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Attualità

Bologna si prepara ad accogliere il Tour de France

Tra dieci giorni, le vie di Bologna si tingeranno di giallo per l’arrivo della Grand Départ del Tour de France, che per la prima volta approda in Italia con tre tappe: Firenze-Rimini, Cesenatico-Bologna, Piacenza-Torino. I corridori percorreranno 625 km sul territorio italiano. L’arrivo della seconda tappa, atteso a Bologna domenica 30 giugno nel pomeriggio, sarà seguito in diretta televisiva da oltre 10 milioni di persone in 60 paesi.

Preparativi in corso

La città di Bologna, in collaborazione con diverse associazioni tra cui Maap – Atelier d’Arte Pubblica, Salvaciclisti Bologna, Fiab Bologna, Monte Sole Bike Group, Cantieri Meticci, sta preparando un’accoglienza speciale. Le strade saranno decorate con un nastro giallo di 16 km che intreccerà balconi, finestre, alberi e monumenti lungo il percorso del Tour. I cittadini sono invitati a partecipare a un’installazione artistica, partendo dalla tangenziale delle biciclette, sabato 22 giugno. Per aderire, è possibile iscriversi tramite un form online su Iperbole.

Informazioni e avvisi alla cittadinanza

Il sindaco Matteo Lepore ha sottolineato l’importanza di informare i cittadini: “Distribuiremo volantini a 40mila persone per celebrare insieme questo evento”. Ha anche aggiunto che alcune parti della città saranno chiuse, e il Comune offrirà supporto a chi dovesse avere difficoltà a organizzarsi. “Questa è una tappa storica che rimarrà nel tempo,” ha dichiarato Lepore, evidenziando l’importanza dell’evento per Bologna. Anche l’assessora allo Sport, Roberta Li Calzi, ha ribadito l’importanza di accogliere grandi eventi per la visibilità e le emozioni che portano.

Modifiche al traffico

Domenica 30 giugno, dalle 12:30 alle 18:30, diverse strade saranno chiuse al traffico: Viali, Irnerio, Mille, Marconi, Piazza Malpighi, Sant’Isaia, Andrea Costa, Irma Bandiera, San Luca, Montalbano, Casaglia, Saragozza fuori porta, e l’anello interno dei viali da Porta Saragozza a Porta San Donato.

Consigli per i tifosi

Il tratto più iconico per seguire la corsa è la salita di San Luca, dove saranno presenti tifosi sin dall’alba. Alla curva delle Orfanelle sarà allestito un megaschermo per seguire la tappa fin dal primo km. Un altro megaschermo sarà presente in via Irnerio, dove i corridori transiteranno tre volte, e in piazza VIII Agosto, dove sarà allestito il villaggio Confesercenti con stand gastronomici e servizi.

I favoriti

La maglia celebrativa di Bologna per il 30 giugno sarà rossoblù con il nome della città scritto in giallo. Davide Cassani, presidente di Apt servizi, ha indicato Mathieu Van der Poel, Primoz Roglic e Tadej Pogacar come favoriti per la tappa di San Luca. Pogacar, fresco vincitore del Giro, è il favorito per la vittoria finale del Tour. Anche Lorenzo Fortunato, ciclista bolognese, ha espresso il suo entusiasmo per l’evento, definendo San Luca la sua corsa preferita.

Concorso di idee

Il Comune ha bandito un concorso di idee per gruppi di cittadini, comitati o associazioni che desiderano valorizzare il percorso del Tour con installazioni, striscioni, coreografie e altre opere creative, portando colore e passione in città.

Attualità

Terapie digitali e Intelligenza artificiale nella sanità del futuro

Innovazione continua, sanità digitale e terapie digitali sono i pilastri della sanità del Terzo Millennio, resi più solidi dall’intelligenza artificiale e dalla sua capacità di analizzare enormi quantità di dati e di apprendere da essi, rivoluzionando il modo in cui medici e ricercatori possono effettuare diagnosi, decidere e ottimizzare trattamenti e gestione delle malattie. Un nuovo mondo della sanità che, per essere reale, deve dotarsi dei presupposti di tipo normativo, regolatorio e organizzativo. Sono questi i temi oggetto degli Stati Generali della Sanità Digitale e DTx, che si svolgono al Politecnico di Milano.

Un confronto tra governo, politici, rappresentanti delle istituzioni scientifiche e imprenditoriali e del mondo universitario per identificare una strategia comune che ponga le terapie digitali e la sanità digitale al vertice dell’agenda politica del paese.
Tre le macro aree: dati in sanità e il ruolo dell’intelligenza artificiale; le terapie digitali in Italia; le competenze e la formazione dei professionisti per lo sviluppo della sanità digitale.
La sanità digitale è al centro di diversi interventi e investimenti nell’ambito del PNRR e, come emerso dalla ricerca dell’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano, la spesa ad essa associata è cresciuta del 22% nel 2023, arrivando a quota 2,2 miliardi di euro. Se la sanità digitale avvierà una nuova stagione nella comunicazione tra il cittadino e le strutture della sanità con la possibilità, per le organizzazioni sanitarie, per i clinici e per il paziente, di disporre di molti servizi – dalla cartella informatizzata e condivisa alla sicurezza completa del dato, dalla prenotazione delle prestazioni al monitoraggio delle condizioni del paziente, oltre a molte prestazioni di tipo specialistico.

Anche l’intelligenza artificiale sta trovando margini di applicazione rilevanti: secondo l’ultima rilevazione svolta dall’osservatorio sanità digitale del Politecnico di Milano, tra i medici specialisti e consolidato l’utilizzo di soluzioni per l’analisi di immagini e segnali, a cui il 19% del campione ha fatto un ricorso almeno una volta nell’ultimo anno.
Inoltre il 29% dei medici specialisti ha utilizzato l’IA Generativa per ricercare informazioni scientifiche, un dato triplicato rispetto alla rilevazione del 2023.
Da parte loro, le terapie digitali rappresentano davvero la nuova era nella quale gli interventi terapeutici per molte patologie sono guidati da software basati su evidenze scientifiche frutto di sperimentazioni cliniche rigorose che, rendendo possibili percorsi di cura basati su interventi cognitivo-comportamentali personalizzati sui singoli pazienti, migliorano enormemente gli esiti clinici relativi ad un ampio spettro di patologie.

Dalle malattie croniche come il diabete, all’asma o all’ipertensione, dalle malattie mentali alle dipendenze (che rappresentano ad oggi i veri ambiti di patologia in cui le prime Dx sono state sviluppate, testate ed autorizzate), fino alla possibilità di incidere in modo determinante anche nei percorsi riabilitativi; solo per citare alcuni degli ambiti sanitari nei quali le terapie digitali possono potenziare le risposte terapeutiche. Secondo l’Osservatorio Life Science Innovation del Politecnico di Milano, sono 93 il numero di DTx attualmente disponibili in vari paesi (Germania, Francia, Regno Unito e USA) e le aree terapeutiche maggiormente interessate sono la psichiatria (37%), l’endocrinologia (14%), la reumatologia (10%), e l’oncologia (10%).
Secondo uno studio dell’Osservatorio Lite Science Innovation del Politecnico di Milano è rilevabile un notevole interesse dei pazienti italiani rispetto alle DTx: il 65% si dichiara infatti disposto ad utilizzare una terapia digitale proposta dal medico curante e circa la metà dei medici specialisti e dei medici di medicina generale sarebbe disposto a prescriverle se ne avesse possibilità.

Tra i principali benefici riconosciuti emerge la possibilità di avere a disposizione un maggior numero di dati sia su supporto delle attività di ricerca clinica (68%) Sia per prendere decisioni (65%).
Il ministro della salute Orazio Schillaci ha affermato che “la digitalizzazione deve essere uno strumento per diminuire le differenze, troppe, che ancora ci sono nella nostra Nazione, e non per aumentarle. Al contempo sappiamo di dover assicurare la sostenibilità futura del nostro sistema d’assistenza, anche in relazione al progressivo invecchiamento della popolazione”.
Sul fronte delle opportunità offerte alle terapie digitali, il ministro ha parlato di “rivoluzione culturale”. “E’ importante parlarne, bisogna avere un dibattito sempre più ampio e aperto. Un dibattito che dovrà arrivare a coinvolgere i cittadini, che devono diventare i protagonisti di questa nuova sanità digitale”, ha concluso.

“Dobbiamo riconoscere che ad oggi sanità digitale e terapie digitali mancano ancora di un quadro chiaro di riferimento sul piano delle norme e delle procedure dal punto di vista scientifico e regolatorio – ha sottolineato Simona Loizzo, presidente dell’Intergruppo Parlamentare Sanità Digitale e Terapie Digitali -. E’ quindi compito della politica intervenire per recuperare il ritardo rispetto agli altri paesi che già si stanno muovendo in modo organico. Per questa ragione, come Intergruppo, abbiamo presentato una proposta di legge per definire gli ambiti d’uso delle terapie digitali e istituire organismi di valutazione e monitoraggio”.
Il Politecnico di Milano, attraverso i suoi Dipartimenti, Laboratori e Osservatori, ha costruito in questi ultimi anni un patrimonio di conoscenze, dati e informazioni che saranno determinanti per orientare la sistematizzazione e il miglior sfruttamento di queste discipline in quella che sarà la sanità del Terzo Millennio. Gli esiti dei tavoli di lavoro che hanno visto il confronto degli esperti e gli elementi di proposta emersi nel corso della sessione plenaria confluiranno in un documento di sintesi che sarà consegnato al Ministro della Salute, ai Presidenti del Senato e della Camera, oltre che ai Presidenti delle regioni.

– Foto xh7/Italpress –

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Attualità

Salvini incontra Orban a Budapest

Più di un’ora di colloquio tra Matteo Salvini e Viktor Orban a Budapest. Prima i due leader si sono confrontati in privato, per poi allargare il confronto alle rispettive delegazioni. E’ stata l’occasione per alcune riflessioni a tutto campo – fa sapere la Lega -, a partire dagli equilibri nell’Unione Europea fino ad argomenti concreti di collaborazione tra i due Paesi come lo sviluppo del porto di Trieste. Porto a cui Budapest guarda con particolare interesse in quanto sbocco strategico sul Mediterraneo.

Tra le altre cose, Salvini e Orban hanno condiviso l’urgenza di fermare il conflitto in Ucraina, “così come auspicato autorevolmente anche dal Santo Padre”. Il leader ungherese non ha mancato di chiedere a Salvini informazioni a proposito del processo di Palermo e ha garantito la presenza di una delegazione del proprio partito e degli altri alleati europei sia a Pontida (6 ottobre) che in Sicilia in occasione dell’arringa di Giulia Bongiorno (18 ottobre).

– Foto ufficio stampa Lega –

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Attualità

Al via G7 della Cultura a Napoli, Giuli “Pilastro della convivenza civile”

Al via il G7 della Cultura a Napoli. “L’Italia crede che… la cultura sia un pilastro centrale della convivenza civile, un formidabile strumento di comprensione reciproca e di confronto, un antidoto a ogni forma di discriminazione ed estremismo, un formidabile volano di sviluppo sostenibile”. Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, aprendo i lavori.
– foto Agenzia Fotogramma –

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