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Calabria

Catanzaro | Demetra 2 ridotte pene

Nel processo d’appello per gli imputati di “Demetra 2”, che ha avuto origine da un’indagine precedente sull’omicidio di Matteo Vinci, il biologo di 42 anni deceduto il 9 aprile 2018 a Limbadi, nel Vibonese, a causa dell’esplosione di una bomba sotto l’auto in cui viaggiava con suo padre Francesco, gravemente ferito, si sono registrate riduzioni di pena rispetto al primo grado.

L’indagine ha rivelato un presunto coinvolgimento di alcuni imputati in attività di traffico e spaccio di droga. La Corte d’appello di Catanzaro ha emesso le seguenti condanne: Vito Barbara, genero di Rosaria Mancuso (sorella dei presunti boss Giuseppe, Francesco, Pantaleone e Diego Mancuso), è stato condannato a 15 anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione (rispetto ai 16 anni del primo grado); Pantaleone Mancuso ha ricevuto una condanna di 8 anni, 2 mesi e 10 giorni (rispetto ai 9 anni in primo grado); Alessandro Mancuso è stato condannato a 2 anni e 8 mesi (rispetto ai 3 anni e 4 mesi del primo grado); Domenico Bertucci a 6 anni e 11 mesi (rispetto agli 8 anni del primo grado); Antonio Criniti a 8 anni e 4 mesi (rispetto ai 10 anni in primo grado); infine, Filippo De Marco ha ricevuto una condanna di 8 anni e 7 mesi (rispetto ai 10 anni e 8 mesi del primo grado).

Alcuni imputati sono stati assolti da alcune accuse, mentre per altri è stata modificata la qualifica del reato. Inizialmente, a De Marco e Criniti era stata contestata anche l’accusa di omicidio di Vinci, ma entrambi erano stati assolti in primo grado dall’accusa di concorso nel delitto. La Procura non aveva appellato tale verdetto, rendendo le assoluzioni definitive per quelle specifiche contestazioni. Restava valida solo l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico nei confronti di De Marco e Criniti.

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Calabria

Bagnara Calabra | Allacci abusivi alla rete pubblica, 4 denunce

Un’operazione congiunta tra i carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra e il personale dell’Enel ha portato alla denuncia di quattro residenti della località Solano per aver effettuato allacci abusivi alla rete elettrica. Queste manovre illecite permettevano loro di alimentare le proprie abitazioni senza pagare per il servizio.

Inoltre, durante le verifiche, è emerso che un commerciante locale, titolare di un panificio, stava utilizzando un bypass per alimentare la sua attività, causando un danno economico significativo alla società fornitrice di energia. Il valore del danno è stato stimato attorno ai 100mila euro.

L’arresto del panificatore è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria. Tutti gli indagati, oltre ad affrontare le conseguenze penali per furto aggravato, dovranno anche risarcire il consumo elettrico stimato.

Questo episodio evidenzia l’importanza della vigilanza nel settore energetico e le misure necessarie per contrastare comportamenti fraudolenti che danneggiano non solo le aziende ma anche i cittadini che rispettano le norme.

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Calabria

Corigliano Rossano (CS) | Maltrattamenti in famiglia, offese alla moglie e costrizione a lasciare il posto di lavoro, arrestato

Un episodio inquietante si è concluso con l’arresto di un uomo di 40 anni, ritenuto responsabile di maltrattamenti nei confronti della sua compagna. L’operazione, condotta dai carabinieri della Stazione di Corigliano Scalo in collaborazione con il Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, ha visto il coinvolgimento della Procura della Repubblica di Castrovillari.

Le indagini hanno rivelato un quadro drammatico: la vittima, una giovane madre, ha vissuto per lungo tempo sotto un regime di vessazioni sistematiche. Le umiliazioni subite si sono manifestate in comportamenti aggressivi e denigratori, volti a minare la sua autostima e a creare una forte dipendenza economica. La situazione è degenerata fino a spingerla a chiedere aiuto, determinata a liberarsi da una condizione insostenibile per sé e per i suoi figli.

Grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine e il supporto della Procura, è stata predisposta una misura cautelare in carcere per l’arrestato. Questa decisione è stata presa per prevenire ulteriori atti di violenza e garantire la sicurezza della donna e dei suoi bambini, che ora si trovano in una comunità protetta, lontani da ogni pericolo.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto le richieste della Procura, emettendo un’ordinanza di custodia cautelare, e l’uomo è stato trasferito nel carcere di Castrovillari. Questo intervento sottolinea l’importanza della tutela delle vittime di violenza domestica e il ruolo cruciale delle istituzioni nel combattere tali fenomeni.

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Calabria

Dipignano (CS) | Un caso di infezione da virus West Nile, adottate misure preventive

La frazione di Laurignano, nel Comune di Dipignano, ha affrontato un caso di infezione da virus West Nile, spingendo le autorità locali ad adottare misure preventive per contenere il problema. Gli amministratori hanno emanato un’ordinanza che invita i residenti a contribuire attivamente alla lotta contro la proliferazione delle zanzare, vettori principali della malattia.

Il documento sottolinea l’importanza di mantenere puliti gli spazi pubblici e privati, esortando i cittadini a non lasciare oggetti e contenitori in grado di raccogliere acqua piovana. Tra i materiali da evitare ci sono copertoni, bottiglie, lattine e qualsiasi altro contenitore in cui possa accumularsi acqua stagnante. Questa accortezza è fondamentale per prevenire lo sviluppo delle larve di zanzara, che trovano un ambiente ideale in tali condizioni.

In aggiunta alle misure di sensibilizzazione, la comunità ha già avviato interventi di disinfestazione, mirati a ridurre la popolazione di zanzare nella zona. Queste azioni, coordinate con le raccomandazioni delle autorità sanitarie, mirano a tutelare la salute pubblica e a contenere la diffusione del virus.

I cittadini sono invitati a seguire le indicazioni fornite e a collaborare per garantire un ambiente più sicuro e sano per tutti. La situazione richiede un impegno collettivo per affrontare efficacemente questa emergenza sanitaria.

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