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Piracy Shield 2.0: sanzioni più rigide e sfida alle VPN

Il recente Festival della Serie A a Parma ha dato vita a un dibattito intenso sul futuro del calcio italiano, con uno sguardo attento alla prossima evoluzione di Piracy Shield, la piattaforma anti-pirateria guidata da AGCOM. Entro la fine dell’anno, è previsto il debutto della versione 2.0 di questo sistema.

Il commissario Massimiliano Capitanio ha evidenziato due punti cruciali durante il panel “Il Metaverso della Pirateria”. In primo luogo, la necessità di migliorare l’infrastruttura per gestire un volume di dati più elevato e, in secondo luogo, un’impostazione culturale per contrastare la pirateria in tutte le sue forme, non solo lo streaming illegale di eventi sportivi, ma anche di libri e altre opere.

Un punto chiave è stato l’annuncio di sanzioni più severe, con una proposta di innalzare la multa minima a 500 euro, rispetto ai 150 euro attuali, tramite una nuova legge. Inoltre, si è anticipata l’intenzione di collaborare con i provider per identificare gli utenti connessi ai siti pirata e punirli, seguendo l’esempio spagnolo.

Un’altra sfida è rappresentata dalle VPN, utilizzate per nascondere l’indirizzo IP degli utenti. Capitanio ha sottolineato l’importanza di costringere i fornitori di VPN a collaborare nella lotta alla pirateria, segnalando attività illecite.

Infine, si è parlato delle applicazioni pirata, troppo diffuse e facilmente accessibili. Capitanio ha evidenziato la necessità di affrontare questo problema, sottolineando che se le prime sette applicazioni su Play Store sono illegali, c’è un serio problema da risolvere.

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