Connect with us

Cronaca

Milano | Anziana aggredita e derubata di una collana da 10mila euro

Un uomo di 31 anni di origine egiziana è stato arrestato dalla polizia per aver aggredito e derubato un’anziana di 86 anni nel vestibolo del suo stabile a Milano. L’episodio di rapina è avvenuto sabato 11 maggio e l’arresto è avvenuto mercoledì 26 giugno dopo un’accurata indagine condotta dalla squadra investigativa del commissariato Garibaldi-Venezia.

Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo ha seguito l’anziana mentre tornava dalla spesa fino a un edificio in viale Brianza. Lì l’ha sorpresa alle spalle, l’ha immobilizzata stringendole il collo e le ha strappato un collier d’oro dal valore di circa 10.000 euro. Dopo aver compiuto la rapina, l’ha spinta a terra e ha fatto perdere le sue tracce.

Grazie all’analisi delle immagini di videosorveglianza del condominio, la squadra investigativa è riuscita a identificare l’uomo, già noto alle forze dell’ordine per reati simili nella stessa area. Il 24 giugno il gip di Milano ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita il 26 giugno dai poliziotti che hanno rintracciato l’uomo in un bar di San Giuliano Milanese, dove si era rifugiato dopo essersi reso irreperibile sia a casa sia sul posto di lavoro.

Durante l’arresto, sono stati sequestrati i vestiti indossati durante la rapina, tra cui una t-shirt nera, come prove materiali dell’azione criminale. Attualmente l’uomo si trova nel carcere di San Vittore e dovrà rispondere dell’accusa di rapina pluriaggravata.

Cronaca

Roma | Professore a processo per Abusi su Alunne di 11 Anni

La Procura di Roma ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio per un professore di un istituto paritario nell’area nord della Capitale, accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti di dieci alunne di soli 11 anni. Secondo quanto emerso dalle indagini, le presunte molestie avvenivano durante le ore di lezione, quando le giovani studentesse venivano chiamate alla cattedra per correggere compiti o essere interrogate.

Gli episodi contestati nel periodo dal dicembre 2022 al maggio 2023 hanno portato all’assegnazione degli arresti domiciliari al docente di 43 anni. Attualmente, è interdetto dall’esercizio della professione per un periodo di 12 mesi.

La vicenda ha suscitato grande scalpore e sarà ora la magistratura a decidere sul futuro del processo, in un caso che ha sollevato profonde preoccupazioni nella comunità educativa e oltre.

Continua a leggere

Cronaca

Giacomo Bozzoli irreperibile dopo la conferma dell’ergastolo per l’omicidio dello Zio

I carabinieri si sono presentati a casa di Giacomo Bozzoli sul lago di Garda per eseguire l’ordine di carcerazione emesso dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato l’ergastolo già deciso nei primi due gradi di giudizio per l’omicidio dello zio Mario. Tuttavia, il 40enne bresciano non è stato trovato. Secondo il padre Adelio, il figlio avrebbe dovuto trascorrere la giornata in quella residenza, in attesa della pronuncia della Suprema Corte. Ma di lui, al momento, non vi è traccia.

A poche ore dalla conferma della Cassazione, Giacomo Bozzoli risulta dunque irreperibile. Le sue responsabilità nell’omicidio erano state accertate dalla Corte d’Assise di Brescia e confermate dalla Corte d’Assise d’Appello, e ora anche dalla Cassazione. Gli uffici della Procura di Brescia hanno ricevuto l’estratto della sentenza della Cassazione, atto fondamentale per poter emettere l’ordine di carcerazione. Secondo i giudici della Suprema Corte, l’imprenditore Mario Bozzoli fu gettato nel forno della fonderia di famiglia la sera dell’8 ottobre 2015, a Marcheno (Brescia).

Giacomo Bozzoli, che in questi nove anni è sempre rimasto in libertà, non ha seguito l’udienza a Roma, dove invece era presente il padre Adelio. Quest’ultimo ha riferito che il figlio, ritenuto da lui innocente, si trovava nella sua abitazione sul lago di Garda. Resta ora da capire se il 40enne deciderà di costituirsi, poiché i carabinieri, recatisi alla sua abitazione per condurlo in carcere, non lo hanno trovato.

Continua a leggere

Campania

Procida (NA) | Terribile ritrovamento: Resti umani in due diverse spiagge, indagini in corso

Oggi sono stati rinvenuti dei resti umani in avanzato stato di decomposizione in due diverse aree dell’isola di Procida, suscitando grande preoccupazione e attivando immediatamente le autorità competenti.

Il primo ritrovamento è avvenuto sulla spiaggia della Chiaia, dove è emersa una tibia dal terreno sabbioso. Poco dopo, a Punta Ottimo, distante dal primo luogo, sono stati scoperti i resti di uno scheletro completo, il cui recupero è stato reso possibile grazie all’intervento dei sub della Guardia Costiera.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri e la Capitaneria di Porto, mentre la Procura di Napoli ha disposto il trasferimento dei resti a Napoli per l’esecuzione del test del DNA. L’obiettivo principale è identificare l’identità del cadavere attraverso questa analisi forense.

Secondo gli investigatori, i resti potrebbero essere stati portati a riva dalle recenti mareggiate oppure potrebbero essere rimasti sepolti per anni sotto la sabbia. Al momento, tutte le ipotesi rimangono aperte e l’indagine è in corso per determinare le circostanze esatte della morte e l’identità della vittima.

Il quotidiano Il Mattino ha riportato per primo la notizia, suscitando l’attenzione della comunità locale e delle autorità competenti, che si sono immediatamente attivate per risolvere questo enigma macabro.

Continueremo a seguire da vicino gli sviluppi di questa storia in evoluzione.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Copyright © 2023 Turismo TV