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Attualità

Temperature | Nel weekend punte di 35°C al Nord e 38° C al Sud

Il fine settimana che si avvicina si preannuncia caratterizzato da un’ondata di calore su tutto il territorio italiano, con temperature che raggiungeranno punte elevate e un mix di sole e temporali.

Secondo le previsioni di Antonio Sanò, fondatore di www.iLMeteo.it, l’anticiclone africano continuerà a influenzare il clima in Italia, portando temperature di 35°C al Nord e punte di 38°C al Sud. Questo caldo intenso sarà accompagnato da condizioni afose e da sporadici temporali di calore, soprattutto nelle aree montuose.

Venerdì 23 Agosto: Il cielo sarà prevalentemente sereno su gran parte del Paese. Tuttavia, si prevedono rovesci di calore su Alpi, Appennini e in alcune zone della Sicilia. Il caldo sarà intenso sia al Nord che al Sud, con il termometro che segnerà temperature elevate.

Sabato 24 Agosto: Il tempo sarà generalmente stabile, con ampie schiarite e caldo predominante. Tuttavia, non mancheranno rovesci di calore sulle montagne, in Sicilia e lungo le pedemontane adriatiche del centro Italia. Le temperature continueranno a essere molto alte, con punte di 37°C a Siracusa e valori simili in altre località meridionali.

Domenica 25 Agosto: Una perturbazione atlantica si avvicinerà alle Alpi, aumentando l’instabilità al Nord e portando possibili forti temporali sulle cime di confine e in particolare sulle Dolomiti nel pomeriggio. Al centro e al Sud, il tempo rimarrà soleggiato e caldo, anche se l’umidità e l’afa saranno significative.

Nel complesso, il weekend sarà caratterizzato da un caldo persistente e da occasionali temporali, soprattutto nelle zone montuose. La tendenza generale indica un parziale cedimento dell’alta pressione con la possibilità di temporali sparsi, in particolare sui rilievi. La combinazione di temperature elevate e instabilità atmosferica richiederà attenzione, soprattutto per chi trascorrerà del tempo all’aperto.

Attualità

Robot Killer, L’Onu Richiede un Trattato Internazionale per vietarne l’uso

Le Nazioni Unite hanno lanciato un appello urgente per l’istituzione di un trattato internazionale volto a vietare i cosiddetti “robot killer”, ossia i sistemi d’arma autonomi letali che operano senza intervento umano diretto. Questo appello, sostenuto dal segretario generale António Guterres, sottolinea i rischi significativi associati all’uso di tali tecnologie.

La Minaccia dei Robot Killer
I robot killer sono sistemi d’arma avanzati che utilizzano sensori per selezionare e attaccare obiettivi senza la supervisione umana. La capacità di queste macchine di prendere decisioni autonome basate esclusivamente su dati sensoriali solleva preoccupazioni etiche e legali, poiché tali decisioni possono avere conseguenze imprevedibili e potenzialmente catastrofiche.

Il Rapporto dell’ONU
Nel rapporto pubblicato il 6 agosto 2024, l’ONU evidenzia i pericoli legati a questi sistemi d’arma. La mancanza di controllo umano e la potenziale difficoltà nel garantire il rispetto del diritto umanitario internazionale sono tra le principali preoccupazioni sollevate. Il segretario generale Guterres ha esortato gli Stati membri a negoziare e concludere un trattato entro il 2026 che vieti l’uso di armi autonome letali prive di supervisione umana.

Le Proposte del Trattato
Il trattato proposto mirerebbe a:

Regolamentare i Sistemi d’Arma Autonomi: Stabilire norme chiare per tutti i tipi di armi autonome per garantire che non possano operare senza un controllo umano efficace.
Garantire la Conformità al Diritto Umanitario Internazionale: Assicurare che ogni uso di sistemi d’arma sia in linea con le leggi internazionali che proteggono i diritti umani e minimizzano il rischio di danni collaterali.
Prevenire Sviluppi Futuri Non Regolati: Bloccare la proliferazione di tecnologie d’arma autonome che potrebbero essere sviluppate e utilizzate senza adeguate salvaguardie etiche e legali.
Prospettive Future
L’invito dell’ONU rappresenta un passo cruciale per affrontare i rischi associati ai sistemi d’arma autonomi. Con la crescente avanzata della tecnologia, è essenziale stabilire regole internazionali che assicurino un uso responsabile e controllato delle armi autonome, per evitare conflitti incontrollabili e preservare la sicurezza globale.

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Urso “7,2 miliardi per la Space Economy, vogliamo essere leader”

“L’aerospazio è uno dei settori del futuro per il made in Italy. Da qui al 2026 abbiamo messo in campo 7,2 miliardi, tra progetti dell’agenzia spaziale europea e dell’agenzia spaziale italiana, fondi nazionali e fondi del Pnrr. Una massa di risorse significative per far diventare il nostro Paese leader nella space economy”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine dell’apertura dei lavori degli Stati Generali della Space Economy a Palazzo Lombardia.
“Tra poche ore inizia l’iter in Parlamento della legge quadro sulla Space economy, la prima legge nazionale sullo spazio che anticipa quanto vuole fare l’Europa e che regolamenta le attività dei privati e non soltanto degli Stati sullo spazio – ha aggiunto -. Una legge di cui l’Italia aveva bisogno e che oggi è assolutamente necessaria perchè nello spazio vanno sempre più i privati: occorreva regolamentare”.
La Space Economy “è uno degli asset fondamentali del Piano Mattei. Io stesso come autorità delegata allo spazio sono stato più volte in Paesi africani per raggiungere intese bilaterali attraverso la nostra agenzia spaziale italiana con quei paesi che incominciano ad affacciarsi sullo spazio – ha sottolineato Urso -. Lunedì sarò in Kenya per dare una nuova mission alla nostra base spaziale di Malindi, che poco più di 60 anni fa segnò l’accesso sullo spazio dell’Italia”.
“Questa leadership la possiamo riaffermare in maniera significativa grazie anche alla attività che sotto l’indirizzo di Giorgia Meloni abbiamo realizzato sullo spazio: leader a 360 gradi nella nuova economia che si sta sviluppando”, ha concluso.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Violenze in ospedale, Schillaci “Sì ad arresto in flagranza differita”

“Abbiamo partecipato a un’importante riunione con il sottosegretario Gemmato e con tutti gli ordini professionali sanitari. Noi siamo interventi da subito su questo problema annoso della sanità italiana. Lo scorso anno nel decreto Bollette abbiamo aumentato le pene per chi commette violenze e abbiamo anche istituito la procedibilità d’ufficio, ma non è più sufficiente. Ci siamo confrontati con il ministro Nordio e in questo momento riteniamo che lo strumento più utile per cercare di combattere questo fenomeno inaccettabile è di introdurre sempre l’arresto in flagranza di reato anche differita”. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, a margine dell’incontro con le rappresentanze degli operatori sanitari sul tema delle violenze contro medici e infermieri.
“Ho incontrato anche il ministro Piantedosi, i posti di polizia negli ospedali sono aumentati in modo significativo e quindi il Governo è sul pezzo”, ha aggiunto.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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