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Liguria

Alassio (SV) | Sul Molo Bestoso è arrivata “La Metafora Del Viaggio” di Bruno Catalano

Dopo Genova approda ad Alassio “La Metafora Del Viaggio”, l’esposizione personale di Bruno Catalano, uno tra i maggiori esponenti del panorama artistico contemporaneo. Inserita in Lygies, l’esposizione è composta da due sculture monumentali della straordinaria serie “I Viaggiatori”

Caratterizzate dalla totale mancanza della parte centrale del corpo e da personaggi eterei, privi di materia, in un gioco di “non finito”, quasi michelangiolesco, le opere di Catalano portano lo spettatore a perdersi negli sfondi scelti per le installazioni e a chiedersi perfino come queste figure possano reggersi in piedi.

Tutte le opere di Bruno Catalano rappresentano un “uomo che cammina”, una figura caratterizzata sempre da un bagaglio, una valigia, una borsa o uno zaino, che regge con una mano e che lo configura come un viaggiatore che non si sa però da dove viene né dove vada, lasciando inevitabilmente frammenti di sé lungo il cammino.

“L’arte visionaria di Bruno Catalano traccia i confini tra due dimensioni quali l’arte e il viaggio, temi assai cari alla storia della Città di Alassio – commenta il sindaco di Alassio Marco Melgrati. Siamo orgogliosi di ospitare nell’ambito della sesta edizione di Ligyes_Alassio_Genova Cultura Fest due delle sue installazioni sul Molo Bestoso che saranno visibili dal 1 giugno al 31 ottobre 2024. Le due sculture intitolate “Blue de Chine” e “Non Finito” andranno a impreziosire una location di per sé già piena di suggestioni”.

Bruno Catalano, artista italo-francese, ha già esposto le sue opere in importanti città italiane come Venezia, Viareggio, Lucca, Amalfi, e in metropoli internazionali come Parigi e Sydney. 

Abbiamo presentato alla Regione Liguria il progetto di mostra di Bruno Catalano denominato “La Metafora del Viaggio”, in riferimento al titolo del testo critico di Enzo Di Martino scritto in occasione della prima mostra in Italia presso la Galleria Ravagnan di Venezia – spiega Chiara Ravagnan della Galleria Ravagnan con cui Catalano collabora dal 2014. Durante l’estate 2024, l’arte monumentale di Bruno Catalano sarà protagonista di una mostra en plein air diffusa nel tessuto urbano di Genova. Una mostra straordinaria che avrà anche un’appendice preziosa ad Alassio, in occasione del Festival della Cultura Ligyes. “I Viaggiatori”, tra le opere più rappresentative del maestro Catalano, incarnano un senso profondo di bellezza e di cultura condivisa che trascende i confini geografici e linguistici. Queste straordinarie sculture in bronzo accompagneranno i cittadini e i visitatori in un’esperienza artistica unica, che celebra il senso di meraviglia e di scoperta che il viaggio porta con sé. La bellezza di queste opere risiede non solo nella loro ineguagliabile maestria tecnica, ma anche nel loro potere di connettere le persone e di stimolare la riflessione su temi universali come l’identità, il cambiamento e la ricerca di significato. Attraverso le sue opere, Catalano ci invita a esplorare le nostre storie personali e collettive, a confrontarci con l’esperienza di viaggio e a riconoscere la bellezza e la complessità del mondo che ci circonda”

“Le mie sculture portano con sé una storia, ma non la raccontano. – spiega l’artista Bruno Catalano -Non sappiamo da dove vengono, né dove stanno andando, ma sappiamo che si muovono in avanti, sia che partano sia che arrivino. Alassio è un luogo di viaggio, d’incontro e di vita. Sono estremamente onorato di essere qui oggi ed anche di essere stato invitato tra le personalità illustri del muretto di Alassio. Non avrei mai pensato nella mia vita, di prendere parte a una tale storia. Ho rappresentato dei personaggi che ho chiamato Viaggiatori che portano una valigia e hanno una parte del corpo strappata. Così oggi ho una piccola valigia di bronzo con me. In questa valigia c’è una sola cosa veramente importante: tutte le persone che hanno reso e continuano a rendere possibile il mio lavoro. Vorrei ringraziare molto calorosamente Chiara e Carlo Ravagnan, i miei galleristi e amici senza i quali tutto questo non sarebbe possibile. Vorrei anche ringraziare sinceramente il sindaco di Alassio, Marco Melgrati, e la rappresentante della Fondazione Berrino, Angela Berrino, che permettono che questa tradizione esista e che questo muro risplenda. Concluderò semplicemente queste poche parole con una frase: C’è una sola specie valida di viaggi, ed è il cammino verso gli altri.”

Bruno Catalano è nato in Marocco nel 1960 e lavora tra l’Italia e la Francia. Nel 1975 è costretto all’esilio con la sua famiglia. Sbarcato a Marsiglia con la speranza di ricominciare una nuova vita, conserva nella memoria il dolore del proprio sradicamento. A 18 anni diventa marinaio, poi elettricista, a 30 incontra l’arte e la scultura in argilla attraverso artisti come Rodin, Giacometti, César. Da quel momento decide di consacrarvi la propria esistenza. Notato per la prima volta nel 2005 da un gallerista parigino a una mostra d’arte contemporanea, evolve dall’argilla al bronzo e scolpisce personaggi sempre più grandi, realizzando così notevoli prodezze tecniche. Oggi “I Viaggiatori” arricchiscono le più prestigiose collezioni pubbliche e private. Grazie alla collaborazione con la Galleria Ravagnan Bruno Catalano ha portato le sue sculture monumentali in esposizione in iconiche città italiane, tra cui Venezia, Viareggio, Lucca e Amalfi.

I Viaggiatori di Bruno Catalano

“I Viaggiatori” di Bruno Catalano sono personaggi che la scultura immortala nel mezzo di un lungo viaggio, la cui durata, origine e destinazione rimangono a noi ignote. Nella sua opera, questi uomini e queste donne tratti dal mondo del quotidiano assumono una dimensione eroica e diventano simboli di continuità e trasformazione. Con la loro statura monumentale esplorano e raccontano i temi universali dell’esistenza umana: l’identità, la migrazione, il viaggio stesso. Questi individui trasportano all’interno dei loro bagagli dei frammenti di vita e di storia. Il loro destino si lega inevitabilmente alle loro radici, e li mantiene in un equilibrio precario tra il passato e il futuro. Bruno Catalano rappresenta esseri umani, figure sospese che viaggiano, attraversate dalla luce, dal vento e dallo sguardo. Corpi incompiuti dove le parti mancanti diventano finestre nelle quali riconoscersi, metafore di movimento e connessione con il viaggio della vita.

Blue de Chine 

“Blue de Chine” è un’opera dedicata a tutti quei lavoratori che giungono da terre remote. La patina di colore blu che avvolge la scultura è un’evocazione all’abbigliamento distintivo degli operai e dei marinai. Bruno Catalano era lui stesso uno di loro, partito dal Marocco e arrivato a Marsiglia con nient’altro che una modesta valigia. Questa scultura celebra l’umanità in movimento e il coraggio dei lavoratori migranti che hanno contribuito a plasmare il mondo in cui viviamo.

Non Finito        

Scultura dal drappeggio che confonde, che ricopre tutta la figura, invisibile, indecifrabile, ineffabile: “Non Finito” rappresenta l’infinità di direzioni, ritocchi, modifiche, su un oggetto d’arte, consentiti dall’argilla. Concretamente, per mantenerla malleabile e morbida, lo scultore avvolge la scultura ogni sera con un canovaccio bagnato. L’artista scrive una poesia in tre dimensioni per questo canovaccio, che gli consente di continuare il lavoro su una statua incompiuta, allegoria del work in progress. L’aspetto mistico di questa scultura esprime lo straordinario spettro delle possibilità della creazione. Scrutando oltre i riferimenti allo stile classico, possiamo notare una reverenza verso i grandi maestri, con i ricchi drappeggi che hanno tanto affascinato questo artista autodidatta. Infine, la scultura parla del lavoro nella sua dimensione assoluta, quotidiana, dell’artista come anche dell’operaio. Bruno Catalano, prima operaio in catena di montaggio, marinaio e poi elettricista, nutre e onora il lavoro manuale fatto di gesti reiterati, con le sue minime variazioni, sempre alla ricerca della perfezione.

Liguria

Savona | Lavoratori in nero impiegati in interventi in autostrada scoperti dalla Finanza

Una maxi multa da 128 mila euro è quto dovrà pagare una società che aveva impiegato 25 lavoratori irregolari nei cantieri per le manutenzioni in autostrada.

Oltre alla pesante sanzione della guardia di finanza, una parte già stata pagata dal datore di lavoro, altri provvedimenti verranno decisi dall’Ispettorato del Lavoro. Insieme hanno svolto un’attività di contrasto del lavoro sommerso e irregolare, con verifiche scrupolose del rispetto della tutela dei diritti dei lavoratori.

La società era impegnata nei lavori di manutenzione di un tratto autostradale in territorio savonese finita sotto la lente dei finanzieri della tenenza di Cairo Montenotte e dei funzionari dell’Ispettorato. Insieme hanno verificato i turni orari prestati dai lavoratori dipendenti e la documentazione della società.

E’ emerso che gli operai svolgevano turni oltre l’orario previsto, anche della durata di 11 ore al giorno, senza percepire l’indennità di straordinario spettante. Inoltre è anche emerso che i lavoratori svolgevano turni continuativi di lavoro senza usufruire del giorno di riposo settimanale oppure svolgevano esclusivamente turni in orario notturno, anche in questo caso senza usufruire di alcun riposo durante il mese. Condotte illecite che sono state contestate dalla guardia di finanza alla società per l’impiego di lavoratori ai quali non erano state riconosciute le indennità dovute per le ore effettivamente prestate e per i riposi settimanali non fruiti.

«L’attività investigativa – fanno sapere dal comando provinciale delle fiamme gialle – si inquadra nella più ampia azione operativa posta in essere dalla Guardia di Finanza di Savona in sinergia con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Savona, volta sia al recupero delle somme sottratte alle casse erariali sia alla verifica del rispetto dei diritti dei lavoratori dipendenti, con particolare riguardo alle condizioni economiche e alle prestazioni orarie previste dalla normativa di settore».

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Liguria

Alassio (SV) | Figlio violento maltrattava la madre e il compagno di lei, arrestato

Un uomo è stato arrestato dai carabinieri di Alassio per maltrattamenti nei confronti della madre e del compagno ai quali avrebbe chiesto somme di denaro. Dopo una prima denuncia l’uomo era stato messo in prova ma l’atteggiamento vessatorio si è poi trasformato in estorsione vera e propria e, dopo la richiesta del pm la pena è stata sospesa e l’uomo condotto in carcere.

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Liguria

Noli (SV) | Tre canti dell’Inferno per ricordare il soggiorno in Riviera di Dante Alighieri

Saranno i primi 3 canti dell’Inferno della “Divina Commedia”, recitati dall’attore Carlo Deprati con l’introduzione a cura del professor Stefano Casarino, a regalare emozioni al pubblico che sabato 21 settembre alle 21 parteciperanno alla nuova edizione di “Lectura Dantis”, evento promosso dalla Fondazione Culturale Sant’Antonio di Noli. A curare l’accompagnamento musicale sarà il pianoforte e tastiera elettronica del maestro Andrea Albertini, con Livia Hagiu al violino, mentre la direzione artistica della serata è affidata a Matteo Peirone.

Quella in programma sabato sarà una serata a “lume di candela” ad ingresso libero sino a esaurimento posti. «Un appuntamento speciale con “La Divina Commedia” per ricordare anche il soggiorno del Sommo Poeta a Noli a partire dal 1308», sottolineano dalla Fondazione Culturale Sant’Antonio di Noli. Un evento che vuole esaltare “Noli Città Dantesca”, aspetto fortemente voluto dal nuovo consiglio e presidenza della Fondazione Culturale Sant’Antonio di Noli.

Prima della “Lectura Dantis” di sabato, infatti, Noli aveva ospitato un altro evento altrettanto importante che aveva permesso di rispolverare una pagina importante della storia di Noli. E’ il progetto pluriennale “Dante in musica” con nuove composizioni sui versi di Dante. Il 27 aprile 2024 era andata in scena la prima edizione con eco internazionale e due nuove composizioni sul Canto I Inferno e Canto IV Purgatorio (il canto in cui si cita Noli). Sono stati chiamati due compositori di chiara fama: Francesco Lanzillotta, tra i più importanti direttori d’orchestra e compositori italiani, e Vincenzo Parisi, compositore noto per il suo eclettismo e genialità. La promozione della cultura e del turismo di eccellenza nel territorio di Noli, Città Dantesca, Antica Repubblica Marinara, uno dei Borghi più belli di Italia, passa attraverso questi eventi. «Infatti sono previsti progetti pluriennali e paralleli – fanno sapere dalla Fondazione – Due i mesi centrali delle iniziative culturali dedicate al sommo Poeta: a settembre e ad aprile di ogni anno».

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