Cronaca

Milano | La Polizia di Stato interviene in aiuto di 5 bambini nel campo ROM

Mercoledì 21 agosto, la Polizia di Stato, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, ha eseguito cinque provvedimenti ai sensi dell’articolo 403 del codice civile per proteggere cinque bambini, di età compresa tra 1 e 6 anni, trovati in condizioni di grave disagio.

L’intervento è avvenuto a seguito di un controllo effettuato dagli agenti del Commissariato Quarto Oggiaro presso un campo nomadi. Durante l’ispezione, i poliziotti hanno scoperto un bambino e quattro bambine che vivevano in una baracca in condizioni igienico-sanitarie estremamente precarie, senza corrente elettrica e servizi igienici funzionanti.

I minori, privi di documenti, risultavano essere sotto la custodia di una donna romena di 45 anni. La donna, dopo un tentativo iniziale di evitare le domande degli agenti, ha spiegato di provvedere a se stessa e ai bambini grazie all’elemosina. Ha dichiarato inoltre che i bambini le erano stati affidati da genitori che non potevano prendersene cura perché detenuti o all’estero.

Dopo aver cercato di ricostruire la storia e le origini dei cinque bambini, la Polizia, con il coordinamento della Procura dei Minori, ha deciso di collocare i bambini in una struttura protetta. Con l’aiuto del Pronto Intervento Minori del Comune di Milano, sono state trovate delle comunità idonee a ospitare i bambini nel giro di meno di 24 ore.

La mattina del 21 agosto, gli agenti sono tornati al campo nomadi, ma non hanno trovato né la donna né i bambini nella baracca. Dopo una rapida ricerca, li hanno individuati in un parco alla periferia di Milano. I bambini erano ancora estremamente sporchi e stavano bivaccando per terra sotto una pianta per ripararsi dal sole. Considerato il rischio che i bambini potessero diventare irrintracciabili e la necessità di tutelare la loro incolumità psicofisica, gli agenti, con il supporto del Pronto Intervento Minori e della Polizia Locale, hanno accompagnato i bambini al pronto soccorso dell’Ospedale Sacco per una visita medica. Successivamente, i minori sono stati trasferiti in comunità idonee per la loro accoglienza.

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