Dopo alcune vittorie nette al primo turno, il centrosinistra si trova costretto al ballottaggio sia a Bari sia a Firenze, principalmente a causa delle divisioni interne nei due capoluoghi della Puglia e della Toscana.

A Bari, sconvolta dalla maxi inchiesta sulle infiltrazioni mafiose nel Comune, i candidati principali sono tre: Vito Leccese del Pd, il leghista Fabio Romito per il centrodestra e l’avvocato Michele Laforgia per il M5S. Inizialmente, il candidato sindaco del centrosinistra avrebbe dovuto essere scelto attraverso le primarie, ma lo scandalo ha cambiato completamente lo scenario. Attualmente, Leccese è in testa con il 46%, sostenuto dal Pd, da Europa Verde e da altre cinque liste civiche, seguito da Romito con il 32,4%, appoggiato da FdI, Noi Moderati e altre 5 liste civiche, mentre Laforgia si ferma al 20,7%. Nicola Sciacovelli è in ultima posizione con lo 0,6%. Bari, quindi, tornerebbe al ballottaggio dopo dieci anni dall’ultima volta.

Anche a Firenze, il centrosinistra con l’ex assessore Sara Funaro è in testa con il 42,1%, sostenuto da Pd, Avs, Azione Siamo europei, Sara Funaro sindaca, +Europa, Centro, e Anima Firenze. In seconda posizione, con il 33,3%, si colloca l’ex direttore degli Uffizi, Eike Dieter Schmidt, candidato del centrodestra sostenuto da Fi, FdI, Lista civica Eike Schmidt sindaco e dalla Lega. Stefania Saccardi e Cecilia Del Re sono date entrambe al 6%. Firenze, quindi, tornerebbe a scegliere il sindaco dopo 15 anni, dal lontano 2009 quando Matteo Renzi sconfisse l’ex portiere del Milan e della Fiorentina Giovanni Galli.

Entrambi i capoluoghi, Bari e Firenze, sono orfani dei loro due primi cittadini uscenti, Antonio De Caro e Dario Nardella, che non potendosi candidare per un terzo mandato, hanno avviato con successo l’avventura europea, ottenendo rispettivamente 500mila e 100mila preferenze nelle elezioni europee.