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Cronaca

Padova | Rissa Violenta per un campo da basket: sette minorenni indagati

Una disputa riguardante l’utilizzo di un campo da basket a Padova ha scatenato una violenta rissa tra circa venti giovani, coinvolgendo l’uso di tirapugni e spray al peperoncino. Sette minorenni sono ora sotto indagine della Procura dei Minorenni di Venezia con l’accusa di rissa e porto illegale di armi.

Nel conflitto tra due gruppi opposti, tre giovani sono rimasti feriti: un sedicenne con frattura del setto nasale e vari ematomi, un coetaneo con trauma cranico e un terzo con contusioni in varie parti del corpo. Una delle fazioni aveva pianificato una nuova spedizione punitiva, ma è stata intercettata e fermata dalla squadra Mobile il 20 gennaio scorso.

La violenza è iniziata in un’area giochi di piazza De Gasperi, continuando dentro e fuori un ritrovo per giovani. I minorenni sono stati identificati attraverso i filmati dei sistemi di videosorveglianza, e i fatti sono stati confermati da testimoni, compresi i genitori delle vittime che hanno presentato denuncia.

Lo scontro tra i due gruppi sembra essere nato da una disputa sull’utilizzo di un campo da basket in piazza De Gasperi, coinvolgendo ragazzi italiani da una parte e giovani italiani di seconda generazione dall’altra, tutti tra i 15 e i 16 anni. Dopo l’aspro confronto, alcuni partecipanti avevano annunciato ulteriori ritorsioni online.

La polizia, che monitorava anche i social media, è intervenuta quando ha rilevato che uno degli indagati stava organizzando una nuova spedizione punitiva contro l’altro gruppo. Su disposizione della Procura per i Minorenni, la squadra Mobile ha eseguito perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, sequestrando telefoni cellulari, un manganello telescopico in metallo e altro materiale, attualmente sotto esame degli investigatori. Il questore di Padova, Marco Odorisio, ha attivato la Divisione Anticrimine data la gravità degli eventi.

Cronaca

Roma | Due arrestati per una rapina in Farmacia

GdF Roma

Due uomini, di 38 e 45 anni, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato per una rapina avvenuta lo scorso dicembre in una farmacia a Roma. Gli agenti del XI Distretto San Paolo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Roma, a seguito di un’attenta indagine che ha portato a raccogliere prove decisive contro i due sospettati.

L’incidente ha avuto luogo in piazza Certaldo, dove uno dei rapinatori, travisato e armato di pistola, ha minacciato la titolare dell’attività e aggredito un dipendente mentre cercava di accedere alla cassa. Dopo aver sottratto circa 500 euro, i due sono fuggiti a bordo di uno scooter.

Grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza e alla testimonianza delle vittime, gli investigatori sono riusciti a identificare i colpevoli. Ulteriori elementi, come chiamate tra i sospettati e foto sui social media che li ritraevano con gli stessi abiti indossati durante la rapina, hanno confermato il loro coinvolgimento.

I due uomini sono attualmente detenuti nel carcere di Regina Coeli, in attesa di ulteriori sviluppi nel procedimento legale.

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Calabria

Tropea | Prodotti surgelati nocivi: sequestro di 108 kg tra prodotti ittici e ortofrutticoli

La polizia ha recentemente sequestrato un carico di 108 chili di prodotti ittici e ortofrutticoli surgelati, trasportati in violazione delle normative igienico-sanitarie. L’operazione è avvenuta a Tropea, una delle località turistiche più rinomate della Calabria, dove il carico era destinato ad alcune attività commerciali.

Il controllo è stato effettuato dagli agenti del Posto Fisso di Tropea, che hanno notato un veicolo con comportamenti sospetti. A supporto delle operazioni, è intervenuto personale specializzato dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, per valutare la situazione dal punto di vista alimentare.

Gli alimenti sono stati considerati non idonei al consumo umano e sono stati posti sotto sequestro, in attesa di un decreto di distruzione. Questa azione si inserisce in un più ampio impegno delle autorità locali per garantire la sicurezza alimentare e prevenire potenziali rischi sanitari per i consumatori. La polizia invita a mantenere alta l’attenzione riguardo alla provenienza e alla conservazione dei prodotti alimentari, soprattutto in aree turistiche dove la qualità è fondamentale.

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Calabria

Reggio Calabria | Bottiglia di benzina lasciata come messaggio intimidatorio all’ingresso di un esercizio commerciale

Una bottiglia di benzina è stata trovata all’ingresso di un ristorante nella zona di Spirito Santo a Reggio Calabria, in quello che sembra essere un atto intimidatorio. Il titolare dell’esercizio, Tommaso Marzullo, ha scoperto il messaggio minaccioso, che appare collegato a Davide Bilardi, un nuovo collaboratore di giustizia. La rosticceria, che si appresta ad aprire, si trova vicino agli uffici delle forze dell’ordine.

Gli agenti delle Volanti e della Scientifica sono intervenuti sul posto per raccogliere prove e hanno sequestrato la bottiglia. La squadra mobile ha già avviato indagini e ha informato la Direzione distrettuale antimafia, poiché l’area è controllata dalla cosca Libri, che sta vivendo momenti di tensione a seguito delle dichiarazioni di Bilardi.

Il collaboratore di giustizia ha già menzionato la rosticceria nei suoi verbali, sottolineando un episodio in cui un esponente della cosca si era presentato lamentando di non essere stato avvisato dell’apertura dell’attività commerciale. Questo potrebbe ora essere interpretato come un avvertimento o una ritorsione da parte della cosca nei confronti di Bilardi, che ha scelto di collaborare con le autorità. Le indagini continuano per chiarire la natura di questo gesto intimidatorio e il suo possibile significato per la comunità locale e per le dinamiche mafiose in atto.

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