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Cronaca

Modena | Figli contesi: sarebbe questo il movente del femminicidio di Anna Sviridenko

Nel cuore di Modena, il tragico delitto di Anna Sviridenko, una donna di 40 anni, ha sconvolto la comunità locale. L’ex marito, Andrea Paltrinieri, 48 anni, è stato arrestato dopo aver condotto il cadavere della donna, una dottoressa specializzata in medicina nucleare, presso la caserma dei carabinieri. La vittima aveva ottenuto da poco la custodia dei suoi due figli, di 2 e 3 anni, da parte di un tribunale austriaco.

L’omicidio sarebbe avvenuto mentre la donna si trovava a Modena per portare i bambini in Austria, dove aveva raggiunto importanti traguardi professionali. Paltrinieri, ingegnere disoccupato, avrebbe strangolato la sua ex moglie con una cintura e poi l’avrebbe caricata sul furgone, presentandosi successivamente ai carabinieri confessando il delitto.

L’accusa nei confronti di Paltrinieri è di omicidio aggravato, mentre gli inquirenti stanno ancora indagando sulle dinamiche esatte del delitto. Questo terribile evento è solo l’ultimo di una lunga serie di femminicidi nel 2024, che continua a scuotere il Paese.

Anna Sviridenko, di origine austriaca, lavorava sia in Italia che in Austria, mantenendo un delicato equilibrio tra la sua carriera e la gestione dei due figli. Dopo la separazione, Paltrinieri era tornato a Modena, mentre Anna rimase in Austria. Le tensioni nella loro relazione erano sempre state presenti, complicando ulteriormente la situazione, soprattutto per quanto riguardava i figli.

Il rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Carlo Adolfo Porro, ha espresso profondo cordoglio per la tragedia, sottolineando la necessità di combattere il femminicidio con fermezza.

La comunità di San Felice sul Panaro, dove Anna risiedeva, è stata scossa dal tragico evento. Il sindaco ha annunciato che le bandiere saranno esposte a mezz’asta per due giorni in segno di lutto. La morte di Anna ha generato dolore e sgomento in tutta la città, evidenziando l’urgente necessità di affrontare il problema della violenza domestica e del femminicidio con azioni concrete di prevenzione.

Cronaca

Bolzano | Falsificazione di identità alla stazione

Questura di Bolzano

Due cittadini algerini sono stati denunciati dalla Polizia Ferroviaria di Bolzano dopo aver tentato di nascondere la propria identità. L’episodio è avvenuto nella serata di ieri presso la stazione ferroviaria, dove gli agenti, durante i controlli di routine, hanno notato tre giovani che mostrava segni di nervosismo al loro avvicinarsi.

I giovani, che hanno cercato di allontanarsi, sono stati rapidamente fermati dagli agenti. La mancanza di documenti e di un biglietto di viaggio ha spinto gli agenti a portarli in ufficio per un’identificazione più approfondita. Durante il fotosegnalamento, i due uomini hanno fornito false informazioni personali, ma le loro vere identità sono state scoperte grazie alla consultazione della Banca Dati delle Forze di Polizia.

Dopo le verifiche, i due algerini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica e ora sono a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura, che provvederà all’adozione di decreti di espulsione e ordini di allontanamento dal territorio nazionale.

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Calabria

San Ferdinando (RC) | Rapinatori messi in fuga dal sistema di sicurezza dell’ufficio postale

Questa mattina, un tentativo di rapina all’ufficio postale di San Ferdinando è stato rapidamente sventato grazie all’efficace sistema di sicurezza presente nell’edificio. Tre malintenzionati, mascherati per non farsi riconoscere, hanno cercato di mettere in atto il colpo, ma sono stati messi in fuga dai dispositivi di protezione.

I ritardatori di apertura delle casseforti, insieme a un sistema di allarme collegato direttamente alle forze dell’ordine, hanno rappresentato un deterrente cruciale, impedendo così ai rapinatori di completare la loro azione. Durante l’incidente, una decina di utenti si trovava all’interno dell’ufficio postale, ma nessuno è rimasto ferito.

L’episodio sottolinea l’importanza di investire in sistemi di sicurezza efficienti, che non solo proteggono i beni, ma garantiscono anche la sicurezza delle persone. La prontezza delle forze dell’ordine, attivate immediatamente dall’allerta, ha contribuito a mantenere la calma e a garantire che la situazione non degenerasse ulteriormente. Le autorità stanno ora indagando per identificare i responsabili del tentativo di rapina e per prevenire simili eventi in futuro.

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Cronaca

Bolzano | Operazione antidroga: arrestato spacciatore

Questura di Bolzano

Ieri pomeriggio, la sezione Narcotici della Squadra Mobile di Bolzano ha portato a termine un’operazione mirata nel quartiere Don Bosco, in risposta a diverse segnalazioni riguardanti movimenti sospetti in un condominio di via Resia. Durante un appostamento, gli agenti hanno notato un uomo, successivamente identificato come M. O., 44 anni, mentre si trovava a bordo di un’auto di lusso nei pressi della sua residenza.

Sottoposto a perquisizione personale, il soggetto ha mostrato segni evidenti di nervosismo, ammettendo di avere una piccola quantità di cocaina in casa. Tuttavia, una successiva perquisizione domiciliare ha rivelato un quantitativo ben più consistente: 39 grammi di cocaina, nascosti in un barattolo di vetro mescolato a Nutella, insieme a strumenti per il confezionamento e bilancini di precisione.

M. O., con un passato di precedenti penali legati allo spaccio, è stato arrestato e messo a disposizione della Procura. Il Questore di Bolzano, Paolo Sartori, ha sottolineato l’importanza di combattere il fenomeno della droga nella provincia, evidenziando i gravi rischi per i giovani e per la sicurezza pubblica. In aggiunta, è stata avviata la procedura per l’adozione di misure di prevenzione nei confronti dell’individuo arrestato, sottolineando l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di stupefacenti.

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