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Cronaca

Modica (RG) | Oltre 1,4 milioni di euro sequestrati per reati fiscali e bancarotta

GdF Ragusa

La Guardia di Finanza di Ragusa ha recentemente effettuato un’importante operazione a Modica, con il sequestro di beni e disponibilità finanziarie per un valore superiore a 1.450.000 euro. L’operazione ha coinvolto un gruppo attivo nel settore della riparazione meccanica di veicoli, accusato di gravi irregolarità economiche e fiscali.

Le indagini hanno rivelato un meccanismo fraudolento messo in atto da cinque membri di una stessa famiglia, che avrebbero accumulato debiti erariali per quasi 4 milioni di euro. Dopo il fallimento di una prima azienda, i soggetti coinvolti hanno trasferito attività e beni in una nuova impresa, ufficialmente intestata alla nuora del rappresentante legale della società fallita, rendendo difficile la ricostruzione del patrimonio e danneggiando i creditori e l’Erario.

Durante l’operazione, le Fiamme Gialle hanno identificato varie irregolarità, tra cui il mancato deposito delle scritture contabili e prelievi di denaro contante senza giustificazione. Inoltre, sono state emesse fatture per operazioni inesistenti, contribuendo a una sottrazione fraudolenta di imposte.

I beni sequestrati includono quote societarie, somme di denaro, nove autoveicoli, di cui due di grossa cilindrata, e otto orologi di lusso marca Rolex. Un amministratore giudiziario è stato nominato per gestire e custodire i beni sequestrati, garantendo nel contempo la continuità aziendale.

Questa operazione sottolinea l’impegno della Guardia di Finanza nella lotta contro le frodi economiche e nella tutela della legalità nel mercato, evidenziando l’importanza di un’azione efficace contro le distorsioni che minacciano la crescita economica. Le responsabilità degli indagati saranno valutate solo al termine del processo, rispettando il principio di presunzione di innocenza.

Cronaca

Sondrio | Daspo emessi per la sicurezza nel Centro Storico

Questura di Sondrio

Nell’ambito di un’azione mirata a preservare la sicurezza pubblica nel centro storico di Sondrio, il Questore della Provincia ha recentemente emesso tre provvedimenti di divieto di accesso a specifiche aree urbane (D.A.C.Ur.) nei confronti di tre uomini ritenuti responsabili di comportamenti disturbatori. Questi individui sono stati coinvolti in episodi di bivacco, ubriachezza e molestie ai passanti, generando preoccupazione tra i residenti e i turisti, come evidenziato in un esposto presentato lo scorso settembre.

L’adozione dei Daspo è il risultato di un’efficace collaborazione tra gli uffici della Questura e le autorità locali, in particolare durante le riunioni del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. La Polizia di Stato ha intensificato i controlli, specialmente nelle ore serali e notturne, nelle aree a maggiore affluenza del centro, con l’obiettivo di garantire una pacifica convivenza.

Tra i destinatari delle misure preventive figura un cittadino indiano di 48 anni, già noto per reati contro il patrimonio e comportamenti pericolosi, un 41enne di Sondrio che ha subito numerosi interventi da parte delle Forze dell’Ordine per ubriachezza, e un uomo di 66 anni con un passato di condanne per delitti contro il patrimonio. A ciascuno di loro è stato vietato l’accesso a parchi, giardini e centri commerciali per un periodo di 18 e 12 mesi, con pene previste in caso di violazioni.

Queste misure rappresentano uno strumento fondamentale per tutelare il decoro urbano e garantire che le aree pubbliche siano accessibili e fruibili da tutti, contribuendo a creare un ambiente più sicuro e accogliente per la comunità.

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Cronaca

Torino | Espulsione di un cittadino tunisino per motivi di sicurezza nazionale

Questura di Torino

Nella mattinata di ieri, la Polizia di Stato di Torino ha eseguito un decreto di espulsione nei confronti di un giovane tunisino di 24 anni, emesso dal Ministero dell’Interno. L’allontanamento, motivato da ragioni di sicurezza nazionale e dalla necessità di prevenire atti terroristici, ha sollevato l’attenzione per le implicazioni di sicurezza connesse a questo caso.

Il giovane, che è figlio di una cittadina italiana, era stato segnalato per i suoi legami sui social media con tre compatrioti legati a un’organizzazione terroristica nota. Questi individui erano noti per le loro competenze nella manipolazione di armi e nella creazione di esplosivi. Nonostante avesse la possibilità di integrarsi nella società italiana, il comportamento del giovane ha evidenziato segnali di radicalizzazione, alimentando preoccupazioni per la sicurezza pubblica.

La Divisione Investigativa Generale per la Sicurezza (Digos) ha rintracciato il giovane, e il Questore di Torino ha autorizzato l’allontanamento immediato, che è stato confermato da un tribunale locale il 2 ottobre. Successivamente, il tunisino è stato scortato fino all’aeroporto di Roma Fiumicino, da dove è stato rimpatriato a Tunisi.

Questo episodio sottolinea l’impegno delle autorità italiane nel monitorare e gestire situazioni che possano rappresentare una minaccia alla sicurezza nazionale.

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Cronaca

Trapani | Operazione “Easy Drug”

Questura di Trapani

Nel pomeriggio del 27 settembre 2024, la Polizia di Stato di Mazara del Vallo ha arrestato due cittadini locali, sottoponendoli a custodia cautelare in carcere per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione è il risultato di un’indagine avviata a marzo di quest’anno, mirata a contrastare il traffico di droga nella zona.

Gli agenti hanno monitorato la coppia, scoprendo che la loro abitazione era diventata un vero e proprio punto di riferimento per gli acquirenti di cocaina e crack. Durante i controlli, è emerso un costante via vai di clienti, pronti a acquistare le sostanze in qualsiasi ora del giorno e della notte.

Grazie a una serie di operazioni di osservazione e pedinamento, la Polizia ha documentato oltre 550 cessioni di droga e ha identificato dieci persone trovate in possesso di sostanze stupefacenti dopo aver visitato l’appartamento della coppia. A maggio, un’ulteriore perquisizione ha portato al rinvenimento di ulteriori quantitativi di cocaina e crack, insieme a materiale per il confezionamento.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Marsala, hanno portato a richieste di misure cautelari che sono state prontamente accolte dal Giudice per le Indagini Preliminari. L’operazione rappresenta un importante passo nella lotta contro il traffico di droga nella regione, dimostrando l’impegno delle forze dell’ordine nella salvaguardia della comunità.

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