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Cronaca

Lucca | Fungaiolo disperso nei boschi di Crasciana

VVF Lucca

Nella giornata di ieri, i vigili del fuoco di Lucca sono stati chiamati a intervenire nei boschi di Crasciana, frazione del comune di Bagni di Lucca, per rintracciare un uomo di 58 anni, disperso durante una passeggiata alla ricerca di funghi. L’allarme è stato dato dal fratello, preoccupato per il mancato ritorno del familiare alla sua auto.

Grazie al tempestivo intervento, l’uomo è stato localizzato attraverso l’uso di tecnologie di georeferenziazione dalla Sala operativa di Lucca. Successivamente, è stato recuperato in sicurezza dall’elicottero del reparto volo di Cecina. L’operazione si è conclusa con l’uomo, in buone condizioni di salute, affidato alla squadra di terra presso il campo sportivo di Bagni di Lucca.

Cronaca

Arbitro Italiano Maresca Coinvolto in Controversia in Kuwait: Accusa di Minaccia

Il noto arbitro italiano Fabio Maresca è al centro di una polemica internazionale dopo un episodio verificatosi durante una partita in Kuwait. Secondo le fonti locali, Maresca sarebbe stato denunciato dalla squadra Al-Arabi per aver minacciato di morte un loro giocatore, Khaled Al-Murshed, durante una partita contro il Kuwait SC.

L’incidente è stato reso pubblico attraverso un tweet di Adnan Mahmoud, dirigente del club Al-Arabi, che ha annunciato l’intenzione della società di rivolgersi alle autorità locali per sporgere denuncia. Il messaggio attribuito a Maresca, “Ti ucciderò”, avrebbe scatenato una reazione immediata da parte della squadra kuwaitiana, che ha portato il caso davanti alla polizia di Adailiya.

L’accusa, se confermata, rappresenterebbe un grave colpo per la reputazione dell’arbitro, con una carriera prestigiosa alle spalle in Italia. Restano da chiarire i dettagli dell’episodio e la posizione ufficiale delle autorità kuwaitiane e della Federazione Italiana.

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Calabria

Vibo Valentia | Scoperti arsenali nascosti nella vegetazione

CC Vibo Valentia

Nel corso di un’importante operazione di controllo del territorio, i Carabinieri della Stazione di Mileto hanno rinvenuto tre arsenali di armi e munizioni nascosti tra la vegetazione e in due casolari abbandonati nella zona di San Giovanni. Questa iniziativa è parte di una strategia più ampia, coordinata con la Procura di Vibo, volta a combattere la crescente diffusione di armi clandestine e a prevenire potenziali conflitti violenti, spesso causati da motivi futili.

Durante i rastrellamenti, sono stati sequestrati diversi tipi di armi, tra cui fucili da guerra e pistole di vario calibro, insieme a migliaia di cartucce. Non solo le armi, ma anche circa 800 grammi di marijuana e semi di canapa sono stati trovati durante le operazioni. Gli investigatori stanno ora cercando di identificare i responsabili di questo deposito illecito, con l’obiettivo di determinare se le armi fossero state già utilizzate o se fossero destinate a crimine.

Il procuratore, che supervisiona le indagini, ha sottolineato l’importanza di queste operazioni nel garantire la sicurezza della comunità. L’analisi delle armi e delle munizioni è supportata da accertamenti tecnico-balistici, che potrebbero rivelare dettagli cruciali sulla loro provenienza e sull’eventuale utilizzo precedente.

Questo episodio dimostra l’impegno costante delle Forze dell’Ordine nel contrastare la criminalità e nel garantire un ambiente più sicuro, evidenziando l’importanza della collaborazione tra le autorità giudiziarie e le Forze dell’Ordine nella lotta contro la proliferazione di armi illegali.

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Cronaca

Prato | Anziana involontariamente provoca la morte del marito

CC Prato

Un episodio drammatico ha scosso la comunità di Mercatale di Vernio, in provincia di Prato, nella serata di domenica 29 settembre. Un’anziana di 82 anni ha tolto la vita al marito, anch’egli 82enne, affetto da una grave malattia, presumibilmente a causa di un’esasperazione che ha accumulato nel tempo.

Secondo le prime ricostruzioni, la donna avrebbe utilizzato un coltello per commettere l’atto fatale e, in un momento di profondo turbamento, avrebbe tentato di suicidarsi con lo stesso strumento. Fortunatamente, il tentativo non è andato a buon fine. Attualmente, è ricoverata all’ospedale Santo Stefano, dove le sono state curate le ferite al collo e si trova sotto osservazione medica e psichiatrica.

Le autorità competenti, i carabinieri in primis, stanno indagando sull’accaduto e la procura ha aperto un fascicolo per chiarire le circostanze che hanno portato a questo gesto estremo. I motivi alla base della tragedia non sono ancora del tutto chiari, ma si ipotizza che la pressione dovuta alle difficoltà legate alla malattia del marito possa aver giocato un ruolo significativo nel drammatico epilogo della loro vita insieme. La comunità è in stato di shock e riflette sull’impatto emotivo e psicologico che tali situazioni possono avere sulle famiglie.

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