Connect with us

Cronaca

Verona | Intensa giornata per gli agenti delle Volanti, tre arresti e tre denunce per furto

Una giornata movimentata quella di ieri per gli agenti delle Volanti di Verona, impegnati in cinque distinti interventi che hanno portato all’arresto di tre uomini e alla denuncia di altri tre per furto.

Arrestati due ladri in un’abitazione di Borgo Milano

I primi arresti sono avvenuti poco dopo le 11 in via Gardesane, a Borgo Milano, dove gli agenti hanno bloccato due malviventi intenti a rovistare all’interno di un’abitazione. I due, un cittadino tunisino di 21 anni e un connazionale di 26 anni, avevano forzato la porta d’ingresso dell’immobile, ma l’arrivo tempestivo delle Volanti, allertate dal proprietario tramite il sistema di videosorveglianza, ha impedito che riuscissero a rubare qualcosa. Entrambi sono stati arrestati per tentato furto in abitazione in concorso e questa mattina il Giudice ha convalidato gli arresti.

Tentato furto all’Esselunga: arrestato un 62enne

Nel pomeriggio, intorno alle 17.30, un terzo arresto è avvenuto presso il supermercato Esselunga di Viale del Lavoro, dove un uomo di 62 anni, già noto alle forze dell’ordine, ha tentato di rubare generi alimentari per un valore di circa 400 euro. L’uomo, che in passato aveva già compiuto furti nello stesso supermercato, è stato bloccato dagli addetti alla vigilanza mentre tentava di superare le casse automatiche accodandosi a una cliente che aveva regolarmente pagato. Anche per lui, l’arresto è stato convalidato dal Giudice all’esito del rito direttissimo.

Tre denunce per furto nel corso della giornata

Oltre agli arresti, gli agenti delle Volanti hanno denunciato altre tre persone per furto. Un cittadino marocchino è stato fermato in Stradone San Fermo mentre era in sella a una bicicletta rubata poco prima. Nel pomeriggio, un altro giovane è stato denunciato per aver tentato di rubare superalcolici dal supermercato IN’S di via XX settembre. Infine, un ulteriore soggetto è stato bloccato presso il Centro Commerciale Adigeo mentre cercava di rubare generi alimentari dall’Interspar.

Le procedure legali in corso

Si ricorda che, per tutti gli arrestati, la responsabilità penale sarà accertata solo al termine del processo con sentenza definitiva. L’operato degli agenti delle Volanti ha nuovamente dimostrato la loro prontezza di intervento e il costante impegno nel contrasto ai reati contro il patrimonio, assicurando alla giustizia i responsabili di azioni criminali a tutela della sicurezza della comunità.

Cronaca

Guerriglia post-derby a Genova, fermate otto persone

Serata di guerriglia a Genova dopo il derby di Coppa Italia vinto dalla Sampdoria ai calci di rigore. Ancora prima della fine del match centinaia di ultras delle rispettive fazioni sono usciti dallo stadio Luigi Ferraris con l’obiettivo di scontrarsi, ma l’imponente dispositivo di sicurezza messo in campo dalle forze dell’ordine ha impedito contatti diretti. Diversi tafferugli sono scoppiati nel quartiere di Marassi. In più occasioni la polizia ha usato idranti e lacrimogeni per allontanare i tifosi armati di caschi e bastoni. Oltre ai lanci di oggetti, petardi e fumogeni sono state formate barricate coi cassonetti dati alle fiamme. Il bilancio finale è di 15 feriti lievi tra poliziotti, carabinieri e tifosi. Otto persone sono state fermate e identificate e nelle prossime ore si procederà probabilmente a una serie di arresti differiti.
Il clima tra ultras era già teso da mesi e nelle ultime settimane c’erano stati più tentativi di fronteggiarsi direttamente, motivo per cui l’attenzione è salita sul fronte dell’ordine pubblico. A esacerbare ulteriormente gli animi durante il derby il gesto di esporre in Gradinata Nord, il cuore del tifo rossoblù, gli striscioni blucerchiati rubati nella sede degli Ultras Tito Cucchiaroni durante un blitz avvenuto a maggio scorso in seguito ad altri scontri alla Foce provocati dagli avversari. Nel primo pomeriggio di ieri l’ultima sfida a distanza ravvicinata nei pressi del Ferraris, con le forze dell’ordine a impedire ancora una volta lo scontro e il quartiere finito sotto assedio, con la decisione dei commercianti di chiudere i negozi in anticipo. La sensazione è che l’escalation non sia ancora finita.
– foto xa8/Italpress –

Continua a leggere

Calabria

Reggio Calabria | Chiesta la conferma di tutte le condanne emesse in primo grado nel processo “Crypto”

Il sostituto procuratore generale di Reggio Calabria, Vincenzo Luberto, ha richiesto la conferma delle condanne emesse in primo grado nel processo noto come “Crypto”. Questo procedimento giudiziario è il risultato di una vasta operazione antimafia condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia, che ha messo in luce un presunto gruppo criminale attivo nel traffico di sostanze stupefacenti a livello europeo e italiano.

Nell’udienza che si è svolta ieri nella Corte d’Appello di Reggio Calabria, il pubblico ministero ha presentato la sua requisitoria, sottolineando l’importanza di mantenere ferme le condanne già inflitte. Tra gli imputati, diversi hanno ricevuto pene significative in primo grado, tra cui Giuseppe Cacciola, Bruno Pronestì, Vincenzo Raso, Domenico e Nicola Certo, tutti condannati a 20 anni di reclusione.

L’elenco delle condanne comprende anche nomi come Francesco Cambria, Roberto Porcaro e Francesco Suriano, ciascuno con una pena di 20 anni. Altri imputati hanno ricevuto pene variabili, con alcuni, come Pasquale Giovinazzo e Massimiliano Guerra, condannati a pene più leggere di 3 e 7 anni, rispettivamente.

Al contempo, il processo ha visto anche alcune assoluzioni. Tra queste, si segnalano quelle di Francesco Barone e Filippo Angelica, per i quali erano state richieste pene significative, ma che sono stati assolti in primo grado.

La sentenza di appello è attesa con grande attenzione, dato il peso delle accuse e la portata delle condanne già stabilite. Le indagini hanno rivelato un sistema complesso di traffico di droga e il coinvolgimento di numerosi individui, confermando la gravità del fenomeno criminale in atto nella regione.

Continua a leggere

Cronaca

Gabicce (PU) | Cade da un balcone mentre svolgeva dei lavori, morto 62enne

Un tragico incidente si è verificato ieri pomeriggio all’Hotel Continental di Gabicce, in provincia di Pesaro-Urbino, dove un architetto di 62 anni ha perso la vita dopo essere caduto da un balcone mentre era impegnato in lavori di misurazione. L’uomo, originario di Ferrara e libero professionista, si trovava nell’hotel, attualmente chiuso al pubblico, per svolgere alcune attività tecniche.

I soccorsi sono stati prontamente attivati, con l’arrivo del 118, dei carabinieri e di un tecnico dell’azienda sanitaria territoriale della provincia. I rilievi effettuati hanno confermato che il parapetto del balcone era conforme alle normative di sicurezza. Secondo le prime informazioni, l’architetto si sarebbe trovato oltre il parapetto, il che ha portato a escludere situazioni di rischio lavorativo.

Per chiarire la dinamica dell’accaduto e stabilire se si sia trattato di un incidente o di un gesto volontario, la salma è stata sottoposta a fermo giudiziario per l’espletamento dell’autopsia. Quando i soccorritori e le forze dell’ordine sono giunti sul posto, l’uomo era già deceduto. Le indagini sono ora in corso per ricostruire in dettaglio quanto accaduto e fare chiarezza su questo triste episodio.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY