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Brescia | Condannato all’Ergastolo per omicidio: Giacomo Bozzoli irreperibile

Giacomo Bozzoli, 39 anni, è attualmente irreperibile dopo la condanna definitiva all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario Bozzoli, avvenuta nel tardo pomeriggio di lunedì 1° luglio. Quando i carabinieri si sono recati presso la sua residenza sulla sponda bresciana del lago di Garda per eseguire l’ordine di carcerazione, non l’hanno trovato. Secondo il padre Adelio, Giacomo avrebbe trascorso la giornata lì in attesa della decisione della Cassazione, ma al momento si sono perse le sue tracce.

La condanna è stata confermata poco prima delle 18 di ieri. La Cassazione ha respinto il ricorso dei legali di Giacomo Bozzoli, confermando così la sentenza della corte d’assise d’appello, che a sua volta aveva confermato il verdetto di primo grado. La Cassazione, che valuta solo la legittimità processuale, non ha riscontrato anomalie o irregolarità nel procedimento.

Mario Bozzoli, 52 anni, titolare di una fonderia a Marcheno, è scomparso l’8 ottobre 2015. Secondo l’accusa, Mario sarebbe stato ucciso e gettato in un forno della sua azienda. Giacomo Bozzoli è rimasto in libertà per tutti questi anni, senza alcuna misura cautelare, poiché il processo era basato su indizi e non c’era rischio di inquinamento delle prove o pericolo di fuga.

Le indagini hanno rivelato che anche un operaio della fonderia, Giuseppe Ghirardini, avrebbe partecipato alla distruzione del corpo di Mario Bozzoli, ricevendo cinquemila euro in contanti da Giacomo. Tuttavia, Ghirardini è stato trovato morto nei boschi della Valcamonica sei giorni dopo la scomparsa di Mario, probabilmente avvelenato.

Il movente dell’omicidio è stato attribuito a dissidi economici legati alla fonderia. I giudici hanno spiegato che Giacomo nutriva un odio ostinato e incontenibile verso lo zio e aveva un interesse economico a eliminarlo per questioni societarie e familiari. Mario Bozzoli era considerato da Giacomo un ostacolo ai suoi progetti imprenditoriali.

Giacomo Bozzoli si è sempre dichiarato innocente. Durante il processo davanti alla corte d’assise di Brescia nel dicembre 2021, ha rilasciato dichiarazioni spontanee affermando: “Dirò tutta la verità perché sono innocente. Tutti dicono che io e mio zio non avevamo buoni rapporti, ma chissà come mai nessuno ci ha visto litigare.” Tuttavia, i giudici non hanno creduto alla sua versione.

I carabinieri della compagnia di Salò stanno monitorando la villa di Bozzoli a Soiano, ma al momento l’imprenditore è irreperibile. Si attendono ulteriori sviluppi e non si esclude che possa decidere di costituirsi nelle prossime ore.

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