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Curiosità

Cos’era l’ impressionismo?

L’Impressionismo è stato un movimento artistico nato in Francia nella seconda metà del XIX secolo, caratterizzato da un approccio innovativo alla pittura che rompeva con le convenzioni accademiche del tempo. Gli impressionisti si concentravano sull’effetto della luce e del colore, cercando di catturare l’impressione visiva di un momento piuttosto che riprodurre dettagli precisi o soggetti idealizzati.

Ecco i principali elementi che caratterizzavano il funzionamento dell’Impressionismo:

1. En Plein Air (All’aperto):

Gli impressionisti preferivano dipingere all’aperto, in diretta interazione con la natura e la luce naturale, invece di lavorare nei loro studi. Questo permetteva loro di catturare l’illuminazione e i colori reali di una scena, che cambiavano rapidamente con il passare del tempo e delle condizioni atmosferiche.

2. Uso della Luce e del Colore:

Gli artisti impressionisti erano affascinati dalla luce e dal suo effetto sui colori. Non utilizzavano il nero per creare ombre ma preferivano colori complementari per dare un senso di ombra e profondità. La luce veniva spesso scomposta in tocchi di colore puri e brillanti, applicati direttamente sulla tela con rapide pennellate.

3. Pittura Rapida e Pennellate Visibili:

Le pennellate erano spesso brevi, rapide e visibili, creando una superficie vibrante e dinamica. Questo metodo trasmetteva una sensazione di movimento e vita. La pittura doveva essere immediata e veloce per catturare l’effimera qualità della luce e dei cambiamenti atmosferici.

4. Soggetti Quotidiani e Scene di Vita Moderna:

I soggetti degli impressionisti erano spesso scene di vita quotidiana: paesaggi, città, persone al lavoro, momenti di svago. Dipingevano anche momenti fugaci e spontanei, come una passeggiata al parco, una regata sul fiume o la folla in un caffè.

5. Rifiuto delle Regole Accademiche:

Gli impressionisti rompevano con le convenzioni tradizionali dell’arte accademica, che privilegiava soggetti storici, mitologici e religiosi, rappresentati in modo dettagliato e idealizzato. Rifiutavano anche la prospettiva e la simmetria rigida, preferendo composizioni più libere e informali.

6. Tecniche di Colore Innovative:

Invece di mescolare i colori sulla tavolozza, spesso applicavano colori puri sulla tela, lasciando che fosse l’occhio dello spettatore a mescolarli da lontano. Questa tecnica, chiamata “divisionismo” o “puntinismo” in alcuni casi, permetteva una maggiore luminosità e vivacità.

7. Il Tempo come Soggetto:

L’Impressionismo celebrava la temporaneità e il cambiamento, catturando momenti specifici e irripetibili. Ogni dipinto è come una “fotografia” di un istante preciso, rappresentato attraverso l’effetto della luce e del movimento.

8. Esposizioni Indipendenti:

Poiché le loro opere erano spesso rifiutate dai Saloni ufficiali, gli impressionisti organizzarono proprie esposizioni indipendenti a partire dal 1874, la prima delle quali includeva artisti come Monet, Renoir, Degas, e Pissarro.

L’Impressionismo ha rivoluzionato l’arte, aprendo la strada a molte altre avanguardie artistiche e cambiando per sempre il modo in cui gli artisti vedevano il mondo.

Curiosità

Texas | L’Innovazione dell’Edilizia: Un Albergo Stampato in 3D a Marfa

In un’avventura pionieristica, il Bjarke Ingles Group e la società ICON di Austin hanno dato vita al primo albergo al mondo realizzato con tecnologia di manifattura additiva. Questa innovativa tecnica si basa su una stampante 3D delle dimensioni di una gru e su un materiale di costruzione studiato appositamente.

La Location e il Progetto

Il progetto si svolge a Marfa, in Texas, nell’area di El Cosmico, un noto spazio di campeggio che si sta espandendo per includere 43 nuove unità alberghiere e 18 case residenziali. La stampante 3D, denominata Vulcan, è alta 4 metri, pesa 4,75 tonnellate e ha una larghezza di 14 metri. Grazie a questa tecnologia, gli edifici potranno assumere forme uniche, come curve e cupole, offrendo una libertà creativa senza precedenti nel settore edilizio.

Vantaggi della Manifattura Additiva

Liz Lambert, proprietaria di El Cosmico, sottolinea come questa tecnologia permetta di costruire a costi significativamente inferiori rispetto ai metodi tradizionali, rompendo le convenzioni architettoniche. “La maggior parte degli hotel sono contenuti all’interno di quattro mura. Non siamo mai stati in grado di costruire con così poca costrizione e tanta fluidità,” afferma Lambert.

La manifattura additiva, o stampa 3D, consiste nel creare oggetti depositando strati di materiali uno sopra l’altro. Nel caso di El Cosmico, è stato adottato il metodo della Fused Deposition Modeling (FDM), in cui il materiale di costruzione viene emesso attraverso un ugello e monitorato da un tecnico.

Materiali Innovativi

Il materiale utilizzato, chiamato Lavacrete, è una miscela a base di cemento progettata per resistere e per essere facilmente stampabile. Jason Ballard, CEO di ICON, spiega che le miscele sono adattate in base alle condizioni meteorologiche, con umidità, temperatura e irraggiamento che influenzano il comportamento del materiale e il colore finale.

Futuro e Sfide

L’espansione di El Cosmico sarà completata entro il 2026, con tariffe per le nuove unità alberghiere che varieranno tra i 200 e i 450 dollari a notte. Questa innovazione solleva interrogativi riguardo all’impatto economico e sociale della stampa 3D nel settore edile. Secondo Milad Bazli, docente presso la Charles Darwin University, l’emergere di queste tecniche potrebbe comportare sfide significative, soprattutto in termini di occupazione nelle aree remote, dove i lavoratori locali potrebbero trovare difficoltà nel ricollocamento.

L’evoluzione della stampa 3D continua a far riflettere esperti e professionisti, aprendo un dibattito sull’equilibrio tra innovazione e opportunità lavorative nel settore.

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Amici Animali

SAI CHE…anche gli Animali Ridono?

Secondo un recente studio condotto dal primatologo Sasha Winkler e dall’esperto di comunicazione Greg Bryant della University of California, ben 65 specie animali possono emettere vocalizzi simili alla risata in situazioni di gioco o divertimento condiviso. La ricerca, pubblicata nella rivista Bioacoustics Journal, ha messo in discussione l’idea che solo le grandi scimmie e i topi siano in grado di ridere come gli esseri umani.

Un Nuovo Elenco di Animali Ridenti

Dopo aver esaminato la letteratura scientifica esistente, Winkler e Bryant hanno scoperto che il numero di specie capaci di esprimere una forma di risata è molto più ampio di quanto precedentemente pensato. Oltre a scimpanzé e topi, nel nuovo elenco figurano animali come mucche, cani, foche, manguste, volpi e persino alcune specie di uccelli, come parrocchetti e gazze australiane.

La Sfida di Ascoltare le Risate Animali

Tuttavia, c’è un problema: molte di queste risate sono difficili da udire per gli esseri umani. Ad esempio, mentre le risate degli scimpanzé sono simili a quelle umane, altre specie producono vocalizzazioni ultrasoniche che sfuggono alla nostra percezione uditiva. Questo rende complesso il riconoscimento di queste manifestazioni di gioia nel regno animale, lasciando aperta la questione di quanto siano diffuse realmente le “risate” tra le varie specie.

Implicazioni della Ricerca

Questi risultati offrono un’importante prospettiva sull’intelligenza e la socialità degli animali, suggerendo che il divertimento e il gioco possano avere un ruolo fondamentale nel loro comportamento. La ricerca di Winkler e Bryant invita a riflettere sull’importanza delle emozioni nel mondo animale e sulla nostra capacità di comprenderle.

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Curiosità

La campagna del Queensland per rompere il tabù della cacca a lavoro

Quando si parla di salute pubblica, ci si aspetta di affrontare tematiche serie, ma a volte l’ironia può rivelarsi un potente alleato per diffondere messaggi importanti. È proprio ciò che ha fatto il dipartimento sanitario del Queensland, in Australia, con una campagna innovativa e divertente per sfatare il tabù legato all’uso del bagno sul posto di lavoro.

È Normale Usare il Bagno al Lavoro

La campagna, che ha riscosso grande successo sui social media, si fonda su un messaggio semplice ma diretto: “È ok fare la cacca al lavoro”. Pur facendo sorridere, dietro a questo messaggio si cela un avvertimento serio: ignorare il bisogno di andare in bagno può portare a problemi di salute come stitichezza cronica, emorroidi e altre complicazioni. Questo non è un problema esclusivo degli australiani; riguarda chiunque, compresi noi italiani.

Il Problema Psicologico dell’Ansia

Non tutti si sentono a proprio agio nell’utilizzare bagni pubblici. Oltre a questioni igieniche, il problema può avere una componente psicologica. Alcune persone soffrono di parcopresi, una forma di ansia caratterizzata dalla paura di essere giudicati per i rumori o gli odori legati alla defecazione. Questa condizione può indurre a trattenersi, aumentando il rischio di disturbi intestinali.

Una Campagna Apprezzata

Il dipartimento sanitario del Queensland ha scelto un approccio ironico, utilizzando un video musicale per incoraggiare le persone a non vergognarsi. Il messaggio, “Tutti fanno la cacca”, è accompagnato da consigli come immaginare celebrità in situazioni simili, per alleggerire l’argomento. Questa strategia ha ricevuto migliaia di like e commenti, dimostrando che il pubblico ha accolto con favore la leggerezza con cui è stato affrontato un tema spesso imbarazzante.

Un Problema Universale

Sebbene la campagna sia nata in Australia, il suo messaggio è di portata globale. Secondo uno studio condotto su 54.000 persone in 26 paesi, circa due persone su cinque sperimentano disturbi legati alla connessione intestino-cervello. L’ansia associata all’uso di bagni pubblici è un fattore significativo in questo contesto.

Il Dilemma del Bagno sul Lavoro

Alcuni evitano del tutto l’uso dei bagni in ufficio, preferendo recarsi in un centro commerciale, considerato più accettabile. In casi estremi, si ricorre anche a farmaci per ridurre il bisogno di defecare in pubblico.

La Lezione Finale

La lezione principale che si può trarre da questa campagna è che “normalizzare” la conversazione su temi legati alle funzioni corporee potrebbe contribuire a ridurre la vergogna e l’imbarazzo, migliorando la qualità della vita e promuovendo comportamenti più salutari.

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