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Calabria

Corigliano Rossano (CS) | Cercano di venderle una scuola di Roma all’insaputa del Comune

La vicenda che si è sviluppata ha risvolti incredibili, che potrebbero quasi sembrare tratti da una sceneggiatura cinematografica comica.

Tutto è partito da un fatto apparentemente semplice: il comune di Roma aveva pianificato di investire 8 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in un edificio precedentemente utilizzato come scuola, per trasformarlo in un polo culturale. Tuttavia, una ricerca al catasto ha rivelato che l’immobile era stato venduto nel 2021 a una società agricola di Corigliano Rossano. La titolare di questa società, chiamata “Futur-E”, è stata coinvolta nella vicenda, essendo stata identificata come l’acquirente dell’edificio sito in Piazza Capri, a Roma, una struttura un tempo nota come la scuola “Parini” di proprietà comunale.

Come sia stato possibile che un bene di proprietà del comune di Roma fosse stato venduto a un privato senza che il comune lo sapesse, rimane un mistero. Anche il consulente della società acquirente si è trovato nell’impossibilità di spiegare l’accaduto, poiché la transazione era stata effettuata in base a documenti apparentemente regolari presentati da un privato, ora deceduto. Al momento, non ci sono provvedimenti emessi nei confronti della titolare dell’azienda agricola e sembra che l’operazione sia stata condotta in buona fede.

La titolare dell’azienda agricola di Corigliano Rossano ha dichiarato di essere completamente estranea a qualsiasi vicenda equivoca e ha incaricato gli avvocati Francesco Nicoletti e Giusy Acri per tutelare la sua immagine aziendale e i suoi interessi legali. Non essendoci indagini in corso nei suoi confronti, l’imprenditrice si difende dalle accuse di aver compiuto azioni contrarie alla legge per acquisire l’edificio dismesso che un tempo ospitava la scuola. Gli avvocati hanno chiarito che al momento non è stata notificata alcuna azione giudiziaria nei confronti della loro assistita e che quindi non è oggetto di alcuna indagine penale.

Calabria

Tropea | Prodotti surgelati nocivi: sequestro di 108 kg tra prodotti ittici e ortofrutticoli

La polizia ha recentemente sequestrato un carico di 108 chili di prodotti ittici e ortofrutticoli surgelati, trasportati in violazione delle normative igienico-sanitarie. L’operazione è avvenuta a Tropea, una delle località turistiche più rinomate della Calabria, dove il carico era destinato ad alcune attività commerciali.

Il controllo è stato effettuato dagli agenti del Posto Fisso di Tropea, che hanno notato un veicolo con comportamenti sospetti. A supporto delle operazioni, è intervenuto personale specializzato dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, per valutare la situazione dal punto di vista alimentare.

Gli alimenti sono stati considerati non idonei al consumo umano e sono stati posti sotto sequestro, in attesa di un decreto di distruzione. Questa azione si inserisce in un più ampio impegno delle autorità locali per garantire la sicurezza alimentare e prevenire potenziali rischi sanitari per i consumatori. La polizia invita a mantenere alta l’attenzione riguardo alla provenienza e alla conservazione dei prodotti alimentari, soprattutto in aree turistiche dove la qualità è fondamentale.

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Calabria

Reggio Calabria | Bottiglia di benzina lasciata come messaggio intimidatorio all’ingresso di un esercizio commerciale

Una bottiglia di benzina è stata trovata all’ingresso di un ristorante nella zona di Spirito Santo a Reggio Calabria, in quello che sembra essere un atto intimidatorio. Il titolare dell’esercizio, Tommaso Marzullo, ha scoperto il messaggio minaccioso, che appare collegato a Davide Bilardi, un nuovo collaboratore di giustizia. La rosticceria, che si appresta ad aprire, si trova vicino agli uffici delle forze dell’ordine.

Gli agenti delle Volanti e della Scientifica sono intervenuti sul posto per raccogliere prove e hanno sequestrato la bottiglia. La squadra mobile ha già avviato indagini e ha informato la Direzione distrettuale antimafia, poiché l’area è controllata dalla cosca Libri, che sta vivendo momenti di tensione a seguito delle dichiarazioni di Bilardi.

Il collaboratore di giustizia ha già menzionato la rosticceria nei suoi verbali, sottolineando un episodio in cui un esponente della cosca si era presentato lamentando di non essere stato avvisato dell’apertura dell’attività commerciale. Questo potrebbe ora essere interpretato come un avvertimento o una ritorsione da parte della cosca nei confronti di Bilardi, che ha scelto di collaborare con le autorità. Le indagini continuano per chiarire la natura di questo gesto intimidatorio e il suo possibile significato per la comunità locale e per le dinamiche mafiose in atto.

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Calabria

Procura di Castrovillari | Bergamini, il calciatore del Cosenza morto nel 1989, chiesti 23 anni di reclusione per l’ex fidanzata

I pubblici ministeri della Procura di Castrovillari hanno chiesto una condanna a 23 anni di reclusione per Isabella Internò, l’ex fidanzata di Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza tragicamente scomparso il 18 novembre 1989 lungo la statale 106 a Roseto Capo Spulico. La donna è accusata di omicidio volontario in concorso con ignoti e il caso è attualmente sotto esame presso la Corte d’Assise di Cosenza.

La richiesta di condanna è stata presentata dal pm Luca Primicerio, supportato dal procuratore di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, al termine di una requisitoria che ha avuto inizio ieri. È importante notare che Isabella Internò non era presente in aula durante la formulazione della richiesta. La vicenda, avvolta da un lungo mistero e controversie, continua a suscitare grande interesse e attenzione da parte dell’opinione pubblica e dei media.

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