Connect with us

Tv e Spettacolo

Claudia Ruggeri di “Avanti un altro” ha partorito la prima figlia

Un momento di grande gioia per Claudia Ruggeri, la famosa Miss Claudia di “Avanti un altro”, che ha annunciato con entusiasmo la nascita della sua prima figlia. La neonata è venuta al mondo il 7 ottobre, e la showgirl ha condiviso sui social un dolce messaggio per celebrare questo nuovo capitolo della sua vita: “Sei l’amore di mamma e papà”, accompagnato da una tenera immagine della manina della bimba e una parte del suo viso.

La gravidanza di Claudia è stata documentata sui social, dove ha condiviso con i suoi follower momenti speciali e riflessioni personali. La modella è sposata dal 2016 con Marco Bruganelli, il fratello di Sonia, ex moglie di Paolo Bonolis. I due si sono conosciuti durante un programma televisivo, e il loro legame si è consolidato in un lungo fidanzamento di dieci anni.

Non solo mamma, ma anche studentessa: la Ruggeri ha recentemente conseguito la laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche e ora si sta preparando a intraprendere un corso di laurea magistrale in Psicologia Clinica e Dinamica. Durante la gravidanza, aveva condiviso alcuni scatti mentre leggeva libri di psicologia, dimostrando così il suo impegno nello studio.

Tra le congratulazioni ricevute, spiccano i messaggi affettuosi del nipote Davide Bonolis, figlio di Sonia Bruganelli e Paolo Bonolis, che ha espresso la sua felicità con un dolce commento sul post di Claudia: “Il cugino ti aspetta”. Anche Sonia ha mostrato la sua gioia per l’arrivo della piccola, e le amiche della coppia non hanno mancato di far sentire il loro affetto. Laura Cremaschi, collega di Claudia a “Avanti un altro”, ha inviato un mazzo di fiori e un orsetto, commentando: “Oooooo amoreeeee benvenuta”.

Claudia Ruggeri, che a breve festeggerà il suo 41esimo compleanno, si appresta ad affrontare questa nuova avventura con entusiasmo e amore, circondata da una famiglia che non può che gioire insieme a lei.

Tv e Spettacolo

A Londra la mostra di Letizia Battaglia

Ha aperto i battenti alla Photographers’ Gallery di Londra la mostra “Letizia Battaglia: Life, Love and Death in Sicily”, interamente dedicata alla vita e agli scatti di Letizia Battaglia (1935-2022). Curata da Paolo Falcone in collaborazione con l’Archivio Letizia Battaglia e la Fondazione Falcone per le Arti e supportata dall’Istituto Italiano di Cultura di Londra, la mostra rappresenta una prima assoluta per la grande fotografa palermitana nella capitale britannica. Dagli inizi degli anni ’70 del secolo scorso gli scatti di Battaglia documentarono la vita di tutti i giorni in Sicilia assieme agli orrori delle guerre e delle stragi di Mafia fino agli anni Novanta. Le sue fotografie sono riconosciute a livello internazionale come una fondamentale documentazione del fenomeno mafioso in Sicilia.

All’affollata cerimonia di inaugurazione hanno preso parte il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Francesco Bongarrà, la direttrice della Photographers’ Gallery, Shoair Mavlian e il curatore Paolo Falcone.
“E’ straordinario vedere esposte le fotografie di Letizia Battaglia nella galleria a due passi da Oxford Street considerata come la ‘Meccà del panorama fotografico mondiale. Il suo obiettivo – ha detto Bongarrà, anche lui palermitano di origine, che ha personalmente conosciuto la fotografa – ha raccontato la storia di una terra piagata ed offesa dalla mafia che ha trovato la forza per ribellarsi alla violenza ed all’oppressione di Cosa nostra. Una testimonianza di storia e di civiltà che l’Istituto italiano di Cultura a Londra è felice di sostenere nella capitale britannica”, ha concluso. La mostra resterà aperta fino al 23 Febbraio 2025.

foto: ufficio stampa Istituto Italiano di Cultura di Londra

Continua a leggere

Tv e Spettacolo

Torna su Rai3 “Far West”, Sottile indaga sull’agenda rossa di Borsellimo

C’è l’agenda rossa di Paolo Borsellino tra i casi di cui Salvo Sottile si occuperà nella nuova edizione di “Far West” (da venerdì 11 ottobre, in prima serata, su Rai3). Lo ha già fatto lo scorso anno e lo farà di nuovo perchè, spiega, “pensiamo ci siano delle opacità, delle cose ancora poco chiare. Sulla base della nostra inchiesta dell’anno scorso i giudici di Caltanissetta hanno indagato alcune persone e noi torneremo a parlarne con la testimonianza del genero di Borsellino e con servizi ancora più approfonditi sul rapporto tra la mafia e alcuni pezzi dello Stato. Pensiamo che il dossier mafia-appalti sia uno dei motivi dell’assassinio del giudice”. “Far West” torna dopo una stagione soddisfacente per il direttore dell’Approfondimento Rai Paolo Corsini: “E’ una scommessa vinta per la Rai e per la nostra Direzione: ha consolidato gli ascolti, ha fatto luce su grandi fatti di cronaca e trovato un giusto linguaggio, un mix tra collegamenti, reportage e ospiti in studio”.

Corsini sottolinea anche che “il programma è nato l’anno scorso, in un periodo particolarmente delicato per il servizio pubblico con i cambiamenti interni, la nuova governance, la nascita dei generi e una forte concorrenza” e, a questo proposito, stupisce un pò il fatto che, dopo avere trovato un suo pubblico di riferimento, sia stato spostato al venerdì (per far posto a “Lo stato delle cose” di Massimo Giletti), serata in cui dovrà vedersela, solo per citarne alcuni, con “Tale e Quale show”, “Quarto grado”, “Propaganda Live” e “Fratelli di Crozza”: “Entriamo in uno scenario molto competitivo e in un giorno, il venerdì, in cui i programmi di informazione sono tradizionalmente in affanno – commenta Sottile – Io, però, non mi tiro indietro davanti a una sfida difficile e sono sicuro che il nostro lavoro a poco a poco otterrà dei risultati e ci soddisferà”.

Per la prima puntata, il giornalista ha scelto temi ben diversi tra loro: un approfondimento sull’emergenza infermieri, tra carenze di personale, salari bassi e violenze sul luogo di lavoro (“Faremo un viaggio in una guerra tra poveri in cui la gente cerca di avere risposte e perde spesso la testa, parlando per la prima volta con la sorella della ragazza morta sotto i ferri a Foggia che è indagata per lesioni per avere aggredito il personale medico”; un’inchiesta sui canili e sul randagismo che vede coinvolti 358mila cani in tutta Italia, di cui 244.000 concentrati nel Centro Sud (“Cerchiamo di capire di chi è la responsabilità di questo Far West, intervistando anche una ‘giustizierà che picchia quelli che maltrattano i cani”; e il delitto di Avetrana per il quale lo scorso anno aveva intervistato Michele Misseri il giorno della sua liberazione e stavolta parlerà con sua figlia Valentina “per cercare di capire cosa non torna”.
Il giornalista aggiunge: “Il nostro scopo è fare approfondimento e inchieste di qualità. Siamo l’anti-talk per eccellenza, facciamo inchieste in diretta, con esperti e numeri, non chiacchiere. Andiamo sul campo dove sono saltate le regole per illuminare mondi, come ad esempio le periferie, che non vengono raccontati e dove vige la legge del più forte”. “Far West” è una produzione Stand by Me.

foto: ufficio stampa Rai

Continua a leggere

Tv e Spettacolo

Antonio Albanese compie 60 anni, da Cetto La Qualunque a Frengo

Il 10 ottobre faremo gli auguri di buon compleanno a Cetto La Qualunque a Epifanio Gilardi, a Pacifico, ad Alex Drastico, a Ivo Perego, a Pier Piero e a Frengo. E naturalmente al loro “papà” Antonio Albanese che quel giorno spegnerà sessanta candeline (è nato a Olginate, in provincia di Lecco, nel 1964). Sessant’anni di cui più della metà passati sul palcoscenico e dietro o davanti alla macchina da presa fin da quando, dopo i primi passi mossi nella radio locali, comincia ad esibirsi allo Zelig di Milano. “Il Tg delle vacanze”, il “Maurizio Costanzo show” e il varietà “Su la testa!” (condotto da Paolo Rossi) lo fanno conoscere al pubblico televisivo ma il successo arriva con “Mai dire Gol” della Gialappàs Band dove nascono i suoi irresistibili personaggi che, in seguito, proporrà anche in “Mai dire Domenica” e “Mai dire Lunedì” condotti dal Mago Forest e a “Che tempo che fa” di Fabio Fazio.

L’attività in televisione va di pari passo con quella cinematografica: l’esordio è del 1996 con “Uomo d’acqua dolce” (che dirige e interpreta), cui seguono “Vesna va veloce” di Carlo Mazzacurati e “La fame e la sete”. Sul grande schermo affianca ruoli comici ad altri più impegnati in film come quelli in “La seconda notte di nozze” di Pupi Avati, “Giorni e nuvole” di Silvio Soldini, “Questione di cuore” di Francesca Archibugi.
Nel 2011 Albanese dirige e interpreta “Qualunquemente” che trionfa al botteghino grazie all’interpretazione del suo Cetto La Qualunque”, irresistibile imprenditore calabrese corrotto. L’anno dopo è la volta del sequel “Tutto tutto niente niente”. La trilogia si chiude nel 2019 con “Cetto c’è, senzadubbiamente”, ma nel frattempo sono usciti anche “Mamma o papà?” e “Come un gatto in tangenziale”, entrambi come protagonista accanto a Paola Cortellesi. Anche quest’ultimo ha un sequel, “Come un gatto in tangenziale 2 – Ritorno a Coccia di Morto”, sempre con la regia di Riccardo Milani che lo dirige anche in “Grazie ragazzi”, “Cento domeniche” e “Un mondo a parte”.

Nel curriculum di Albanese non manca nemmeno il teatro che lo ha visto impegnato anche in regie di opera come le ultime per “Gloria” (al Teatro Lirico di Cagliari) e “Rigoletto” (al 100° Arena Opera Festival).
-foto Agenzia Fotogramma-

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY