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Liguria

Genova | Il capoluogo ligure si prepara all’evento Darsena 3000

Un progetto per dare un volto nuovo, attraverso le leve della cultura e della creatività, a una zona di Genova ricca di risorse e potenziale: la Darsena. È questo l’obiettivo centrale di Darsena 3000, progetto di rete pluriennale per l’attrattività e lo sviluppo territoriale della Darsena nella prospettiva di attivare un distretto creativo permanente e attrattivo a livello culturale, sociale ed economico attraverso un piano di sviluppo e una transizione digitale-ecologica, un set di interventi di arredo urbano e una programmazione annuale con attività di spettacolo e divulgative. I primi eventi di Darsena 3000 in calendario sono “Spritz and Jazz” con Grenda Lab (giovedì 6 giugno, ore 18.30 al Mercato dei Pescatori della Darsena), “Fish&DJs meets Dischibollenti by Sinestesie” con Modus ed El Cartel (venerdì 7 giugno, ore 18 al Mercato dei Pescatori della Darsena) e “Discobrunch” con vynil set di DJ M (domenica 9 giugno, dalle 11 alle 16 al Fish Lab). Tutti gli eventi sono gratuiti.

Il progetto è realizzato e coordinato da Forevergreen insieme a una rete di partner territoriali, strategici e anche internazionali che ne condividono gli obiettivi, i valori e il percorso di sviluppo. Il progetto è sostenuto dal Ministero della Cultura – Direzione Creatività Contemporanea e finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU e da Duferco Energia, in collaborazione con Comune di Genova, Coldiretti Pesca Liguria, Associazione Pescatori Liguri della Darsena, Ittiturismo Ermana, Mu.MA, Galata Museo del Mare, Condiviso Cooperativa, Associazione Darsena, Green Deal Circular Festival, le imprese culturali creative giovani – tra le principali – Associazione di promozione sociale Sinestesie, Euphoria APS, Associazione culturale Mixta, Associazione CDWR, NoOx Worldwide, Associazione Gezmataz, Per Inciso e Troppatrama Posidonia Festival, e le consulenze di TechSoup, Prospetti Consulting, Emotions Technology, Dodi Moss, Openfabric e altri professionisti.

«Abbiamo intuito le potenzialità di questa zona – spiega Alessandro Mazzone, fondatore e direttore di Forevergreen – fin dai primi eventi organizzati qui con Electropark dal 2017. Con Darsena 3000 puntiamo ad andare oltre con un progetto pluriennale che dia continuità e presidio all’area lungo tre direzioni. La prima è costruire una rete di stakeholder a prevalenza giovanile per la rigenerazione culturale e la transizione digitale ed energetica. La seconda è promuovere lo spazio pubblico per valorizzare le risorse esistenti in chiave alternativa alla “movida”, proponendo concept e format innovativi di intrattenimento musicale, arte e cultura, sulla digital & green culture, con un focus su pesca sostenibile e i mestieri tipici liguri e genovesi. La terza è programmare spettacoli, eventi artistici e divulgativi, degustazioni e talk sull’area della Darsena, tutti gratuiti. Si tratta di un progetto in cui Forevergreen ha sempre creduto lavorando con ostinazione, anche per innescare nuove relazioni tra operatori che, seppur competono nello stesso settore o affini, si ritrovano nei principi di cooperazione e operano per l’interesse generale e la collettività. È un’opportunità da non perdere, per tracciare una linea condivisa e attivare pratiche e approcci di intelligenza collettiva per la rigenerazione della Darsena, per cui auspichiamo il coinvolgimento e l’adesione anche di altri soggetti che desiderano valorizzare la Darsena attraverso competenze e proposte artistiche di qualità, destinate ai giovani, rispettose delle diversità e dell’ambiente, nel corso dei prossimi mesi e anni di progetto. Il modello è quello nord-europeo e ci aspettiamo che la città risponda con sostegno e collaborazione».

Attraverso la trasversalità dei format, dei contenuti e dei linguaggi adottati nel palinsesto di attività di Darsena 3000, il progetto si rivolge ai giovani, ma anche a famiglie e turisti in visita a Genova.

«La lenta trasformazione dell’antica Darsena in Open Air Museum – commenta il direttore del Mu.MA Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni Pierangelo Campodonico – è passata attraverso la realizzazione della Facoltà di Economia e il recupero urbanistico, partito negli anni ’90, dell’intera area degli antichi docks portuali. L’opera di restauro ha compreso prima gli edifici, tra cui il “quartiere” Galata, e in un secondo momento gli spazi esterni. Al recupero architettonico fa oggi da corollario la rivitalizzazione dell’intero tessuto urbano della antica Darsena: il riordino degli attracchi, concessi ad attività professionali quali pescatori e scuole di vela e, occasionalmente, destinati all’attracco di barche d’epoca; il sorgere di numerosi esercizi commerciali a bordo banchina; l’apertura al pubblico del sommergibile S-518 Nazario Sauro oltre all’inserimento di elementi di arredo urbano composti da panchine e pannelli espositivi e antiche fotografie. Queste manifestazioni sono accolte con entusiasmo dall’Amministrazione in quanto consentono a pubblici diversi di vivere la Darsena di Genova».

​​«La Darsena di Genova ospita i nostri uffici da ormai quasi vent’anni – commenta Marco Castagna, Presidente di Duferco Energia – e ci sentiamo parte integrante di quest’area, la viviamo quotidianamente e attraverso il sostegno al progetto vogliamo dare il nostro contributo per rilanciarla e valorizzarla, attraverso un modello di sviluppo sostenibile, dal punto di vista sociale, ambientale ed economico».

«Collaboriamo da anni con Forevergreen – aggiunge Daniela Borriello, responsabile regionale di Coldiretti Impresa Pesca nella realizzazione di Fish&DJs e quando ci è stato proposto un progetto di più ampio respiro, non solo dal punto di vista temporale, ma anche dal punto di vista delle iniziative da realizzare, negli spazi in nostra concessione, abbiamo accolto con entusiasmo la proposta, inserendo nel calendario degli eventi diversi momenti in cui sono coinvolti i nostri associati. Tutto questo va sicuramente a vantaggio della zona in cui i nostri pescatori lavorano, cercando di poter far vivere loro e alla cittadinanza tutta, in totale sicurezza, l’area della Darsena come un luogo di ritrovo culturale, sociale, turistico ed enogastronomico».

Liguria

Imperia | Davanti alle coste della Riviera avvistato un capodoglio

Un esemplare di capodoglio è stato avvistato al largo delle coste di Imperia dai biologi dell’associazione Delfini del Ponente. Il team di ricercatori ha condiviso l’entusiasmo per l’avvistamento, ringraziando Golfo Paradiso Whale Watching per la segnalazione. Si tratta di un avvistamento che si è verificato durante la prima uscita di monitoraggio del mese di settembre. “Grazie alle fotografie della coda, saremo in grado di identificare questo esemplare e verificare se si tratti di un nuovo individuo o di un animale già registrato nel nostro catalogo – spiegano da Delfini del Ponente –  Questi dati aiuteranno il team a valutare se sia un animale nuovo oppure già avvistato dall’associazione negli anni precedenti”.

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Liguria

Corsica Sardinia Ferries, cucina di qualità con lo chef stellato Filippo Chiappini Dattilo

Corsica Sardinia Ferries porta la qualità della ristorazione a un nuovo livello grazie alla collaborazione con lo chef stellato Filippo Chiappini Dattilo. Da oltre cinque anni, lo chef si occupa della creazione dei menu a bordo delle famose Navi Gialle, della formazione del personale di cucina e della sperimentazione di nuovi piatti, mescolando tradizione e innovazione.

Filippo Chiappini Dattilo, noto per essere stato titolare dell’Antica Osteria del Teatro di Piacenza e per aver conquistato due stelle Michelin, ha alle spalle una lunga carriera nelle cucine d’oltralpe, lavorando con icone della gastronomia francese come Georges Blanc, Émile Jung e Paul Haeberlin. Prendendo ispirazione dal maestro Georges Cogny, Dattilo si è affermato come uno degli chef italiani più apprezzati per la sua competenza nella tecnica di lavorazione dei cibi, la passione per la cultura delle materie prime e la sua attenzione alla valorizzazione degli ingredienti.

Oltre a essere autore di numerosi libri, Chiappini Dattilo porta la sua esperienza nelle cucine delle Navi Gialle con un approccio che combina garbo e dedizione, coinvolgendo attivamente il personale di bordo. “Da 5 anni vivo questa esperienza di formatore a bordo delle Navi Gialle e la considero sorprendente e stimolante, poiché alla didattica più frontale si alternano momenti di scambio e familiarità e credo che potrebbe essere il contesto ideale di approccio alla cucina, per i giovani che vogliono intraprendere questa carriera”.

Uno dei punti di forza della ristorazione a bordo è l’equilibrio tra innovazione e rispetto per la tradizione. I passeggeri delle Navi Gialle troveranno nel menu non solo piatti creativi e moderni, ma anche ricette che omaggiano la cultura culinaria di Corsica e Sardegna, terre servite tutto l’anno dai collegamenti di Corsica Sardinia Ferries. Grazie alla collaborazione di Chiappini Dattilo, la compagnia garantisce una cucina che utilizza materie prime fresche e di stagione, sempre attenta alla qualità e alla sostenibilità.

“La nostra cucina a bordo è basata su prodotti freschi e rigorosamente stagionali. Ogni piatto è preparato a bordo per assicurare qualità e freschezza, e prestiamo molta attenzione a ridurre gli sprechi e a rispettare l’ambiente”, sottolinea Sebastien Romani, Chief Sales Officer di Corsica Sardinia Ferries.

La sostenibilità è un pilastro dell’offerta gastronomica della compagnia, che si impegna a selezionare fornitori responsabili e a utilizzare cibi biologici e a basso impatto ambientale.

Un aspetto fondamentale del lavoro di Chiappini Dattilo è la formazione del personale di bordo, un elemento distintivo di Corsica Sardinia Ferries. La compagnia ha anche istituito una vera e propria “nave scuola” per giovani aspiranti chef. “Abbiamo creato un progetto in collaborazione con il reparto che permette ai ragazzi di venire a bordo per settimane, immergendosi nel mondo della cucina navale e scoprendo se questa carriera può fare per loro”, aggiunge Romani.

Corsica Sardinia Ferries è l’unica compagnia di navigazione passeggeri in Italia che gestisce la ristorazione interamente in proprio, senza appaltare il servizio a terzi. “Questo ci permette di avere un controllo totale su ogni aspetto della ristorazione a bordo: dagli acquisti delle materie prime alla creazione dei menu, fino alla formazione del personale – precisa Romani -. Questo approccio consente alla compagnia di garantire un’esperienza culinaria di altissimo livello, con piatti che sorprendono i passeggeri per la loro qualità”.

La collaborazione con cuochi di altissimo livello, come Chiappini Dattilo, ha consolidato la reputazione di Corsica Sardinia Ferries come modello da seguire nel settore. Negli ultimi dieci anni, la compagnia ha collaborato con diversi chef stellati, ma Chiappini Dattilo è il quarto e ha portato avanti questo percorso con successo per sei anni consecutivi.

Grazie alla sua flotta di 13 navi e una gestione che copre ogni aspetto dell’esperienza a bordo, Corsica Sardinia Ferries continua a essere un punto di riferimento nella navigazione verso Corsica e Sardegna, offrendo ai suoi passeggeri un viaggio all’insegna della qualità, non solo per i servizi, ma anche per l’esperienza culinaria, rendendo ogni traversata un’esperienza gastronomica unica.

Per scoprire tutti i traghetti per Sardegna, Elba, Baleari e Corsica di Sardinia Ferries clicca qui.

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Liguria

Genova | Dimesso 3 volte dall’ospedale: morto. Era zio di Alice D’Amato. Pm: processate i medici

Dimesso tre volte dall’ospedale con la diagnosi di una lombosciatalgia è morto otto giorni dopo per una dissezione aortica. La vittima di quella che per la Procura di Genova è una colpa medica era Daniele D’Amato, 48 anni, zio della 21enne genovese Alice D’Amato, vincitrice della medaglia d’oro alla trave alle Olimpiadi di Parigi 2024. Per quella morte, il pm oggi ha chiesto il rinvio a giudizio per due medici rispettivamente dell’ospedale di Novi Ligure e del San Martino di Genova. La vicenda risale al 2021. D’Amato, secondo quanto denunciato dai famigliari, si era presentato il 23 maggio in ospedale con forti dolori e la pressione molto alta.

Sarebbe stato visitato da un medico che non sarebbe riuscito ad accedere al sistema informatico. Il paziente avrebbe poi firmato per le dimissioni ed era andato via alle 7. Un paio d’ore dopo, però, era tornato nello stesso ospedale, con l’elicottero, lamentando un “dolore lombare dopo sforzo nella giornata precedente in ernia discale”. Al secondo accesso, ha spiegato il pm nella sua richiesta di rinvio a giudizio, il medico avrebbe omesso “di completare la raccolta anamnestica e l’esame obiettivo del paziente non eseguiti esaustivamente al precedente accesso per agitazione del paziente, omette altresì di eseguire ulteriori accertamenti e di ripetere gli esami del sangue, fissando erroneamente la diagnosi in lombalgia muscolo scheletrica senza approfondire il caso mediante osservazione clinica e l’esecuzione di ulteriori esami”.

Inoltre, sempre a parere della pubblica accusa, non lo aveva trattenuto in osservazione, ma lo aveva dimesso poco prima delle 14. Quattro ore più tardi D’Amato era andato al Pronto soccorso del San Martino sempre lamentando una “lombosciatalgia acuta”.

Era stato quindi preso in carico da un medico che gli aveva prescritto una radiografia alla colonna lombosacrale. A quel punto, era subentrato un secondo medico che aveva controllato i risultati, effettuato una visita ortopedica e, sempre secondo il pm, aveva fissato “erroneamente la diagnosi in lombalgia muscolo scheletrica senza approfondire il caso e omettendo di trattenere il paziente in ospedale per adeguato monitoraggio”, dimettendolo poco dopo le 21.

Tre giorni dopo lo zio della campionessa genovese era tornato di nuovo in ospedale, dove erano stati fatti accertamenti più completi. Il 28 maggio gli era stata diagnosticata una “dissecazione aortica” ed era stato deciso per un intervento chirurgico d’urgenza. Daniele D’Amato era poi deceduto il 1° giugno.

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