Connect with us

Attualità

Numeri record e sostenibilità, Euro2024 già nella storia

Dopo un Euro2020 caratterizzato dalla pandemia, la rassegna continentale tedesca da poco andata in archivio con il trionfo della Spagna ha fatto registrare stadi pieni di tifosi e numeri da record. Oltre ai 2,7 milioni di persone che hanno assistito alle partite in Germania, ci sono stati altri 6,2 milioni di visitatori nelle 18 fan zone in tutto il paese, dove gli appassionati non solo hanno vissuto l’atmosfera dell’Europeo, ma hanno anche preso parte a un addestramento di rianimazione cardiopolmonare (RCP) potenzialmente salvavita. Oltre 190 nazionalità erano rappresentate tra i tifosi a Euro2024, e questo senza considerare l’incredibile pubblico televisivo globale in diretta di 5,2 miliardi di spettatori. L’eccellenza in campo ha avuto un sapore decisamente spagnolo, visto che il ‘giocatore del torneò è stato Rodri e il miglior giovane Lamine Yamal, due delle pedine fondamentali per il trionfo delle Furie Rosse. Yamal, poi, è stato il più giovane marcatore di sempre agli Europei, ma anche la vecchia guardia ha dimostrato il suo valore: il talismano croato Luka Modric è diventato il realizzatore più anziano nella storia degli Europei all’età di 38 anni e 289 giorni. L’indomito difensore portoghese Pepe è invece diventato il giocatore più anziano ad apparire in una rassegna continentale; aveva 41 anni e 130 giorni quando il Portogallo ha perso contro la Francia nei quarti di finale. Fin dall’inizio, la Uefa era determinata a rendere la sostenibilità fondamentale per l’organizzazione di Euro2024. I programmi di trasporto pubblico scontati e gratuiti hanno aiutato l’81% degli spettatori a utilizzare trasporti ecologici per raggiungere gli stadi, ognuno dei quali era impegnato nei principi dell’economia circolare: riutilizzo, riduzione, riciclaggio e recupero dei rifiuti. Complessivamente, la Uefa ha investito 32 milioni di euro nell’implementazione della strategia ambientale, sociale e di governance (ESG) del torneo, incluso il reclutamento di un team di 500 volontari e responsabili della sostenibilità in ciascuna delle dieci sedi ospitanti. Un rapporto ESG completo verrà pubblicato a ottobre per valutare le prestazioni di sostenibilità di Euro2024. Organizzare una competizione di queste dimensioni ha richiesto un enorme sforzo logistico e l’Uefa ha contribuito a rendere le cose il più agevoli possibile per le squadre in gara, servendo i 24 campi base con 168 veicoli, 2.400 pettorine e 180.000 bevande. Nelle sedi, i consulenti di campo della Uefa hanno lavorato a stretto contatto con il personale di terra per garantire la sicurezza dei giocatori e la uniformità delle superfici di gioco, mentre ogni stadio di Euro2024 aveva a disposizione un team medico Uefa. Questi sforzi non avrebbero potuto essere realizzati senza il contributo dei 16.000 volontari e della forza lavoro di 800 persone, un gruppo responsabile degli aspetti logistici dell’organizzazione del torneo. Il successo di Euro2024, però, sarà misurato anche dal suo impatto percepito in Germania e altrove. Nei prossimi quattro anni, un record di 935 milioni di euro di entrate derivanti dal torneo sarà ridistribuito tra le 55 associazioni affiliate alla Uefa attraverso il programma HatTrick. Inoltre, 331 milioni di euro sono stati assegnati alle associazioni in premi in denaro e altri 240 milioni sono stati dati ai club nazionali che hanno rilasciato giocatori per il torneo. In Germania, gli sviluppi infrastrutturali degli stadi continueranno a produrre benefici, mentre 190 club amatoriali e 21 associazioni regionali hanno ricevuto 7 milioni di euro di sostegno finanziario per progetti di sostenibilità attraverso il fondo per il clima di Euro2024.
– Foto Ipa Agency –

Attualità

Ucraina, dal Parlamento Ue sì all’uso di armi in territorio russo

Il Parlamento Europeo chiede ai Paesi dell’UE di eliminare le restrizioni che impediscono all’Ucraina di utilizzare i sistemi di armamento occidentali contro obiettivi militari legittimi in Russia.
Nella risoluzione, non vincolante, adottata giovedì con 425 voti a favore, 131 contrari e 63 astensioni, si afferma che senza l’abolizione delle attuali restrizioni all’uso dei sistemi d’arma occidentali, l’Ucraina non può esercitare pienamente il suo diritto all’autodifesa e rimane esposta ad attacchi contro la popolazione e le infrastrutture.

Il Parlamento sottolinea che “le forniture insufficienti di munizioni e le restrizioni sul loro uso rischiano di annullare l’impatto degli sforzi compiuti finora e deplora la diminuzione del volume degli aiuti militari bilaterali all’Ucraina da parte dei Paesi dell’UE”. I deputati ribadiscono l’invito agli Stati membri a rispettare l’impegno assunto nel marzo 2023 di consegnare un milione di munizioni all’Ucraina e ad accelerare la consegna di armi, sistemi di difesa aerea e munizioni, compresi i missili TAURUS.
Ribadiscono inoltre la loro posizione secondo cui “tutti i Paesi UE e gli alleati della NATO dovrebbero impegnarsi collettivamente e individualmente a fornire all’Ucraina un sostegno militare annuale non inferiore allo 0,25% del loro PIL”.

Nella risoluzione si chiede agli Stati membri di mantenere ed estendere la politica di sanzioni UE contro la Russia, la Bielorussia e i Paesi e le entità non appartenenti all’UE che forniscono alla Russia tecnologie militari e a doppio uso. I deputati condannano il recente trasferimento di missili balistici dall’Iran alla Russia e chiedono un rafforzamento delle sanzioni contro Teheran e la Corea del Nord per il loro coinvolgimento nel sostegno alla guerra della Russia contro l’Ucraina. Inoltre, auspicano l’aggiunta di un maggior numero di individui ed entità cinesi all’elenco delle sanzioni dell’UE, nonchè misure più severe per affrontare sistematicamente la questione dell’elusione delle sanzioni da parte di società con sede nell’UE, di terzi e di Paesi non UE.

Pur invitando l’UE e i suoi Stati membri a lavorare attivamente per ottenere il più ampio sostegno internazionale possibile per l’Ucraina e individuare una soluzione pacifica alla guerra, i deputati affermano che qualsiasi risoluzione del conflitto deve basarsi sul pieno rispetto dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Ritengono inoltre che la responsabilità per i crimini di guerra russi e i risarcimenti e altri pagamenti da parte di Mosca siano aspetti essenziali di qualsiasi soluzione. A tal fine, i deputati chiedono all’UE e ai partner che condividono la stessa posizione di stabilire un regime giuridico per la confisca dei beni statali russi congelati dall’UE come parte degli sforzi per compensare l’Ucraina per gli ingenti danni subiti.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

Continua a leggere

Attualità

Straripano fiumi in Emilia Romagna e Marche, 800 interventi vigili del fuoco

Preoccupa la situazione legata al maltempo in Emilia Romagna e nelle Marche. Oltre 800 gli interventi di soccorso effettuati dai ieri dai vigili del fuoco nelle due regioni per l’esondazione di fiumi e allagamenti. Tra i comuni messi in ginocchio, quello di Lugo (Ravenna) dove si è verificata l’esondazione del Senio che ha caricato il Canale Emiliano Romagnolo che potrebbe trasportare acqua anche nelle aree di Villa San Martino e Saponara. Lo ha comunicato sul suo profilo Fcebook il comune di Lugo invitando in via precauzionale la popolazione in quelle zone “a salire ai piani alti con acqua, cibo, medicinali, beni di prima necessità, cellulare e caricabatterie”. “La situazione è paragonabile a quella dell’alluvione in Emilia Romagna del 2023 – ha detto la sindaca di Lugo Elena Zannoni in Non Stop News su RTL 102.5 -. Ieri sera in un’ora sono scesi 100 millimetri di acqua e nelle prossime ore continuerà a piovere”, ha concluso il sindaco.

Intanto, prosegue l’attività del corpo nazionale dei vigili del fuoco al lavoro da ieri in Emilia Romagna, dove prosegue l’allerta rossa, per far fronte ai danni causati dall’intensa ondata di maltempo che sta colpendo la regione. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati oltre 500 interventi di soccorso. Situazione più critica nel territorio della provincia di Ravenna, dove sono in azione anche due elicotteri Drago per l’evacuazione di persone bloccate in casa dall’innalzamento del livello dell’acqua causato dall’esondazione del torrente Senio a Cotignola e del Lamone a Bagnacavallo in località Traversara. A Casola Valsenio interventi in atto per diverse frane che hanno ostruito strade di collegamento. Nella provincia di Forlì Cesena i soccorritori acquatici del Corpo nazionale hanno operato in via Zignola, a Forlì, per evacuare 14 persone, di cui 7 disabili in una residenza sanitaria, ed un centinaio di animali minacciati dall’acqua. Sempre a Forlì, nel quartiere di San Benedetto, in via Pelacano e in via Isonzo le squadre stanno operando per assistenza a persone in difficoltà per allagamenti e per il soccorso ad automobilisti in panne.

Preoccupa anche la situazione nelle Marche dove i vigili del fuoco hanno portato a termine da ieri 300 soccorsi per il contrasto ai danni generati dal maltempo. Le squadre hanno operato stanotte ad Ascoli Piceno, nella località di Ponterotto tra San Benedetto del Tronto e Acquaviva Picena, per il soccorso ad automobilisti in difficoltà per acqua e fango lungo la carreggiata della SP36. Svolti soccorsi per allagamenti anche nelle zone di Cupra Marittima e Grottammare. Ad Ancona nella tarda serata di ieri sono state evacuate 6 famiglie a Osimo per una frana che minacciava l’abitato in via Montecesa. Per l’esondazione del torrente Arzilla, in provincia di Pesaro Urbino è interrotta la viabilità sulla SP 144. Potenziato in il dispositivo di soccorso del Corpo nazionale con l’invio di personale esperto nel soccorso acquatico e fluviale dalla Lombardia, Toscana e Campania.

– Foto ufficio stampa vigili del fuoco –

Continua a leggere

Attualità

Minacce ai pm del processo Open Arms, scatta l’allarme sicurezza

Allarme sicurezza per i tre pm del processo Open Arms. Alla procuratrice aggiunta Marzia Sabella ed ai sostituti Geri Ferrara e Giorgia Righi sono giunti migliaia di messaggi di insulti e minacce via social e lettere intimidatorie.
La procuratrice generale di Palermo, Lia Sava, ha lanciato l’allarme al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.

I tre pm, nei giorni scorsi, hanno chiesto la condanna a 6 anni per Matteo Salvini che è imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. La loro requisitoria al processo ha suscitato polemiche politiche.
Intanto, domani, nell’aula bunker del carcere di Pagliarelli, riprende il processo e sarà la volta delle parti civili. L’arringa dell’avvocato difensore di Salvini, Giulia Buongiorno, è fissata per il 18 ottobre.
– foto Agenzia Fotogramma –

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY