratori hanno emanato un’ordinanza che invita i residenti a contribuire attivamente alla lotta contro la proliferazione delle zanzare, vettori principali della malattia.

Il documento sottolinea l’importanza di mantenere puliti gli spazi pubblici e privati, esortando i cittadini a non lasciare oggetti e contenitori in grado di raccogliere acqua piovana. Tra i materiali da evitare ci sono copertoni, bottiglie, lattine e qualsiasi altro contenitore in cui possa accumularsi acqua stagnante. Questa accortezza è fondamentale per prevenire lo sviluppo delle larve di zanzara, che trovano un ambiente ideale in tali condizioni.

In aggiunta alle misure di sensibilizzazione, la comunità ha già avviato interventi di disinfestazione, mirati a ridurre la popolazione di zanzare nella zona. Queste azioni, coordinate con le raccomandazioni delle autorità sanitarie, mirano a tutelare la salute pubblica e a contenere la diffusione del virus.

I cittadini sono invitati a seguire le indicazioni fornite e a collaborare per garantire un ambiente più sicuro e sano per tutti. La situazione richiede un impegno collettivo per affrontare efficacemente questa emergenza sanitaria.

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Cronaca

Bolzano | Falsificazione di identità alla stazione

Questura di Bolzano

Due cittadini algerini sono stati denunciati dalla Polizia Ferroviaria di Bolzano dopo aver tentato di nascondere la propria identità. L’episodio è avvenuto nella serata di ieri presso la stazione ferroviaria, dove gli agenti, durante i controlli di routine, hanno notato tre giovani che mostrava segni di nervosismo al loro avvicinarsi.

I giovani, che hanno cercato di allontanarsi, sono stati rapidamente fermati dagli agenti. La mancanza di documenti e di un biglietto di viaggio ha spinto gli agenti a portarli in ufficio per un’identificazione più approfondita. Durante il fotosegnalamento, i due uomini hanno fornito false informazioni personali, ma le loro vere identità sono state scoperte grazie alla consultazione della Banca Dati delle Forze di Polizia.

Dopo le verifiche, i due algerini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica e ora sono a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura, che provvederà all’adozione di decreti di espulsione e ordini di allontanamento dal territorio nazionale.

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