Durante un controllo notturno nel quartiere fiorentino di Rifredi, un giovane di origine marocchina è stato denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti dopo aver tentato di disfarsi della droga in modo singolare. Il ventiquattrenne, già noto alle forze dell’ordine, è stato sorpreso da due agenti mentre si trovava accovacciato dietro un muretto. Al momento del controllo, un altro giovane, un diciannovenne di origine algerina, ha aggredito gli agenti con una stampella, cercando di distrarre i poliziotti. Mentre la situazione veniva gestita, il ventiquattrenne ha tentato di liberarsi di alcuni grammi di hashish lanciandoli proprio dentro l’auto della Polizia. La sostanza è stata subito recuperata e, insieme a una somma di denaro sospettata di essere legata ad attività di spaccio, ha portato alla denuncia del giovane per illecita detenzione di droga. Anche il diciannovenne algerino è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.

La Polizia di Stato di Matera ha arrestato un 57enne, originario della città, con l’accusa di stalking, lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi e munizioni. L’intervento degli agenti è avvenuto dopo che una donna, visibilmente scossa e in lacrime, si è presentata in Questura per denunciare le minacce subite dal suo compagno.

La donna ha raccontato di essere stata minacciata di morte durante una violenta lite, nel corso della quale l’uomo ha estratto una pistola. Successivamente, il 57enne si è allontanato con l’intento di raggiungere un individuo sospettato di essere il nuovo compagno della donna, promettendo di punirlo.

Grazie a un intervento tempestivo, gli agenti della Squadra Mobile sono riusciti a intercettare l’uomo a bordo della sua auto, scoprendo che portava con sé una pistola 9×21 con un caricatore carico di 14 colpi, nascosta alla cintura. Le indagini hanno rivelato un quadro di continui maltrattamenti e comportamenti persecutori da parte del soggetto, culminati nell’episodio di minaccia descritto dalla vittima.

Oltre alla pistola, sono state sequestrate anche altre munizioni trovate nell’abitazione dell’arrestato, che era in possesso di un porto d’armi per uso sportivo scaduto. A seguito di questa situazione, è stata ritirata in via cautelare una pistola Glock appartenente alla donna, che ne deteneva il permesso.

L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari e, dopo la convalida dell’arresto da parte dell’Autorità giudiziaria, è rimasto in tale misura cautelare. Questo episodio mette in evidenza l’importanza dell’intervento delle forze dell’ordine in situazioni di violenza domestica e stalking, per garantire la sicurezza delle vittime.

A Milano, un uomo di 31 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato con l’accusa di maltrattamenti nei confronti della compagna, una 24enne sua connazionale. L’intervento delle forze dell’ordine è avvenuto dopo una segnalazione di lite in un appartamento durante una festa. Durante il controllo, la donna ha sfruttato il gesto internazionale del “Signal for Help” per richiedere silenziosamente assistenza, chiedendo agli agenti di poter usare il loro telefono.

Il comportamento della giovane ha immediatamente allertato i poliziotti, che l’hanno separata dall’uomo. Visibilmente scossa e con segni evidenti di percosse, la 24enne ha rivelato di essere vittima di violenze fisiche da parte del compagno, violenze che si ripetevano da anni nonostante i tentativi di allontanarsi. L’uomo, già noto per precedenti episodi di maltrattamenti, è stato immediatamente arrestato e portato al carcere di San Vittore. Successivamente, il giudice ha convalidato l’arresto, ordinando per l’accusato i domiciliari con braccialetto elettronico. La vicenda evidenzia l’importanza del “Signal for Help” come strumento di emergenza per chi si trova in situazioni di abuso domestico.