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Cronaca

Roma | Parto d’urgenza per la donna rom pestata su un treno della metro B da altri rom

Una scena spaventosa si è svolta su un vagone della metropolitana: una donna giace a terra mentre tre individui, tutti con cappelli caratteristici, tengono aperte le porte, impedendo la chiusura. Questi aggressori la colpiscono ripetutamente con calci, mentre un’altra donna, uscendo dal treno, la insulta e forse la sputa. La vittima, a terra, non è visibile, ma secondo quanto riportato dalla polizia, che ha ricostruito l’evento grazie ai testimoni, durante il brutale pestaggio stava cercando di proteggere il suo bambino dai colpi dei suoi aggressori.

Un video terribile, diffuso tramite il canale Telegram di “Welcome to favelas”, rivela un nuovo sconvolgente episodio legato ai furti sotto la metropolitana di Roma. Inizialmente si era ipotizzata un’aggressione di gruppo da parte di borseggiatori ai danni di vittime di borseggio. Tuttavia, secondo le verifiche di RomaToday e fonti ufficiali, la realtà è ben diversa.

Dopo i recenti conflitti per il controllo delle varie postazioni, inclusi gli incidenti a metro Spagna, a Termini si è verificata una presunta spedizione punitiva. La vittima, una donna rom di 30 anni, incinta all’ottavo mese, era coinvolta in furti nella metropolitana, coartata, secondo quanto riferito, da altri membri della comunità rom.

Evidentemente, gli affari non stavano andando bene ultimamente. Così i suoi “capibanda” hanno deciso di punirla. Ieri, intorno alle 17, sulla banchina della metro B di Termini, in direzione Laurentina, sono saliti sul convoglio e l’hanno brutalmente aggredita. Un vigilante ha allertato i soccorsi, e sul posto sono intervenuti la polizia e il personale medico. La donna è stata trasportata al Policlinico Umberto I, dove le sono state riscontrate diverse fratture al viso. Nella notte ha dato alla luce un bambino, che per fortuna sta bene. La donna stessa ha riferito ai poliziotti i motivi dell’aggressione, dichiarando di essere stata picchiata perché guadagnava troppo poco e di aver espresso la volontà di smettere di rubare a causa della sua gravidanza. Sono attualmente in corso indagini per individuare i responsabili di questo atroce attacco.

Cronaca

Andria | Operazione “Raptor”: 6 Arresti per Furti, Rapine e Riciclaggio di Veicoli VIDEO

Nelle prime ore di oggi, circa 50 Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, dal 6° Nucleo Elicotteri di Bari e dal Nucleo Cinofili di Modugno, hanno eseguito un’importante operazione contro la criminalità organizzata ad Andria. L’operazione, denominata “Raptor”, ha portato all’esecuzione di sei misure cautelari emesse dal G.I.P. del Tribunale di Trani, su richiesta della Procura della Repubblica.

Le indagini, avviate nel dicembre 2023 e coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani, hanno consentito di identificare e arrestare sei persone, tutte residenti ad Andria, ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata a furti, rapine e riciclaggio di veicoli. Di queste sei persone, quattro sono state condotte in carcere, mentre due sono state poste agli arresti domiciliari.

Le indagini, condotte dal Reparto Operativo – Nucleo Investigativo dei Carabinieri, hanno permesso di ricostruire l’attività criminale del gruppo, il quale avrebbe orchestrato una serie di azioni illegali nella zona, concentrandosi principalmente su furti e rapine, con un successivo riciclaggio dei veicoli rubati.

I dettagli dell’operazione “Raptor” saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa prevista per le ore 09:15 presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Barletta-Andria-Trani.

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Abruzzo

Ancona | Dà in escandescenza in Ospedale: intervengono i poliziotti del Posto Fisso

Nel pomeriggio di ieri, i poliziotti del Posto Fisso dell’Ospedale Torrette di Ancona, con il supporto degli agenti della Volante, sono intervenuti per calmare un uomo in forte stato di agitazione. I poliziotti hanno notato due uomini nei pressi del Pronto Soccorso, coinvolti in un’accesa lite, con uno di loro che gridava frasi in arabo mentre l’altro tentava di calmarlo. Dopo averli identificati come due fratelli tunisini di circa 40 e 45 anni, si è scoperto che uno dei due, recatosi all’ospedale per degli accertamenti medici, aveva improvvisamente scatenato la sua ira, prendendosela con il fratello e danneggiando con calci e pugni alcune auto parcheggiate.

I medici sono intervenuti per fornire le cure necessarie all’uomo, mentre gli agenti hanno garantito la sicurezza del personale sanitario, evitando che la situazione degenerasse. Il pronto intervento della polizia, insieme al presidio fisso presente nell’ospedale, ha assicurato la sicurezza dell’area e la tranquillità per medici e infermieri.

Il sistema di sicurezza integrato dell’Ospedale Torrette, che include la collaborazione tra Polizia di Stato e guardie giurate, ha dimostrato la sua efficacia, consentendo di prevenire situazioni di rischio e garantendo il regolare svolgimento delle attività sanitarie. Secondo il Questore di Ancona, l’attenzione della Polizia di Stato è costante in tutti i luoghi di rilevanza per la comunità marchigiana, al fine di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico.

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Abruzzo

L’Aquila | Arrestato 22enne per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale

repertorio

Un giovane di 22 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Balsorano con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Da tempo il ragazzo, afflitto da problemi di tossicodipendenza, minacciava e maltrattava la madre, una donna di 57 anni, per costringerla a soddisfare le sue richieste. La situazione è degenerata la scorsa notte quando, durante un episodio di violenza, il giovane ha dato fuoco ai propri vestiti all’interno dell’abitazione.

Impaurita, la donna ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente. Al loro arrivo, il comportamento del 22enne è rimasto ostile: ha continuato a minacciare anche i militari e ha opposto resistenza. A causa della gravità della situazione, il giovane è stato arrestato.

Dopo aver completato le formalità dell’arresto, il 22enne è stato trasferito presso il carcere di San Nicola di Avezzano, su disposizione del pubblico ministero di turno.

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