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Cronaca

Roma | Tenta di corrompere i Finanzieri per evitare un sequestro: arrestato commesso

repertorio

Tentata corruzione al quartiere Pigneto di Roma, dove un commesso di una rivendita di accessori per la telefonia ha cercato di evitare il sequestro della merce offerta nel suo negozio, tentando di corrompere una pattuglia di Finanzieri del Comando Provinciale di Roma con una somma di 500 euro.

Le Fiamme Gialle del 3° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma sono intervenute nell’esercizio commerciale per verificare la liceità della merce posta in vendita. Durante il controllo, è emerso che numerosi articoli recavano il marchio contraffatto di una nota casa produttrice e risultavano privi della certificazione di conformità di sicurezza, obbligatoria per garantire la protezione dei consumatori.

Nel corso della stesura degli atti di polizia giudiziaria, il commesso, un quarantenne di nazionalità cinese, ha avvicinato con un pretesto uno dei militari, offrendo una mazzetta costituita da dieci banconote da 50 euro ciascuna, per un totale di 500 euro, nel tentativo di evitare il sequestro della merce illegale. L’offerta è stata immediatamente rifiutata dai finanzieri, che hanno proceduto all’arresto dell’uomo con l’accusa di istigazione alla corruzione.

Il dipendente è stato processato con rito direttissimo dalla Sezione Collegiale del Tribunale Ordinario di Roma, affrontando l’accusa di istigazione alla corruzione. Parallelamente, il titolare della ditta individuale cui è riconducibile l’attività commerciale è stato incriminato per frode in commercio e per l’introduzione nel territorio nazionale di merce contraffatta.

Questa operazione rientra nel più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti predisposto dal Comando Provinciale di Roma, mirato alla salvaguardia dell’economia legale, nonché alla sicurezza e alla salute dei consumatori. L’azione delle Fiamme Gialle sottolinea l’importanza del rispetto delle normative vigenti per la protezione del mercato e dei cittadini, rappresentando un fermo monito contro le attività illegali.

L’episodio al Pigneto evidenzia la determinazione delle autorità nel combattere la contraffazione e l’illegalità commerciale, promuovendo un ambiente di mercato sano e sicuro per tutti i consumatori.

Abruzzo

L’Aquila | Arrestato 22enne per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale

repertorio

Un giovane di 22 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Balsorano con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Da tempo il ragazzo, afflitto da problemi di tossicodipendenza, minacciava e maltrattava la madre, una donna di 57 anni, per costringerla a soddisfare le sue richieste. La situazione è degenerata la scorsa notte quando, durante un episodio di violenza, il giovane ha dato fuoco ai propri vestiti all’interno dell’abitazione.

Impaurita, la donna ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente. Al loro arrivo, il comportamento del 22enne è rimasto ostile: ha continuato a minacciare anche i militari e ha opposto resistenza. A causa della gravità della situazione, il giovane è stato arrestato.

Dopo aver completato le formalità dell’arresto, il 22enne è stato trasferito presso il carcere di San Nicola di Avezzano, su disposizione del pubblico ministero di turno.

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Cronaca

Ferrara | Arrestato 25enne di Comacchio, sequestrati oltre 3,5 kg di stupefacenti conservata in frigo

I Carabinieri della Stazione di Lido degli Estensi hanno arrestato in flagranza un 25enne di Comacchio per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. L’operazione è scattata dopo diverse segnalazioni riguardanti un insolito via vai di persone da un’abitazione del paese. I militari hanno deciso di monitorare la situazione e, nel pomeriggio di domenica, hanno fermato un giovane subito dopo aver acquistato una dose di cocaina.

Dopo il controllo del cliente, i Carabinieri sono entrati nell’abitazione, occupata dal 25enne, incensurato e disoccupato. All’interno della casa, una villetta a schiera, è stata rinvenuta una grande quantità di droga: oltre 3,5 kg di hashish, quasi 1 kg di marijuana e alcune dosi di cocaina. Le sostanze erano nascoste in un frigorifero e nella mansarda, con dosi già pronte per la vendita e materiale per il confezionamento.

Insieme alla droga, i Carabinieri hanno sequestrato anche lo smartphone del giovane e oltre 2000 euro in contanti, considerati proventi dell’attività di spaccio. Il 25enne è stato arrestato e portato al carcere di Ferrara. In seguito, il Tribunale ha convalidato l’arresto e ha disposto per lui la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Comacchio.

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Cronaca

Lecce | Nel garage chili di droga, pistole e munizioni: un arresto

I Carabinieri del Nucleo Investigativo, impegnati in un’operazione antidroga, hanno arrestato un 32enne già noto alle forze dell’ordine nella tarda serata di ieri. L’uomo, fermato mentre stava per salire sulla sua moto, ha mostrato chiari segni di nervosismo che hanno insospettito i militari. Dopo avergli chiesto se fosse in possesso di sostanze stupefacenti, il 32enne ha consegnato spontaneamente una busta contenente circa due chili e mezzo di hashish.

La successiva perquisizione nel garage dell’uomo ha portato al sequestro di altri tre chili di hashish, confezionati in panetti contrassegnati da loghi colorati, una pratica comune tra gli spacciatori per attrarre clienti, specialmente i più giovani. Inoltre, in un secondo garage, i Carabinieri hanno scoperto un chilo e mezzo di cocaina già divisa in dosi, oltre sei chili di marijuana, e tre pistole clandestine con matricole cancellate o assenti, di cui una semiautomatica carica e pronta all’uso, insieme a centinaia di munizioni e una pistola lanciarazzi.

Nella perquisizione sono stati anche rinvenuti oltre 5000 euro in contanti, presumibilmente frutto dell’attività di spaccio. L’uomo è stato quindi arrestato e trasferito in carcere con l’accusa di detenzione illecita di stupefacenti e possesso illegale di armi clandestine e munizioni.

Le sostanze sequestrate saranno sottoposte a test per determinarne il principio attivo, mentre le armi saranno esaminate dai Carabinieri del RIS per verificare eventuali collegamenti con precedenti crimini. Si ricorda che l’uomo, essendo ancora nella fase delle indagini preliminari, è presunto innocente fino a sentenza definitiva.

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