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Cronaca

Torino | Arrestati due giovani per furto: strappano collanina a una donna

Questura di Torino

A Torino, due giovani cittadini marocchini di venti e ventiquattro anni sono stati arrestati dalla Polizia di Stato con l’accusa di furto con strappo. L’episodio è avvenuto in Corso Regina Margherita, durante un’operazione di controllo del territorio da parte degli agenti del Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia.

Gli agenti, mentre svolgevano il loro servizio, hanno notato due ragazzi sospetti che si avvicinavano a una donna intenta a parlare al telefono. I giovani, dopo averla osservata per qualche istante, hanno deciso di agire: uno di loro ha interrotto la donna chiedendole informazioni stradali, mentre l’altro ha colto l’occasione per strappare la collanina dal suo collo.

Immediato è stato l’intervento della Polizia, che ha bloccato il ladro sul posto, mentre l’altro complice ha tentato di nascondersi all’interno di un bagno di un condominio nelle vicinanze. Durante la perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto la collanina rubata e 1200 euro in contante, la cui provenienza non è stata in grado di giustificare.

I due giovani sono stati quindi arrestati e trasferiti in carcere, dove affronteranno un procedimento penale attualmente in fase di indagini preliminari. Fino a una sentenza definitiva, vige la presunzione di non colpevolezza.

Cronaca

Fondi (LT) | Tampona un’auto sotto l’effetto dell’alcol

CC Latina

Un cittadino di 37 anni, di origine romena e residente a Fondi, è stato denunciato a piede libero a seguito di un incidente avvenuto il 30 luglio scorso. L’uomo, alla guida della sua auto in direzione del centro città, ha tamponato un altro veicolo, spingendolo contro il guard-rail, dove quest’ultimo si è fermato.

Intervenuti sul posto, i Carabinieri hanno sottoposto il conducente a controlli alcolemici in una struttura sanitaria, che hanno rivelato un livello di alcol nel sangue superiore ai limiti di legge. A seguito delle verifiche, gli è stata ritirata la patente e il veicolo è stato sequestrato.

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Abruzzo

Bellante (TE) | Arrestato uomo per violazione del divieto di avvicinamento

CC Teramo

I carabinieri della stazione di Bellante, in provincia di Teramo, hanno arrestato un uomo accusato di aver violato la misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese, disposto dal Giudice del Tribunale di Teramo. Questo provvedimento era stato emesso a seguito di segnalazioni di maltrattamenti in famiglia da parte dell’uomo nei confronti della moglie e dei figli.

Nel pomeriggio di ieri, il soggetto si è recato presso l’abitazione dei familiari, iniziando a suonare il citofono con insistenza. I carabinieri, già presenti sul posto per indagare su precedenti tentativi di avvicinamento, hanno immediatamente proceduto all’arresto. Dopo l’intervento, l’uomo è stato portato nelle camere di sicurezza dell’Arma e successivamente è comparso davanti al Giudice del Tribunale di Teramo, che ha convalidato l’arresto, segnando un altro passo nella lotta contro la violenza domestica.

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Cronaca

Ancona | Litigio e atti vandalici: 40enne denunciato per danneggiamento auto

Questura di Ancona

Un episodio di violenza e vandalismo si è verificato nei pressi di corso Amendola, dove un uomo di circa 40 anni è stato denunciato dalla Polizia. Gli agenti sono stati allertati per una lite tra due persone e, giunti sul posto, hanno appreso che il quarantenne aveva danneggiato volontariamente due auto in sosta. Secondo quanto riferito da un testimone, l’uomo avrebbe rotto il tergilunotto di un veicolo parcheggiato, per poi proseguire danneggiando un altro mezzo.

Alla richiesta di fornire ulteriori informazioni e di seguirli presso gli Uffici, l’individuo ha reagito in modo aggressivo, rifiutandosi di collaborare e lanciando minacce ai poliziotti. Nonostante i tentativi di mantenere la calma, il quarantenne ha iniziato ad aggredire verbalmente e fisicamente gli agenti, che hanno dovuto contenerlo.

Condotto in Questura, l’uomo è stato denunciato per danneggiamento, resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale. La Polizia sta ora valutando l’applicazione di misure di prevenzione nei suoi confronti, considerando la gravità delle sue azioni.

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