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Olanda battuta 2-1, Inghilterra in finale contro la Spagna

DORTMUND (GERMANIA) (ITALPRESS) – E’ l’Inghilterra la seconda finalista di Euro 2024. Grazie a una vittoria in rimonta per 2-1 sull’Olanda, gli uomini di Southgate torneranno a giocarsi il titolo, questa volta contro la Spagna, dopo il ko di Wembley di tre anni fa patito per mano dell’Italia. Al primo guizzo, dopo appena 7 minuti, gli orange passano in vantaggio. Simons ruba palla a Rice, avanza verso il limite dell’area e scaglia un gran destro che si infila nell’angolo lontano e batte Pickford per l’1-0. La Nazionale dei tre leoni prova a rispondere cinque minuti più tardi, quando Kane ci prova dalla distanza trovando però pronto Verbruggen alla deviazione in tuffo. Due minuti dopo, il capitano ci riprova con un tiro al volo con il destro e nel contrasto viene toccato da Dumfries. L’arbitro viene richiamato al Var e assegna il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta lo stesso Kane, il quale trafigge Verbruggen con un destro nell’angolino che vale l’1-1. Al 23′, Foden ha un’enorme occasione per il 2-1 ma la sua conclusione ravvicinata viene salvata sulla linea da Dumfries a portiere battuto. Alla mezz’ora è Dumfries ad avere la chance del 2-1, ma la sua incornata da corner scheggia la traversa. Due minuti più tardi, Foden si libera bene e va al tiro con uno splendido mancino a giro dalla distanza che si stampa sul palo. Poco dopo, Depay è costretto ad abbandonare il campo per un problema fisico. Si chiude in parità un bel primo tempo. L’avvio di ripresa è interlocutorio, ma al 20′ ci vuole un grande intervento di Pickford per fermare una deviazione volante di Van Dijk dopo un piazzato ben calciato dalla destra. Al 34′, Saka firma il 2-1 ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Quando tutto sembra portare ai supplementari, gli inglesi trovano allo scadere il gol che vale la vittoria. Il neo entrato Palmer serve in area Watkins, anche lui in campo da poco, che si sposta la palla sul destro, sfrutta una marcatura un pò leggera di De Vrij e trafigge Verbruggen con un rasoterra che si infila nell’angolino opposto. Gli uomini di Koeman vanno all’assalto in pieno recupero, ma il risultato non cambierà più. Domenica alle 21, sarà l’Inghilterra a sfidare la Spagna a Berlino per salire sul tetto d’Europa.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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L’Argentina guida sempre il ranking Fifa, Italia decima

Nessuna variazione nella Top Ten del ranking Fifa pubblicato oggi. Le sconfitte rimediate rispettivamente contro Colombia e Italia non hanno influito sulle posizioni di Argentina e Francia, che si confermano al primo e secondo posto. Alle loro spalle Spagna e Inghilterra, con Brasile e Belgio che occupano la quinta e sesta piazza. A seguire ci sono Olanda, Portogallo, Colombia e Italia, che rispetto allo scorso luglio conserva dunque la decima casella. Andando oltre le prime 15, i salti più importanti li hanno fatti Egitto (31°), Costa d’Avorio (33°), Tunisia (36°) e Algeria (41°) che hanno scalato cinque posizioni, addirittura sei per la Grecia (48°). Il prossimo ranking Fifa sarà pubblicato il 24 ottobre. Queste le prime 10 posizioni:

1. Argentina 1889.02 punti (–)
2. Francia 1851.92 (–)
3. Spagna 1836.42 (–)
4. Inghilterra 1817.28 (–)
5. Brasile 1772.02 (–)
6. Belgio 1768.14 (–)
7. Olanda 1759.95 (–)
8. Portogallo 1752.14 (–)
9. Colombia 1738.72 (–)
10. ITALIA 1726.31 (–)

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Gp Emilia-Romagna, Bagnaia “Misano 2 più competitiva”

“Proverò a fare di tutto per portare a casa la vittoria. E’ il mio centesimo gran premio e, in caso di primo posto, per la Ducati arriverà anche il centesimo successo in MotoGP. Conosciamo già il setup e quali gomme usare, ma la competitività sarà maggiore rispetto all’ultima volta”. Queste le parole di Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo), nel corso della conferenza stampa piloti del Gran Premio dell’Emilia-Romagna, sul circuito di Misano.

“Già due settimane fa qui a Misano ho provato a vincere, ma non ci sono riuscito nè nella Sprint nè nella gara lunga. Prima Martin, poi Marquez sono stati per me troppo veloci. Nella gara lunga, però, quando ho visto Martin rientrare ho capito che avrei potuto fare parecchi punti”. Il pilota campione del mondo ha poi continuato: “Ora tra me e Martin ci sono sette punti di distacco. La nostra esperienza ci dà la giusta motivazione e la capacità per reggere la pressione. Il campionato certamente si deciderà a Valencia. Rispetto allo scorso anno mi sento fisicamente più preparato”.

Infine, Bagnaia ha commentato i fischi rivolti a Marquez due settimane fa a Misano: “Gli haters ci saranno sempre. Situazioni di questo tipo non succedono solo in Italia. Anch’io a Barcellona sono stato fischiato. E’ proprio una mancanza di rispetto, perchè noi piloti diamo sempre il massimo in pista. Il nostro sport vorrei che fosse più pulito”.
– Foto Ipa Agency –

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Conte “Livelli diversi ma noi e Juve in cerca di riscatto”

“Ci auguriamo che possa essere una sfida che possa contare qualcosa e avere un valore importante sia per la Juve che per noi. Oggi è presto per dirlo. Si parte su due livelli diversi. Ci sono 18 punti da recuperare rispetto all’anno scorso ma c’è da parte loro e nostra la voglia di rivalsa. Non penso che la Juve si possa accontentare di arrivare terza, così come noi non possiamo pensare di stare a 40 punti dall’Inter”. Così il tecnico del Napoli, Antonio Conte, a due giorni dall’anticipo di sabato in casa della Juventus. “Partiamo da due differenti livelli ma ci auguriamo che nel ritorno si possa parlare avendo più certezze alla mano. Ogni test è un esame. Lo è stato a Cagliari.

A volte può essere un esame tattico, tecnico o temperamentale al di là da chi c’è di fronte”, ha aggiunto mister Conte, ben consapevole della rivalità tra le due tifoserie e le due squadre, anche perchè ha già vissuto tutto questo quando era dall’altra parte. “E’ inevitabile che la mia storia sia legata alla Juventus. Tredici anni da calciatore dove abbiamo vinto tutto e sono stato anche capitano. Poi ho avuto la possibilità di fare tre anni da allenatore in un periodo difficile aprendo un ciclo di successi. Faccio parte della storia della Juve per ciò che ho fatto. E’ inevitabile che da calciatore sia più semplice scegliere la propria squadra. L’hanno fatto Bruscolotti, Maldini, Baresi, Totti.

Poi inizi la carriera da allenatore ed è difficile scegliere. Sono andato in altre piazze. Ho sempre onorato il mio ruolo, diventando il primo a difendere i colori di queste squadre”. Il passato è la Juve, il presente è l’azzurro partenopeo. “Da uomo del Sud ho un piacere immenso nell’allenare il Napoli, ma per me sarà un’emozione tornare allo Stadium, sarà la prima volta con i tifosi. Lo sarà anche tra parecchi anni quando riaffronterò il Napoli da avversario, ma mi auguro tra un bel pò”, ha aggiunto Conte che ha poi rivolto un pensiero a Totò Schillaci, deceduto ieri all’età di 59 anni. “Per noi del Sud Totò rappresentava l’esempio di chi ce l’aveva fatta. E’ un grosso dispiacere. L’ho conosciuto il primo anno alla Juventus, ero alla prima esperienza e lui era già un giocatore molto affermato. Era sempre disponibile. Per me lì alla Juventus erano tutti dei campioni, io gli davo del ‘voì in senso di rispetto. Ma lui era una persona molto umile”.
– Foto Ipa Agency –

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