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Cronaca

Vicenza | Peculato e Falso Ideologico presso l’Ospedale di Asiago: denunciati 2 medici

I militari del Comando Provinciale di Vicenza hanno portato a termine una complessa indagine, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Vicenza, riguardante la gestione della spesa pubblica e sanitaria. L’inchiesta ha coinvolto due dirigenti medici in servizio presso l’Ospedale di Asiago, uno dei quali è stato denunciato per peculato e somministrazione di medicinali scaduti, mentre l’altro per falso ideologico commesso da un pubblico ufficiale.

Le indagini hanno preso avvio grazie all’operazione condotta dai militari del Gruppo di Bassano del Grappa e della Tenenza di Asiago, focalizzata su alcune condotte anomale di uno dei medici, che ora non lavora più presso l’ULSS 7 Pedemontana. Queste condotte includevano l’uso improprio di prodotti e dispositivi medicali e l’utilizzo della sala operatoria dell’ospedale per fini privati.

Durante le fasi investigative, delegate dalla Procura della Repubblica di Vicenza, sono state effettuate perquisizioni presso l’abitazione e lo studio privato del medico indagato. Queste perquisizioni hanno portato alla scoperta di farmaci appartenenti all’azienda ULSS 7 Pedemontana, indebitamente sottratti dal medico, alcuni dei quali erano scaduti e venivano somministrati ai pazienti.

Gli approfondimenti investigativi, basati sull’esame della documentazione acquisita, hanno rivelato che il medico utilizzava la sala operatoria dell’Ospedale di Asiago per interventi chirurgici su pazienti visitati nei suoi studi privati, in regime di “extramoenia”. Questo comportamento ha determinato un danno economico per l’azienda sanitaria stimato in oltre 331.000 euro.

L’indagine ha inoltre coinvolto un secondo dirigente medico dell’Ospedale di Asiago, accusato di falso ideologico. Questo medico avrebbe falsamente redatto diverse prescrizioni mediche per favorire gli interventi dei pazienti del collega, senza mai visitare personalmente i pazienti. Per questo motivo, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Vicenza.

Al termine delle indagini, la Procura della Repubblica di Vicenza ha condiviso le conclusioni investigative della Guardia di Finanza e ha emesso gli avvisi di conclusione delle indagini nei confronti dei due medici. L’attività investigativa rientra in un più ampio controllo della spesa pubblica e sanitaria, mirato a prevenire sprechi di denaro pubblico.

Cronaca

Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.

A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.

L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.

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Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

CC Cremona

Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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