Attualità
La sfida di Redbull: attraversare lo Stretto di Messina su un filo d’acciaio a 200 metri d’altezza
Jaan Roose, tre volte campione del mondo di slackline, si prepara per una sfida epica: attraversare lo Stretto di Messina su una fettuccia larga solo 1,9 cm, ad un’altezza vertiginosa di oltre 200 metri sul livello del mare. L’impresa, programmata per luglio 2024 in base alle condizioni meteo, coinvolgerà un percorso mozzafiato di oltre 3,5 chilometri, che separa la costa calabrese da quella siciliana.
Partendo da Santa Trada a Villa San Giovanni, Jaan partirà da un punto sul pilone alto 265 metri, superando così il più alto grattacielo italiano, per tentare di raggiungere Torre Faro a Messina, ad un’altezza di 230 metri. Durante l’attraversamento affronterà un dislivello di circa 130 metri, creando un simbolismo evocativo della mitologia di “Scilla e Cariddi”, rappresentando la sfida dell’uomo contro i propri limiti.
L’impresa non solo mira a superare il record mondiale attuale di slackline di circa 2,7 km, ma rappresenterà anche un’impresa senza precedenti nella storia di questo sport estremo. Jaan Roose ha descritto questa sfida come un mix di paura ed eccitazione, dove la concentrazione assoluta e la gestione del proprio stato mentale sono cruciali passo dopo passo.
Con il suo background di campione mondiale e la sua esperienza in sfide leggendarie, Jaan Roose si prepara a definire nuovi limiti nel mondo dello slackline con questo straordinario attraversamento dello Stretto di Messina.
Attualità
Al via G7 della Cultura a Napoli, Giuli “Pilastro della convivenza civile”
Al via il G7 della Cultura a Napoli. “L’Italia crede che… la cultura sia un pilastro centrale della convivenza civile, un formidabile strumento di comprensione reciproca e di confronto, un antidoto a ogni forma di discriminazione ed estremismo, un formidabile volano di sviluppo sostenibile”. Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, aprendo i lavori.
– foto Agenzia Fotogramma –
Attualità
Alluvione in Emilia-Romagna, dal Governo 20 mln dopo stato di emergenza
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha presieduto una riunione in videocollegamento con l’Emilia Romagna sull’emergenza causata dal maltempo che ha colpito la regione. Alla riunione hanno partecipato il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il vicepresidente facente funzioni della Regione Emilia Romagna, Irene Priolo, il capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano, e il commissario straordinario di Governo alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione verificatasi in Emilia Romagna, Toscana e Marche, Francesco Paolo Figliuolo.
Meloni ha ribadito la solidarietà del Governo alla popolazione colpita dalle violente calamità naturali dei giorni scorsi e ha acquisito le informazioni più recenti sulla situazione degli sfollati e sull’andamento dei soccorsi.
Inoltre, ha assicurato che, non appena giungerà al Governo la richiesta di dichiarazione dello stato d’emergenza da parte della Regione Emilia Romagna, sarà convocato un Consiglio dei ministri che provvederà a stanziare 20 milioni per far fronte alle prime necessità e per il ripristino dei servizi essenziali, e che ulteriori stanziamenti saranno resi disponibili all’esito delle ricognizioni successive all’emergenza.
– Foto Agenzia Fotogramma –
Attualità
Castrovillari (CS) | Reparti ospedalieri otorino e pneumologia a rischio chiusura
L’ospedale “Pasquale Ferrari” sta affrontando gravi difficoltà operative, in particolare nei reparti di Otorinolaringoiatria e Pneumologia. Nonostante gli sforzi degli operatori sanitari, la situazione continua a destare preoccupazione: l’Otorino è a rischio di chiusura e la Pneumologia fatica a mantenere un numero adeguato di medici.
A settembre, l’assenza di un potenziamento significativo del personale ha aggravato le emergenze già esistenti. Con due medici in procinto di lasciare il servizio, l’Otorino si trova in una situazione critica, mentre la Pneumologia è in continua ricerca di nuovo personale, sia medico che infermieristico.
Questi problemi non sono nuovi; le difficoltà si accumulano da tempo e necessitano di interventi urgenti. Le lunghe liste d’attesa e la crescente richiesta di servizi ambulatoriali da parte della comunità locale evidenziano l’importanza di una sanità pubblica efficiente e reattiva.
Anche altri reparti, come Neurologia e Gastroenterologia, si trovano in una fase di emergenza. Le attese per le cure sono sempre più pesanti, mentre i lavori previsti per il Pronto Soccorso non sembrano risolvere i problemi strutturali più ampi che affliggono l’ospedale.
Un’altra questione cruciale è la situazione dell’Ortopedia-Traumatologia, chiusa nel 2014 e riaperta solo parzialmente successivamente. Nonostante gli annunci di un nuovo team medico e di piani per ripristinare i ricoveri, l’assenza di azioni concrete da parte dell’Asp ha portato a un immobilismo preoccupante.
In sintesi, il “Pasquale Ferrari” ha bisogno urgente di un rafforzamento del personale per poter ripristinare l’efficacia dei suoi servizi. Solo un investimento mirato e tempestivo nel capitale umano potrà garantire un futuro più stabile e di qualità per la sanità locale.
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