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Cronaca

Milazzo (ME) | Due giovani arrestati per furto in un Ristorante

Un recente episodio di furto ha portato all’arresto di un diciannovenne e di un quindicenne a Milazzo. I due ragazzi sono stati bloccati in flagranza di reato dalla Polizia di Stato mentre si allontanavano da un ristorante del centro, appena dopo aver rubato diversi oggetti di valore, tra cui tablet.

Il furto è stato segnalato tramite una chiamata al Numero Unico di Emergenza, che ha attivato le forze dell’ordine. I poliziotti, grazie a una descrizione dettagliata fornita dai testimoni, sono riusciti a rintracciare i sospetti, ai quali è stata effettuata una perquisizione che ha portato al recupero della refurtiva.

L’indagine ha rivelato che i due ragazzi avevano anche rubato due biciclette poco prima del furto al ristorante, minacciando il proprietario di una delle bici per garantirsi la fuga. In aggiunta al furto aggravato, sono stati denunciati per rapina impropria.

Il diciannovenne è stato posto agli arresti domiciliari, mentre il quindicenne è stato trasferito in un centro per minori. Le indagini sono ancora in corso, e gli indagati sono presunti innocenti fino a prova contraria, in conformità con il principio della presunzione di innocenza.

Calabria

Crotone | Indagini su poliziotto che ha ucciso Francesco Chimirri in una colluttazione

A Crotone, un viceispettore di polizia è attualmente indagato per omicidio dopo l’uccisione di Francesco Chimirri, un 44enne, avvenuta lunedì scorso. Il procuratore della Repubblica, Giuseppe Capoccia, ha annunciato che le indagini non si limiteranno solo all’agente coinvolto, ma si estenderanno anche a tutte le persone presenti durante l’episodio, comprese quelle che hanno aggredito il poliziotto.

Secondo quanto emerso, Chimirri era a bordo di un’auto con un’altra persona quando l’agente, in borghese ma rapidamente identificatosi, è intervenuto. La situazione è degenerata in una violenta colluttazione in cui il poliziotto ha sparato tre colpi, colpendo mortalmente il 44enne. Durante l’incidente, il figlio di Chimirri, presente sul posto e testimone della scena, ha cercato di vendicare la morte del padre raccogliendo la pistola caduta dal poliziotto, ma senza riuscire a sparare.

Le autorità stanno ora approfondendo i dettagli di quanto accaduto e le dinamiche dell’evento, cercando di chiarire il coinvolgimento di tutte le persone presenti e le circostanze che hanno portato a questa tragica fatalità.

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Cronaca

Brescia | Violenza sessuale e tentato omicidio: marocchino 16enne arrestato

Un ragazzo di 16 anni, di origine marocchina, è stato arrestato dalla Polizia di Brescia per una serie di reati gravi, tra cui tentato omicidio e rapina aggravata. Attualmente, il giovane si trova nel carcere minorile Beccaria di Milano. Gli eventi che hanno portato all’arresto si sono verificati durante l’estate scorsa nella provincia di Brescia.

Le indagini hanno rivelato che il 5 luglio il giovane, insieme a un complice, avrebbe assalito un uomo, sottraendogli un telefono cellulare e infliggendogli diverse ferite al volto con un oggetto affilato. Solo pochi giorni dopo, il 15 luglio, il ragazzo è accusato di aver aggredito una donna, minacciandola con una forbice e colpendola ripetutamente. Infine, il 5 agosto, durante un litigio con un altro straniero, il 16enne avrebbe sferrato un colpo al ventre dell’uomo con un oggetto appuntito, mettendo a serio rischio la sua vita.

Questo episodio solleva preoccupazioni significative sulla violenza giovanile e sul ruolo delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza pubblica. Le autorità continuano a indagare per chiarire la dinamica degli eventi e le eventuali responsabilità dei complici coinvolti.

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Campania

Avellino | Violenza sessuale su bimba: arrestato 76enne

Le indagini sono scattate dopo un post su Facebook dal nonno della vittima, al quale la piccola aveva raccontato quanto avvenuto . 76enne di Avellino è stato arrestato per violenza sessuale pluriaggravata ai danni di una bambina di 10 anni. Il nonno è stato convocato in Commissariato, dove ha riferito le confidenze ricevute dalla nipotina. La bimba, ascoltata alla presenza di una psicologa, ha confermato quanto già confidato al nonno. Le indagini hanno permesso di identificare l’ indagato, riconosciuto fotograficamente dalla minore.

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