Connect with us

Cronaca

Milano | Louis Vuitton Apre il Suo Primo Ristorante in Italia: Un’Icona di Lusso

La maison Louis Vuitton, rinomata per il suo prestigio nel mondo del lusso, sta per aprire il suo primo ristorante in Italia, ospitato all’interno di un edificio storico di quasi 200 anni. Il ristorante sarà situato nel Palazzetto Taverna Radice Fossati, un elegante palazzo ottocentesco situato al civico 2 di Via Montenapoleone. Questo edificio, completato nel 1835 durante il periodo austriaco, si distingue per i suoi due corpi laterali in stile neoclassico e un elemento centrale che li collega, conferendo al palazzo un aspetto quasi villaresco, nonostante si trovi nel cuore pulsante della città.

Attualmente, il palazzo è in fase di restauro e sarà il nuovo quartier generale di alcuni dei marchi più prestigiosi del gruppo francese LVMH, il gigante del lusso a livello globale. Tra i brand che vi troveranno spazio ci saranno Bulgari, Tiffany e, ovviamente, Louis Vuitton. Questo storico edificio ha avuto illustri ospiti nel passato, tra cui il poeta Carlo Porta e la sede del Touring Club Italiano.

Il presidente e amministratore delegato di Louis Vuitton, Pietro Beccari, ha recentemente annunciato in un’intervista al Sole 24 Ore che il nuovo spazio ospiterà il primo ristorante della maison in Italia. Questo ristorante ambisce a diventare uno dei più belli e distintivi della catena a livello mondiale.

Si vocifera che lo chef coinvolto sia Chicco Cerea della celebre famiglia di Brusaporto, ma la dinastia Cerea ha smentito ufficialmente tali rumors. La creazione di un ristorante di lusso da parte di Vuitton è in linea con la strategia del gruppo di espandere il suo marchio in vari settori del lifestyle. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di diversificazione, come dimostrato dall’acquisizione della storica pasticceria milanese Cova e da altri progetti di ristorazione di alto profilo, come quelli gestiti da chef di fama internazionale come Gaggan Anand in Thailandia.

Louis Vuitton non è nuova a esplorare il settore della ristorazione e dell’ospitalità, come dimostrato dal recente LV Dream di Parigi, che combina esposizioni d’arte contemporanea con l’esperienza gastronomica di Maxime Frédéric, uno dei pastry chef più rinomati al mondo. Il gruppo LVMH, che si estende ben oltre il marchio Louis Vuitton, include anche una vasta gamma di brand di champagne, cognac e distillati.

Con l’apertura di questo ristorante a Milano, Louis Vuitton conferma il suo impegno a creare esperienze di lusso che siano al contempo radicate nelle tradizioni locali e proiettate verso una dimensione globale. Pietro Beccari ha assicurato che la maison continuerà a espandere le sue attività, con l’apertura di un nuovo bar a Taormina entro la fine dell’anno.

Cronaca

Padova | Scoperta frode sul Reddito di Cittadinanza

GdF Padova

Un’importante operazione della Guardia di Finanza di Padova ha portato alla luce un caso di indebita percezione del reddito di cittadinanza, con un ammontare di oltre 130.000 euro. I militari, in collaborazione con l’INPS, hanno avviato indagini su diversi residenti dell’Alta padovana che, tra il 2021 e il 2023, hanno usufruito di questo sostegno economico.

Le indagini hanno rivelato irregolarità significative, tra cui la mancata comunicazione di informazioni cruciali necessarie per la corretta erogazione del beneficio. In alcuni casi, è emerso il possesso di beni di valore, come autoveicoli di grossa cilindrata, che avrebbero dovuto essere dichiarati.

Di conseguenza, 17 individui sono stati segnalati alla Procura di Padova per possibili violazioni. L’operazione sottolinea l’impegno della Guardia di Finanza nel monitorare l’uso delle risorse pubbliche e combattere le frodi ai danni dei cittadini bisognosi. Si precisa che gli indagati sono presunti innocenti fino a eventuale condanna definitiva.

Continua a leggere

Calabria

Calabria | ‘Ndrangheta: Operazione nel crotonese, 31 misure

I Carabinieri del Comando provinciale di Crotone, supportati da unità provenienti da altre province calabresi, hanno eseguito un’operazione di vasta portata che ha portato all’arresto di 31 individui legati a cosche mafiose del territorio. Il provvedimento, richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e convalidato dal Gip, prevede 15 custodie in carcere, 7 arresti domiciliari e 9 obblighi di dimora.

Le indagini sono iniziate dopo un episodio estorsivo ai danni di un imprenditore di Cutro, rivelando una rete complessa di attività illegali tra cui estorsione, usura e traffico di stupefacenti. Questo scenario si è delineato dopo l’arresto del boss Nicolino Grande Aracri e ha messo in luce la rivalità tra la famiglia Martino, già legata a Grande Aracri, e un’altra cosca locale.

L’inchiesta, condotta attraverso intercettazioni e attività di osservazione, ha fatto emergere la capacità della famiglia Martino di esercitare il controllo sul territorio mediante intimidazioni, estorsioni e traffico di droga. Inoltre, i militari hanno documentato la disponibilità di armi da parte degli indagati, confermando l’operatività dell’associazione mafiosa in questione.

La scoperta di danneggiamenti a veicoli appartenenti a membri di spicco della famiglia Martino ha fornito ulteriori elementi per comprendere le dinamiche interne e le relazioni tra le varie cosche della provincia. Questo intervento dei Carabinieri rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione.

Continua a leggere

Cronaca

Barletta Andria Trani | Indagine “Raptor”, 6 misure cautelari

Questa mattina, un’operazione coordinata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani ha portato all’arresto di sei persone accusate di associazione a delinquere, rapina, furto e riciclaggio. L’intervento, che ha visto la partecipazione di 50 militari supportati da unità specializzate, è stato effettuato in diverse località, tra cui Andria, e ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Trani.

L’inchiesta, denominata “Raptor”, è stata avviata tra dicembre 2023 e marzo 2024, e si è concentrata su reati predatori che coinvolgevano beni di valore, come macchinari e attrezzature pesanti. Gli indagati, tutti residenti ad Andria, avrebbero operato come un’associazione ben strutturata, dotata di armi e mezzi per inibire le comunicazioni, e avrebbero messo a segno vari furti e rapine, estendendo le loro attività anche a Matera e San Benedetto del Tronto.

Le indagini hanno utilizzato una combinazione di tecniche, tra cui intercettazioni telefoniche e ambientali, monitoraggio di veicoli e osservazione diretta. Questa operazione ha permesso di documentare l’esistenza dell’associazione e di decifrare il linguaggio criptico utilizzato dai membri per comunicare. Terminologie specifiche erano impiegate per riferirsi a strumenti e azioni legate ai loro crimini, il che ha contribuito a delineare chiaramente le loro operazioni illecite.

Tra le accuse, si segnala una rapina in un’azienda di trasporti ad Andria, durante la quale gli arrestati avrebbero minacciato il custode per appropriarsi di denaro. Inoltre, sono stati effettuati furti in diverse località, con un valore complessivo di circa 400.000 euro in beni rubati, tutti recuperati e restituiti ai legittimi proprietari.

Questo intervento evidenzia l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrastare i reati predatori e garantire la sicurezza nelle comunità locali. Le indagini sono ancora in corso e i responsabili dovranno affrontare il processo per stabilire la loro colpevolezza in merito ai reati contestati, in un contesto di pieno rispetto del diritto alla difesa.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY