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Attualità

Rischio sismicità: l’Italia punta ad adeguare gli edifici industriali

L’adeguamento sismico degli edifici industriali, in particolare dei capannoni prefabbricati costruiti prima del 2008, è una questione di primaria importanza. Non solo per la conformità alle normative vigenti, ma soprattutto per garantire la sicurezza dei lavoratori e la continuità delle attività produttive. Questi interventi diventano ancora più cruciali in aree ad alto rischio sismico, dove un evento sismico potrebbe avere conseguenze devastanti sia per le persone che per le strutture.

Secondo un recente report diffuso dall’Associazione Volontari della Protezione Civile Imbersago, l’Italia è uno dei paesi del mediterraneo a maggior rischio sismico. Basti pensare che solo negli ultimi 40 anni i terremoti hanno causato danni per circa 135 miliardi di euro.

Proprio per questo l‘obiettivo principale è quello di migliorare la resistenza sismica degli edifici, permettendo loro di resistere meglio alle sollecitazioni causate dai terremoti e di ridurre al minimo i danni. In questo contesto, è fondamentale affidarsi a professionisti specializzati e utilizzare materiali di alta qualità per garantire risultati ottimali.

Importanza della qualità dei materiali e progetti su misura

L’utilizzo di materiali di alta qualità e la realizzazione di progetti su misura sono aspetti imprescindibili per il successo degli interventi di adeguamento sismico. I capannoni prefabbricati, spesso utilizzati per le loro caratteristiche di economicità e rapidità di costruzione, necessitano di particolari accorgimenti per migliorare la loro resistenza sismica.

Ogni struttura è unica e richiede un’attenta valutazione delle sue caratteristiche specifiche, come la tipologia costruttiva, i materiali utilizzati, e le condizioni del sito. Per questo motivo, è essenziale che gli interventi vengano progettati e realizzati da ditte specializzate, capaci di eseguire analisi dettagliate e di proporre soluzioni tecniche adeguate. Solo attraverso un approccio personalizzato è possibile ottenere miglioramenti significativi in termini di sicurezza e conformità alle normative.

Connessioni e sistemi di rinforzo

Tra gli interventi più importanti per l’adeguamento sismico dei capannoni industriali prefabbricati, vi sono le connessioni delle travi primarie e degli elementi secondari. Le connessioni sono punti critici che, se non adeguatamente rinforzati, possono cedere sotto l’azione sismica, compromettendo la stabilità dell’intera struttura. Migliorare le connessioni significa rendere più solida l’unione tra le diverse parti della struttura, aumentando la capacità di dissipazione dell’energia sismica.

Un altro intervento fondamentale riguarda le connessioni dei pannelli prefabbricati, che costituiscono le pareti esterne del capannone. Questi pannelli, se non correttamente ancorati, possono staccarsi durante un terremoto, causando gravi danni e mettendo a rischio anche i lavoratori. L’installazione di sistemi anti martellamento è un’ulteriore misura di sicurezza che impedisce agli elementi strutturali di urtare violentemente tra loro durante le scosse sismiche, riducendo così il rischio di danni.

Tecnologie avanzate per l’adeguamento sismico

Tra le tecnologie più avanzate per l’adeguamento sismico spicca il dispositivo C.M.M. ISTER BEND, un sistema progettato da SERIANA S.P.A. – SEISMIC REINFORCEMENTS, azienda certificata per la riqualificazione sismica di edifici industriali, per fornire una fonte supplementare di dissipazione di energia.

Questo dispositivo, grazie alla sua capacità di assorbire e dissipare l’energia generata da un terremoto, contribuisce a ridurre le sollecitazioni sulle strutture portanti, aumentando la sicurezza complessiva dell’edificio. L’implementazione di questi dispositivi viene effettuata valutando sempre preventivamente la capacità di integrazione con gli impianti esistenti. Naturalmente, si procede sempre in modo da non interrompere le attività produttive.

In sintesi, l’adeguamento sismico dei capannoni industriali prefabbricati è un processo complesso ma necessario per garantire la sicurezza dei lavoratori e la continuità delle operazioni aziendali. Utilizzare materiali di alta qualità, affidarsi a ditte specializzate e implementare tecnologie avanzate come il dispositivo C.M.M. ISTER BEND sono passi fondamentali per raggiungere gli standard di sicurezza richiesti dalla legge. Investire nella sicurezza sismica non è solo un obbligo normativo, ma un impegno etico verso la protezione delle persone e la sostenibilità delle attività industriali.

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Cosenza | Vinto 1 Milione di euro con il MillionDay

Ieri, 17 settembre 2024, un fortunato giocatore di Cosenza ha vinto 1 milione di euro al MillionDay, diventando il 305° milionario dal lancio del concorso a febbraio 2018. I numeri estratti nel concorso delle 20:30 sono stati 7, 10, 51, 53 e 55. L’agenzia Agimeg ha sottolineato che il concorso ha distribuito fino ad oggi ben 305 vincite di prima categoria, confermandosi uno dei giochi più popolari in Italia per la possibilità di vincere il milione di euro indovinando la combinazione vincente.

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Attualità

Chirurgia, i rischi e le complicanze della colecistectomia laparoscopica

Quali sono i rischi e come prevenirli negli interventi di colecistectomia laparoscopica? L’intervento chirurgico mininvasivo per l’asportazione della cistifellea è sempre più diffuso, ma non esclude possibili complicanze.
Quelle complicanze sono state studiate dal professor Gianfranco Gualdi, luminare della medicina e direttore scientifico del servizio di “Diagnostica per immagini” dell’Istituto di Medicina e Scienze dello Sport CONI, che ha raccolto le sue conclusioni in una approfondita relazione. La relazione del professor Gualdi sarà presentata tra il 13 e il 16 ottobre nel corso del 126° Congresso Nazionale della SIC-Società Italiana di Chirurgia, dedicata alla “colecistectomia laparoscopica: skills, prevenzione e trattamento multidisciplinare”.

Nel suo intervento il professor Gualdi approfondirà le possibili complicanze della colecistectomia laparoscopica con immagini dimostrative delle raccolte fluide, degli ascessi e dei sanguinamenti che possono verificarsi durante o a distanza dell’intervento. Oltre a questo saranno analizzate anche le possibili resezioni delle vie biliari e le lesioni vascolari che possono complicare gli interventi.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Attualità

SAI CHE…Gli animali che uccidono più persone ogni anno sono le zanzare?

È una di quelle statistiche che fanno sempre colpo: gli animali che uccidono più persone ogni anno non sono squali, orsi o lupi, ma le zanzare. Non perché le loro punture siano pericolose di per sé (al massimo un po’ fastidiose), ma a causa delle gravi malattie che possono trasmettere.

Con il riscaldamento globale e i conseguenti cambiamenti climatici, le zanzare trovano sempre più spazio per espandersi. Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Climate Change and Health ha cercato di prevedere l’espansione degli habitat di nove diverse specie di zanzare portatrici di malattie. Il risultato? Nei prossimi anni, molti Paesi finora “tranquilli” potrebbero trovarsi invasi da questi insetti e dalle patologie che trasmettono.

Il modello sviluppato dal team del Los Alamos National Laboratory, in New Mexico, prefigura una situazione potenzialmente esplosiva nei prossimi decenni: l’aumento delle temperature porterà le nove specie studiate a espandere il loro areale o, nella migliore delle ipotesi, a spostarlo altrove.

Le zanzare prosperano al caldo e stanno già migrando verso aree che fino a ora erano troppo fredde per loro. Questa espansione le sta portando verso i Poli, mentre le zone equatoriali potrebbero diventare troppo calde per loro (sembra una buona notizia, ma una zona troppo calda per una zanzara lo è anche per gli umani che ci vivono).

Lo studio sulle nove specie, appartenenti ai generi più diffusi e pericolosi per la salute umana, Culex e Aedes, indica che sei di queste specie allargheranno il loro habitat, colonizzando nuove aree senza abbandonare quelle attuali. Due specie dovrebbero invece traslocare, spostandosi verso nord o sud, mentre in un solo caso l’habitat rimarrà sostanzialmente invariato.

Le malattie gravi trasmesse dalle zanzare, come la dengue, la chikungunya, la febbre West Nile e la Zika, rendono cruciale sapere dove vivranno questi insetti nei prossimi decenni per poter attuare efficaci misure di prevenzione.

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