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Abruzzo

Abruzzo | Agricoltori costretti ad abbandonare la loro attività in vaste aree, caccia ai cervi

Il presidente regionale di Confagricoltura, Fabrizio Lobene, ha espresso un fermo sostegno alla recente delibera della Giunta regionale dell’Aquila, che prevede il prelievo selettivo di circa 500 cervi nell’area. Lobene critica aspramente le opposizioni sollevate da gruppi ambientalisti e da alcuni esponenti politici, etichettandole come frutto di una visione distorta e non basata sui dati concreti.

Secondo Lobene, il piano di prelievo è una misura necessaria e giustificata da anni di studi e consultazioni, e risponde a problematiche ben documentate relative alla proliferazione incontrollata dei cervi. Questi animali, sebbene protetti, stanno causando danni significativi agli agricoltori e agli ambienti rurali, costringendo alcuni a chiudere le loro attività e impattando negativamente sui bilanci regionali.

Lobene sottolinea che il prelievo selettivo, praticato anche in altre regioni italiane, è stato sostenuto da evidenze scientifiche e pareri esperti, come dimostrato da un convegno tenutosi nel 2022 con esperti del settore. Durante l’evento, Luca Pedrotti del Parco Nazionale dello Stelvio aveva spiegato come la gestione della fauna selvatica e il prelievo venatorio siano necessari per mantenere un equilibrio tra la fauna e le attività umane.

Lobene accusa i critici della misura di cercare visibilità politica piuttosto che contribuire a una gestione razionale della fauna selvatica. Secondo lui, le direttive dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) sono state seguite scrupolosamente e forniscono una base solida per l’intervento deciso dalla Giunta regionale.

In conclusione, Lobene afferma che la decisione della Giunta regionale rappresenta un passo corretto verso la risoluzione dei problemi causati dalla sovrappopolazione di cervi e merita il supporto di tutte le parti coinvolte, piuttosto che critiche basate su pregiudizi e disinformazione.

Abruzzo

Ancona | Dà in escandescenza in Ospedale: intervengono i poliziotti del Posto Fisso

Nel pomeriggio di ieri, i poliziotti del Posto Fisso dell’Ospedale Torrette di Ancona, con il supporto degli agenti della Volante, sono intervenuti per calmare un uomo in forte stato di agitazione. I poliziotti hanno notato due uomini nei pressi del Pronto Soccorso, coinvolti in un’accesa lite, con uno di loro che gridava frasi in arabo mentre l’altro tentava di calmarlo. Dopo averli identificati come due fratelli tunisini di circa 40 e 45 anni, si è scoperto che uno dei due, recatosi all’ospedale per degli accertamenti medici, aveva improvvisamente scatenato la sua ira, prendendosela con il fratello e danneggiando con calci e pugni alcune auto parcheggiate.

I medici sono intervenuti per fornire le cure necessarie all’uomo, mentre gli agenti hanno garantito la sicurezza del personale sanitario, evitando che la situazione degenerasse. Il pronto intervento della polizia, insieme al presidio fisso presente nell’ospedale, ha assicurato la sicurezza dell’area e la tranquillità per medici e infermieri.

Il sistema di sicurezza integrato dell’Ospedale Torrette, che include la collaborazione tra Polizia di Stato e guardie giurate, ha dimostrato la sua efficacia, consentendo di prevenire situazioni di rischio e garantendo il regolare svolgimento delle attività sanitarie. Secondo il Questore di Ancona, l’attenzione della Polizia di Stato è costante in tutti i luoghi di rilevanza per la comunità marchigiana, al fine di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico.

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Abruzzo

L’Aquila | Arrestato 22enne per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale

repertorio

Un giovane di 22 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Balsorano con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Da tempo il ragazzo, afflitto da problemi di tossicodipendenza, minacciava e maltrattava la madre, una donna di 57 anni, per costringerla a soddisfare le sue richieste. La situazione è degenerata la scorsa notte quando, durante un episodio di violenza, il giovane ha dato fuoco ai propri vestiti all’interno dell’abitazione.

Impaurita, la donna ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente. Al loro arrivo, il comportamento del 22enne è rimasto ostile: ha continuato a minacciare anche i militari e ha opposto resistenza. A causa della gravità della situazione, il giovane è stato arrestato.

Dopo aver completato le formalità dell’arresto, il 22enne è stato trasferito presso il carcere di San Nicola di Avezzano, su disposizione del pubblico ministero di turno.

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Abruzzo

Teramo | 20enne evade dai domiciliari e viene arrestato dopo fuga di mezza giornata

Nella notte, la Squadra Mobile della Questura di Teramo ha arrestato un giovane italiano di 20 anni per il reato di evasione. Il ragazzo, che si trovava ai domiciliari nella sua abitazione di Bellante con l’applicazione del braccialetto elettronico, ha tagliato il dispositivo nel pomeriggio di ieri e si è dato alla fuga. Era sottoposto agli arresti domiciliari per una rapina in concorso commessa il 10 agosto scorso, per la quale era stato fermato dalla stessa Squadra Mobile.

Secondo le accuse, il 20enne e un complice avrebbero fatto irruzione nell’abitazione di una vittima conosciuta da uno di loro, aggredendola violentemente con calci, pugni e colpi alla testa con un bastone. La vittima era stata anche ferita con un coltello alla schiena, prima che i due malviventi rubassero pochi euro, un telefono cellulare e le chiavi di casa.

Dopo una rapida indagine, il giovane è stato rintracciato a Martinsicuro presso l’abitazione della fidanzata. Completate le procedure di arresto, è stato trasferito alla Casa Circondariale di Teramo, dove è ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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