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Calabria

Vergato (BO) | Francesco Passalacqua, il Serial killer Calabrese che voleva “tornare in attività”. Arrestato

Non si erano mai incontrati prima. Tuttavia, la mattina del 4 gennaio scorso, mentre l’alba faceva appena capolino, Francesco Passalacqua, impugnando un coltello, aveva aggresso un agricoltore di 65 anni che si trovava nel suo terreno a lavorare. A Tolè, quella mattina, il panorama si era improvvisamente tinato di rosso, grazie alla pronta reazione della vittima che aveva evitato che le coltellate inferte alla spalla e all’addome fossero fatali. Inizialmente avvolto nel mistero, l’atto era stato classificato dai carabinieri e dalla Procura come un tentato omicidio.

Per alcuni giorni, il motivo dietro l’aggressione e ciò che aveva spinto Passalacqua a scagliarsi contro il pensionato erano rimasti enigmatici. La situazione ha preso una svolta quando i militari della compagnia di Vergato, insieme ai colleghi del Nucleo Investigativo e della Sis, sono riusciti a identificare l’aggressore, conferendogli un volto e un nome. Si trattava dell’unico serial killer noto per aver agito in Calabria, il serial killer della Riviera dei Cedri, responsabile di quattro omicidi negli anni ’90, tre dei quali avvenuti in circostanze simili a quello di Tolè. Passalacqua, già condannato all’ergastolo per quei delitti, aveva ottenuto la libertà vigilata tre anni fa, trascorrendo il tempo in una struttura per soggetti fragili nella Valsamoggia, scelta anche per la presenza del suo defunto fratello tra gli ospiti.

Il percorso rieducativo di Passalacqua, precedentemente considerato “esemplare” dalla presidente dell’associazione che gestiva la comunità, avrebbe dovuto concludersi tra due anni, con il completamento della pena. Tuttavia, il passato ha bruscamente riaffiorato nella sua vita la mattina del 4 gennaio, quando ha brutalmente attaccato l’agricoltore. I carabinieri sono riusciti a individuarlo grazie ai rilievi che hanno permesso di recuperare la catenina con il crocifisso del pregiudicato, strappata dalla vittima nel tentativo di difendersi, e alle testimonianze degli abitanti della zona che avevano notato Passalacqua agire sospettoso in bicicletta.

Con Passalacqua riconosciuto dalla vittima e la sua confessione all’aggressione, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio, porto abusivo di armi e violazione di domicilio. La notizia ha suscitato rabbia e stupore, specialmente nel sindaco di allora di Verbicaro, Felice Spingola, che aveva svolto un ruolo chiave nel processo contro Passalacqua negli anni degli omicidi. Spingola ha espresso la necessità di una seria riflessione sul fatto che un individuo condannato per omicidio sia stato lasciato libero di vagare senza controllo, sottolineando la fortuna del pensionato bolognese nel sopravvivere all’attacco.

Calabria

San Ferdinando (RC) | Rapinatori messi in fuga dal sistema di sicurezza dell’ufficio postale

Questa mattina, un tentativo di rapina all’ufficio postale di San Ferdinando è stato rapidamente sventato grazie all’efficace sistema di sicurezza presente nell’edificio. Tre malintenzionati, mascherati per non farsi riconoscere, hanno cercato di mettere in atto il colpo, ma sono stati messi in fuga dai dispositivi di protezione.

I ritardatori di apertura delle casseforti, insieme a un sistema di allarme collegato direttamente alle forze dell’ordine, hanno rappresentato un deterrente cruciale, impedendo così ai rapinatori di completare la loro azione. Durante l’incidente, una decina di utenti si trovava all’interno dell’ufficio postale, ma nessuno è rimasto ferito.

L’episodio sottolinea l’importanza di investire in sistemi di sicurezza efficienti, che non solo proteggono i beni, ma garantiscono anche la sicurezza delle persone. La prontezza delle forze dell’ordine, attivate immediatamente dall’allerta, ha contribuito a mantenere la calma e a garantire che la situazione non degenerasse ulteriormente. Le autorità stanno ora indagando per identificare i responsabili del tentativo di rapina e per prevenire simili eventi in futuro.

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Calabria

Cosenza | Controlli del territorio: un arresto e una denuncia per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio

Nei recenti controlli anti-droga condotti a Cosenza, la Polizia di Stato ha effettuato un’importante operazione che ha portato all’arresto di un uomo accusato di traffico di sostanze stupefacenti. Le operazioni, coordinate dal Questore Giuseppe Cannizzaro e dalla Procura della Repubblica, si sono concentrate nel quartiere Serraspiga, un’area nota per attività illecite.

Durante i controlli, il fiuto del cane poliziotto “Digos” ha indirizzato gli agenti verso un appartamento sospetto. Quando gli operatori hanno bussato alla porta, l’arrestato ha cercato di sbarazzarsi di un involucro lanciandolo dalla finestra. I poliziotti, appostati nei dintorni, hanno recuperato l’oggetto, scoprendo che conteneva cocaina, un bilancino di precisione e una notevole somma di denaro, frutto dello spaccio.

Proseguendo la perquisizione all’interno dell’abitazione, gli agenti hanno rinvenuto ulteriori quantità di cocaina già suddivisa in dosi, ulteriore denaro e attrezzature per il confezionamento. In totale, sono stati sequestrati 178 grammi di cocaina e quasi 8.500 euro.

In un’altra operazione nel medesimo quartiere, un secondo soggetto è stato trovato in possesso di marijuana. Dopo una perquisizione nel suo scantinato, gli agenti hanno recuperato uno zaino contenente 128 grammi di sostanza stupefacente e un altro bilancino di precisione.

Questi interventi evidenziano l’impegno della Polizia di Stato nel contrastare il traffico di droga e garantire la sicurezza pubblica nella comunità. Gli indagati sono presunti innocenti fino a un eventuale accertamento di colpevolezza in sede giudiziaria.

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Calabria

Tropea | Prodotti surgelati nocivi: sequestro di 108 kg tra prodotti ittici e ortofrutticoli

La polizia ha recentemente sequestrato un carico di 108 chili di prodotti ittici e ortofrutticoli surgelati, trasportati in violazione delle normative igienico-sanitarie. L’operazione è avvenuta a Tropea, una delle località turistiche più rinomate della Calabria, dove il carico era destinato ad alcune attività commerciali.

Il controllo è stato effettuato dagli agenti del Posto Fisso di Tropea, che hanno notato un veicolo con comportamenti sospetti. A supporto delle operazioni, è intervenuto personale specializzato dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, per valutare la situazione dal punto di vista alimentare.

Gli alimenti sono stati considerati non idonei al consumo umano e sono stati posti sotto sequestro, in attesa di un decreto di distruzione. Questa azione si inserisce in un più ampio impegno delle autorità locali per garantire la sicurezza alimentare e prevenire potenziali rischi sanitari per i consumatori. La polizia invita a mantenere alta l’attenzione riguardo alla provenienza e alla conservazione dei prodotti alimentari, soprattutto in aree turistiche dove la qualità è fondamentale.

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