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Cronaca

Autopsia Alex Marangon: colpito con un oggetto contundente. L’appello della famiglia: “Chi sa qualcosa, parli”

L’autopsia ha confermato che Alex Marangon, il 25enne di Marcon (Venezia) trovato morto il 2 luglio sul Piave, è stato picchiato selvaggiamente con un oggetto contundente, anche alla testa, prima di finire in acqua. Il procuratore capo di Treviso, Marco Martani, ha dichiarato che Marangon è morto per “cause violente e non accidentali”. Gli inquirenti procederanno ora per omicidio volontario.

Alex Marangon picchiato a morte

L’autopsia ha escluso la morte accidentale, rilevando numerose ecchimosi, ferite e un’emorragia interna al torace. Questo risultato spazza via le ipotesi precedenti, come quella del decesso dovuto all’assunzione di un decotto o alla caduta accidentale nel fiume.

Cosa ha fatto Alex Marangon prima di morire

Alex Marangon si trovava a Vidor per una festa privata di musica-medicina nell’Abbazia sconsacrata, dove aveva prenotato una stanza. Il 30 giugno è scomparso e il suo cadavere è stato ritrovato il 2 luglio su un isolotto a Ciano, sul Piave. Marangon aveva bevuto due volte l’ayahuasca, una tisana psichedelica, e si era sottoposto a un’iniezione di veleno di rana amazzonica sapo/kambo per alleviare l’asma. Due persone presenti alla festa hanno dichiarato di averlo seguito per un po’ prima di perderlo di vista.

Il buco temporale e l’indagine

C’è un buco di tre ore tra la scomparsa di Marangon e l’allarme dato alle sei del mattino. La procura di Treviso intende interrogare tutti i partecipanti alla festa per chiarire cosa sia successo in quel lasso di tempo.

L’avvocato Nicodemo Gentile, che assiste la famiglia Marangon insieme al collega Stefano Tegani, ha dichiarato che l’autopsia “restituisce un quadro inquietante di una aggressione violenta durante una colluttazione”. La famiglia esclude il suicidio e sostiene che Marangon sia stato ucciso da più persone.

La famiglia lancia un appello: “Chi sa qualcosa, parli. Più persone sanno cosa è successo”.

Cronaca

Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.

A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.

L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.

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Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

CC Cremona

Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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