Cronaca
Rimini | 60enne denunciato per maltrattamento di animale con l’aggravante della sua morte
Dopo una segnalazione, le autorità hanno richiesto a un uomo di 60 anni di Riccione (Rimini) di portare il suo cane – anziano e in condizioni precarie – dal veterinario per ricevere cure adeguate. Purtroppo, nonostante gli sforzi dei medici durante i due giorni di ricovero, l’animale non ha resistito ed è deceduto a causa delle sue gravi condizioni. Le accuse sostengono che il proprietario non ha affatto preso cura del cane, apparentemente aspettando che morisse per trascuratezza. L’uomo è stato denunciato per maltrattamento di animali, con l’aggravante della morte dell’animale.
L’associazione animalista Lega nazionale per la difesa del cane (Lndc) si unisce alla denuncia, impegnandosi a seguire da vicino il caso per garantire che venga data la giusta considerazione a questa tragica vicenda. Scrivendo dall’associazione, affermano che ancora una volta una vita è stata spezzata a causa dell’indifferenza di chi avrebbe dovuto proteggere il proprio animale. Secondo quanto stabilito dalla corte di Cassazione, trascurare le cure necessarie per un cane malato equivale a maltrattarlo e il proprietario ne è responsabile penalmente anche in caso di decesso.
Piera Rosati, presidente di Lndc, ha commentato che non ci sono scuse accettabili per un comportamento del genere. Prendere un animale non è un obbligo e chi non è in grado o non ha la volontà di prendersene cura dovrebbe astenersi dal farlo. Anche se ci sono difficoltà economiche, queste non giustificano la negligenza. Esistono diverse modalità di pagamento dilazionato presso i veterinari o è possibile chiedere aiuto ad associazioni o raccogliere fondi online.
Rosati ha sottolineato che quando si arriva al punto in cui un animale soffre a causa della mancanza di cure, dimostra una totale assenza di volontà da parte del proprietario. Questa forma di maltrattamento è estremamente crudele e si spera che il giudice riconosca l’importanza di punire severamente tali comportamenti.
Cronaca
Torino | Sequestro preventivo di 74 milioni nell’inchiesta sull’eredità di Gianni Agnelli
La procura di Torino ha disposto un sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 74,8 milioni di euro, nell’ambito dell’indagine legata alla gestione dell’eredità di Gianni Agnelli. Il provvedimento, emesso dal gip del tribunale torinese su richiesta della procura, coinvolge i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, oltre al commercialista Gianluca Ferrero e al notaio svizzero Urs Robert Von Gruenigen.
Il sequestro ha l’obiettivo di garantire la confisca, anche per equivalente, di beni mobili e immobili fino alla somma indicata. A eseguire il provvedimento è stato incaricato il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Torino.
Secondo la procura, i reati contestati comprendono la dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di artifici e la truffa ai danni dello Stato. Tuttavia, l’ufficio giudiziario ha sottolineato che vale la presunzione di innocenza per tutte le persone indagate, che potranno dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati in ogni fase del procedimento.
Cronaca
Frosinone | Truffa ai danni di un’anziana: la Polizia Stradale recupera refurtiva e denuncia i responsabili
Gli agenti della Sottosezione della Polizia Stradale di Cassino hanno fermato un veicolo Ford Puma, in transito sulla carreggiata sud del tratto autostradale di competenza. A bordo si trovavano due giovani il cui comportamento nervoso ha subito insospettito i poliziotti.
Grazie all’esperienza e al notevole intuito investigativo degli agenti, si è deciso di approfondire il controllo del veicolo, scoprendo elementi riconducibili a una truffa segnalata poche ore prima in provincia di Siena, a danno di una signora anziana. Durante la perquisizione del mezzo, infatti, è stata trovata una borsa ben nascosta, contenente numerosi monili in oro e una somma di denaro contante.
Immediatamente è stata avviata un’indagine approfondita, che ha permesso di stabilire con chiarezza la responsabilità dei due soggetti fermati. In collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Siena, si è accertato che la vittima, una donna di 65 anni, era stata raggirata con la cosiddetta “truffa del finto incidente stradale”.
La donna era stata contattata telefonicamente da un individuo che si era presentato come Maresciallo dei Carabinieri, il quale le aveva riferito di un presunto incidente stradale causato dal figlio. Per evitare l’arresto del giovane, la donna avrebbe dovuto pagare una somma di denaro. Poco dopo, un falso avvocato si è presentato alla sua porta per riscuotere quanto richiesto. Non avendo una grande disponibilità di contanti, l’anziana ha consegnato numerosi monili in oro e tutto il denaro presente in casa.
Grazie alle tempestive indagini, i poliziotti della Stradale di Cassino hanno potuto attribuire con certezza la responsabilità del reato ai due truffatori, che sono stati denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria. La refurtiva, composta dai monili in oro e dal denaro contante, verrà restituita alla vittima.
Cronaca
Verona | Tragedia familiare a Vago di Lavagno: uomo uccide la moglie e ferisce gravemente il figlio
Un grave episodio di violenza domestica si è consumato ieri a Vago di Lavagno, nel veronese, dove un uomo ha sparato e ucciso la moglie, ferendo gravemente il figlio di 15 anni. Il ragazzo, che ha tentato di proteggere la madre dall’aggressione, è stato immediatamente soccorso e trasportato in ospedale in condizioni critiche tramite elicottero.
L’allarme è scattato intorno alle 14, quando alcuni residenti hanno udito i colpi di arma da fuoco provenienti dall’abitazione della famiglia. I carabinieri, giunti prontamente sul posto, hanno isolato l’intera area per consentire agli investigatori di ricostruire la dinamica del tragico evento, ancora oggetto di indagine.
Il ragazzo, nel disperato tentativo di salvare la madre, si è frapposto tra i genitori, venendo colpito gravemente. Ora è ricoverato in terapia intensiva presso l’ospedale Borgo Trento di Verona, mentre il padre, autore del gesto, è stato interrogato direttamente sul luogo del delitto prima di essere portato in caserma.
La vittima, una donna di 58 anni, non ha avuto scampo, e per lei i soccorsi non hanno potuto fare nulla. Il movente dell’omicidio rimane ancora da chiarire.
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