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Liguria

Genova | Formazione, firmato l’accordo di collaborazione tra Regione e Università

È stato firmato l’Accordo di collaborazione tra Regione Liguria e Università degli Studi di Genova, in particolare Dipartimento di Scienze della Formazione, per la promozione dell’acquisizione della lingua inglese all’interno del sistema integrato dalla nascita ai sei anni. A sottoscrivere l’intesa l’assessore regionale alla Formazione Marco Scajola e il rettore dell’Università di Genova Federico Delfino. Si tratta di un primo passaggio fondamentale per arrivare alla sperimentazione dell’insegnamento della lingua inglese ai bambini liguri fin dalla nascita. Regione e Unige condivideranno una ricognizione generale di bisogni, indirizzi e iniziative in corso relative al tema per arrivare alla formazione professionale del personale scolastico in ambito linguistico, con particolare attenzione all’inglese.

“Inizia oggi un percorso che siamo certi sarà virtuoso e porterà beneficio alla nostra regione – dice l’assessore regionale alla Formazione Marco Scajola -. L’apprendimento delle lingue, fin dalla più tenera età, rappresenta uno strumento unico per l’arricchimento sociale e culturale di tutta la nostra comunità. Un progetto ambizioso sul quale, come Giunta Regionale, crediamo fortemente e che porterà la Liguria a essere una delle prime regioni italiane a sperimentare l’insegnamento dell’inglese a partire dagli asili nido. Attraverso la collaborazione con l’Università di Genova, che ringrazio per la professionalità dimostrata, arriveremo ad avere personale adeguatamente formato e pronto per insegnare ai nostri bambini mettendo il loro benessere al primo posto. In campo formativo stiamo portando avanti misure senza precedenti rendendo la Liguria un modello per il resto del Paese e quella in oggetto è certamente una di queste”.

“Sono molto soddisfatto per il progetto che il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Genova e Regione Liguria hanno elaborato – dichiara il rettore Federico Delfino -. Non solo è espressione di una fattiva collaborazione tra istituzioni ma è anche un’azione che mira a fornire ai giovanissimi uno strumento fondamentale un domani per i loro studi e i loro percorsi professionali. L’apprendimento in contemporanea, infatti, di due lingue, al di là di dare nell’immediato la possibilità di scrivere e parlare in italiano e in inglese, stimola un pensiero creativo e flessibile, che sarà poi una soft skill strategica nella vita adulta, tradotta, nel mondo lavorativo, in un plusvalore di competenza e di competitività”. La sperimentazione partirà in autunno dagli asili nido (0-3 anni) per poi allargarsi alla scuola dell’infanzia. In un primo momento verranno coinvolti circa 20 servizi in tutto il territorio ligure e formati 150 educatori.

Nel dettaglio, l’accordo sottoscritto oggi prevede: la ricognizione dei bisogni dei servizi e delle iniziative in corso in tema di insegnamento delle lingue, con particolare riferimento all’insegnamento della lingua inglese; la condivisione di indirizzi in tema di formazione del personale in ambito linguistico, con particolare riferimento all’insegnamento della lingua inglese; l’attività di reciproco scambio di dati e ricerca sulle iniziative di formazione rivolte alla fascia di età da 0 a 6 anni; la promozione di iniziative concrete finalizzate all’acquisizione linguistica e al benessere del bambino.

“Un altro progetto concretizzato che dimostra la dinamicità di questa Giunta – aggiunge il presidente ad interim Alessandro Piana – L’obiettivo dell’accordo è quello di contrastare l’aumento del divario sociale fin dall’infanzia dando a tutte le famiglie l’opportunità di far conoscere un’altra lingua ai propri bambini, senza gravare sul bilancio familiare. Un progetto quindi molto importante perché incide sulla società e sulle possibilità di sviluppo a lungo termine”.

“Da oggi Regione Liguria e l’Università di Genova lavoreranno in modo ancora più sinergico per il benessere e la crescita dei nostri bambini – commenta l’assessore regionale all’Università e alla Tutela dell’Infanzia Simona Ferro -. Potenziare l’insegnamento della lingua inglese fin dai primi anni di vita significa dare ai cittadini liguri del domani uno strumento importante e ormai necessario per affacciarsi con l’adeguata preparazione al mondo del lavoro. Voglio ringraziare di cuore l’ateneo genovese che ancora una volta è un prezioso alleato dell’amministrazione regionale per lo sviluppo di progetti concreti e innovativi”.

“La firma di oggi segna l’avvio di un percorso che è perfettamente in linea con le misure varate dalla giunta in questi mesi – afferma l’assessore regionale alle Politiche Sociali Giacomo Giampedrone –. Dare ai più piccoli l’opportunità di imparare una seconda lingua avrà senz’altro benefici sullo sviluppo della loro creatività, dell’abilità di pensare oltre gli schemi in modo originale. Senza contare che queste skills consentiranno loro, da grandi, di essere più preparati per affrontare anche il mondo del lavoro, in cui l’inglese è ormai considerato un requisito fondamentale per qualsiasi candidatura, soprattutto nei settori trainanti della nostra economia come il turismo, la cantieristica o la portualità”.

Liguria

Laigueglia (SV) | Strade del mare, gli studenti testimonial nel borgo marinaro

Grande successo per i percorsi “Strade del Mare” dedicati a storia, natura, cibo e cultura delle “Vie Marenche” con l’appuntamento “La Liguria in tutte le salse” con i giovani del “Giancardi” e gli alunni della scuola di primo grado “Libero Badarò” di Laigueglia.

Laigueglia, 20 settembre 2024 – In occasione della Fiera di San Matteo, “Strade del Mare” ha presentato una serie di attività che coinvolgono i paesi attraversati dalle antiche vie del commercio del sale. Attraverso storie di tradizione, cibo e cultura, la fiera di San Matteo di Laigueglia diventa portavoce di questi territori, accompagnando i visitatori in un viaggio di scoperta tra aziende, prodotti e paesaggi.

Protagonisti dell’evento sono stati i giovani chef dell’Istituto Alberghiero di Alassio, insieme al progetto “Ranzo Is Wine”, con i suoi vini presentati dal sindaco Giancarlo Cacció e dalla sommelier Francesca Vairo. Un percorso sensoriale ha permesso di scoprire uno dei 32 comuni, “città del vino”, appartenenti all’associazione Antiche Vie Del Sale.

Il progetto “Strade del Mare”, sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo attraverso il bando “Territori in Luce 2024”, si inserisce nel piano di valorizzazione “Valore di Fare Rete” progettato da Agenzia In Liguria. Questo ambizioso progetto mira a valorizzare la rete di sentieri storici della Liguria, attraverso attività di manutenzione, promozione, trekking e incontri, per riscoprire i principali punti di interesse del territorio.

L’evento ha riscosso grande successo, coinvolgendo, in qualità di testimonial, anche gli alunni della scuola di primo grado “Libero Badarò” di Laigueglia. Il laboratorio, organizzato in collaborazione con il consorzio Olio Dop Riviera Ligure, il consorzio Basilico Genovese DOP, il comitato di tutela dell’Aglio di Vessalico e le cantine di Ranzo, è stato presentato da Franco Laureri, responsabile comunicazione e marketing delle Antiche Vie Del Sale. Ha condotto i tanti partecipanti all’esperienza attraverso la tecnica del food storytelling, con storie e leggende, tra i sentieri e le “strade Marenche” che trasportavano “oro bianco” dal mare oltre le Alpi liguri.

Una degustazione di salse tipiche ha reso unica l’esperienza, permettendo ai partecipanti di immergersi completamente nella cultura e nelle tradizioni della Liguria. Come ha evidenziato Alessandro Navone, Presidente dell’Associazione Antiche Vie Del Sale: “Questa iniziativa, inserita nel progetto ‘Strade del Mare’, non solo valorizza il nostro patrimonio storico e culturale, ma crea anche un legame profondo tra le nuove generazioni e le tradizioni del nostro territorio. Attraverso attività come queste, possiamo garantire che la storia e la cultura delle Vie Marenche continuino a vivere e a prosperare”.

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Liguria

Genova | Un successo il convegno “Nautica Fisco e Dogane”

Il fitto programma di eventi della giornata inaugurale del 64°Salone nautico Internazionale di Genova si è chiuso ieri con il convegno “Nautica Fisco e Dogane”, il tradizionale appuntamento a cura di Confindustria Nautica per fare il punto sulla normativa fiscale, doganale e di settore in atto.

L’incontro ha aperto, insieme al convegno inaugurale e al Boating Economic Forecast, il programma di convegni del Salone Nautico FORUM24 che gode del patrocinio della Commissione europea, a conferma della completezza e autorevolezza dell’attività convegnistica che Confindustria Nautica svolge anche a livello europeo.

Quest’anno l’appuntamento dedicato all’approfondimento delle normative fiscali e doganali ha acceso un focus sull’abrogazione del testo unico doganale e sui risvolti del passaggio alla normativa unionale sul settore nautico.

Alla cerimonia di inaugurazione ha partecipato il Direttore centrale delle dogane Roberto Alesse, poi nel pomeriggio nella Sala Forum, l’intervento di Claudio Oliviero, Direttore Ufficio della direzione dogane dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, che si è confrontato con Sara Armella, di Armella & Associati, Ezio Vannucci, di Moores & Rowland Partner, e Carolina Villa, Vicepresidente Assagenti, moderati da Roberto Neglia, Responsabile Rapporti Istituzionali Confindustria Nautica.

Nel corso del convegno il Direttore Oliviero ha rassicurato gli operatori del settore in merito alla prosecuzione della validità e applicazione delle procedure individuate dai documenti di prassi, che erano per lo più di semplificazione per l’attività del comparto, anche a seguito della cessazione di validità del TULD.

L’abrogazione del testo unico nazionale apre anche a prospettive di semplificazione ad esempio, come sottolineato da Ezio Vannucci di Moore & Rowland Partner, la possibilità di allineare la normativa italiana a quella dei vicini francesi in tema dell’annullamento delle garanzie fideiussorie per i lavori di refitting. Su questo il Direttore Oliviero ha rassicurato “gli strumenti ci sono, dobbiamo utilizzarli e quindi anche in tema di garanzie si può lavorare quantomeno per migliorare rispetto anche alla Circolare del 2020”.

Sara Armella ha ricordato come la normativa, non solo europea, è indirizzata verso il riconoscimento AEO (Authorized Economic Operator) che attualmente gli operatori del settore non considerano così competitivo in termini di vantaggi. E’ vero, questo strumento è un po’ in una fase di stallo e in Italia noi non abbiamo moltissimi AEO rispetto ad altri paesi. C’è anche un tema di vantaggi che non sono così chiaramente percepiti, forse soprattutto nella fase iniziale ma l’Unione Europea nell’ambito del progetto di riforma del codice internazionale europeo sta ripensando alla figura dell’AEO”.

Carolina Villa, Vicepresidente Assagenti ha ricordato che “la nautica ha un impatto economico e occupazionale in Italia eccezionale che deriva non solo dalla cantieristica, ma in gran parte dai benefici economici derivanti dalla presenza delle unità da diporto nelle nostre acque. Dobbiamo fare in modo che le nostre coste non siano semplicemente dei waypoint estivi, ma che si consolidino sempre di più come dei luoghi dove si navighi e possibilmente si stanzi anche durante l’inverno”.

In conclusione del convegno il Direttore Oliviero ha dato disponibilità ha un tavolo di confronto con Confindustria Nautica finalizzato a individuare quegli interventi che possano chiarire l’applicazione della normativa unionale e mettere le imprese italiane in condizione di competere al meglio con quelle di altri Paesi.

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Liguria

Sanremo (IM) | Il carcere di Valler Armea è una polveriera, trasferiti sette detenuti

Un’operazione della polizia penitenziaria ha messo momentaneamente in sicurezza la terza sezione del carcere di Sanremo. Da giorni nel penitenziario di Valle Armea si susseguono i disordini dietro le sbarre dove sono detenute una cinquantina di persone. Ieri sera una cinquantina di baschi azzurri hanno controllato le celle di tutto il penitenziario. Sette detenuti sono stati trasferiti per ragioni di sicurezza dopo le aggressioni subite anche dagli stessi agenti in servizio.  «Continuiamo ad invocare la necessità di misure efficaci e immediate – dichiara Fabio Pagani – Segretario della UILPA Polizia Penitenziaria – Occorre continuare su questa linea, cercare di limitare la popolazione carceraria di Sanremo e ripartire da zero. Quello di giovedì sera è un intervento voluto dal provveditore e merita continuità per evitare il tracollo – denuncia Pagani – Se lo Stato c’è, come ha recentemente sostenuto il sottosegretario delegato, Andrea Ostellari, ammettendo evidentemente che si possa sospettare il contrario, deve dimostrarlo prevenendo e impedendo gli eventi a monte e non intervenendo a valle per tentare goffamente di riparare i danni prodotti».

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