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Abruzzo

Pescara | Sesso tra docente e alunna: “La prof mi chiese di cancellare le chat”

A Pescara, una insegnante di 55 anni che lavora in un istituto superiore è stata sospesa per un anno dall’insegnamento a seguito dell’accusa di aver avuto rapporti sessuali con una studentessa di 14 anni. La situazione è stata segnalata dalla psicologa a cui la ragazza si era rivolta. Dalle testimonianze raccolte durante l’inchiesta, non emergono segni di costrizione: la ragazza di 14 anni racconta come sia nata e si sia sviluppata la relazione, ma sottolinea sempre di aver partecipato consensualmente. Tuttavia, secondo il giudice, “il rapporto di fiducia tra insegnante e allieva rende inefficace il consenso della minore”. Inoltre, gli inquirenti stanno indagando su un episodio in cui l’insegnante chiede alla sua studentessa-amante di cancellare le chat che avevano scambiato per “proteggermi”. “Ero come una figlia” Secondo quanto riportato dal Messaggero, la ragazza di 14 anni ha dichiarato che “mi piaceva molto la mia insegnante come persona, ma intendo nel senso che la consideravo un punto di riferimento. Nel senso di un’amicizia, non avevo intenzione di fare altro”. Tuttavia, l’insegnante continuava a comportarsi in modo “un po’ particolare” nei suoi confronti, chiamandola “piccola, amore, tesoro”. La ragazza dice di aver pensato che “probabilmente per lei ero come una figlia e mi sembrava normale che una madre ti chiami in quel modo”. La situazione si è poi complicata quando l’insegnante ha iniziato a fare commenti più espliciti, dicendole “sei attraente”. La ragazza racconta che “pensavo che fosse solo per scherzare. E io stessa glielo dicevo, anche perché lei è veramente una donna affascinante”. Nonostante la studentessa non si sentisse a proprio agio, “ovviamente non potevo chiederle apertamente: ‘Ma stai cercando di flirtare con me?’, perché sarebbe stato davvero imbarazzante”.

Abruzzo

Ancona | Dà in escandescenza in Ospedale: intervengono i poliziotti del Posto Fisso

Nel pomeriggio di ieri, i poliziotti del Posto Fisso dell’Ospedale Torrette di Ancona, con il supporto degli agenti della Volante, sono intervenuti per calmare un uomo in forte stato di agitazione. I poliziotti hanno notato due uomini nei pressi del Pronto Soccorso, coinvolti in un’accesa lite, con uno di loro che gridava frasi in arabo mentre l’altro tentava di calmarlo. Dopo averli identificati come due fratelli tunisini di circa 40 e 45 anni, si è scoperto che uno dei due, recatosi all’ospedale per degli accertamenti medici, aveva improvvisamente scatenato la sua ira, prendendosela con il fratello e danneggiando con calci e pugni alcune auto parcheggiate.

I medici sono intervenuti per fornire le cure necessarie all’uomo, mentre gli agenti hanno garantito la sicurezza del personale sanitario, evitando che la situazione degenerasse. Il pronto intervento della polizia, insieme al presidio fisso presente nell’ospedale, ha assicurato la sicurezza dell’area e la tranquillità per medici e infermieri.

Il sistema di sicurezza integrato dell’Ospedale Torrette, che include la collaborazione tra Polizia di Stato e guardie giurate, ha dimostrato la sua efficacia, consentendo di prevenire situazioni di rischio e garantendo il regolare svolgimento delle attività sanitarie. Secondo il Questore di Ancona, l’attenzione della Polizia di Stato è costante in tutti i luoghi di rilevanza per la comunità marchigiana, al fine di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico.

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Abruzzo

L’Aquila | Arrestato 22enne per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale

repertorio

Un giovane di 22 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Balsorano con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Da tempo il ragazzo, afflitto da problemi di tossicodipendenza, minacciava e maltrattava la madre, una donna di 57 anni, per costringerla a soddisfare le sue richieste. La situazione è degenerata la scorsa notte quando, durante un episodio di violenza, il giovane ha dato fuoco ai propri vestiti all’interno dell’abitazione.

Impaurita, la donna ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente. Al loro arrivo, il comportamento del 22enne è rimasto ostile: ha continuato a minacciare anche i militari e ha opposto resistenza. A causa della gravità della situazione, il giovane è stato arrestato.

Dopo aver completato le formalità dell’arresto, il 22enne è stato trasferito presso il carcere di San Nicola di Avezzano, su disposizione del pubblico ministero di turno.

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Abruzzo

Teramo | 20enne evade dai domiciliari e viene arrestato dopo fuga di mezza giornata

Nella notte, la Squadra Mobile della Questura di Teramo ha arrestato un giovane italiano di 20 anni per il reato di evasione. Il ragazzo, che si trovava ai domiciliari nella sua abitazione di Bellante con l’applicazione del braccialetto elettronico, ha tagliato il dispositivo nel pomeriggio di ieri e si è dato alla fuga. Era sottoposto agli arresti domiciliari per una rapina in concorso commessa il 10 agosto scorso, per la quale era stato fermato dalla stessa Squadra Mobile.

Secondo le accuse, il 20enne e un complice avrebbero fatto irruzione nell’abitazione di una vittima conosciuta da uno di loro, aggredendola violentemente con calci, pugni e colpi alla testa con un bastone. La vittima era stata anche ferita con un coltello alla schiena, prima che i due malviventi rubassero pochi euro, un telefono cellulare e le chiavi di casa.

Dopo una rapida indagine, il giovane è stato rintracciato a Martinsicuro presso l’abitazione della fidanzata. Completate le procedure di arresto, è stato trasferito alla Casa Circondariale di Teramo, dove è ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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