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Cronaca

Milano | Aggressioni e spaccio in via Gola: 13 misure cautelari

La Polizia di Stato, sotto la guida della Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito un’ordinanza cautelare in carcere per cinque indagati e il divieto di dimora in Lombardia per altri otto. Questa azione è stata presa nei confronti di dodici cittadini marocchini e un egiziano, tutti pregiudicati e senza regolare permesso di soggiorno in Italia, con un’età compresa tra i 21 e i 37 anni. Sono indagati per vari reati, tra cui lesioni personali, rapina, possesso illegale di arma da fuoco e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’episodio che ha innescato questa azione è avvenuto il 28 gennaio 2023, in via Barrili, dove un cittadino egiziano è stato brutalmente aggredito da almeno otto individui di origine nordafricana. È stato colpito con calci, pugni e bastoni di legno, riportando ferite alla faccia e un trauma cranico. Durante l’aggressione, è stato anche derubato del telefono cellulare e di due collane.

Le indagini avviate dalla Squadra Mobile di Milano hanno preso avvio dall’analisi di un video che documentava l’aggressione. Data la gravità del fatto e le persone coinvolte, si è ipotizzato sin dall’inizio che dietro l’attacco potesse esserci uno schema legato allo spaccio di droga. Attraverso un’accurata ricerca nelle banche dati, sorveglianza sul territorio e analisi dei tabulati telefonici, gli investigatori hanno identificato quattro dei partecipanti all’aggressione, tutti cittadini marocchini, con precedenti penali e attivi nell’area di via Gola.

Le intercettazioni successive hanno rivelato l’organizzazione di una rete di spaccio nella zona, con altre nove persone coinvolte, anch’esse di origine nordafricana. Questi individui si occupavano della vendita al dettaglio di cocaina ed hashish, operando sia tramite accordi telefonici che vendite dirette in strada. I trafficanti avevano luoghi di incontro prefissati dove i clienti sapevano di poter acquistare droga, giorno e notte. L’attività investigativa ha dimostrato che i pusher nascondevano le dosi in luoghi strategici come fioriere e saracinesche di negozi, per evitare i sequestri durante i controlli della polizia.

Tra gli indagati figura anche una donna marocchina di 31 anni, con precedenti penali, che gestiva la vendita di droga da un appartamento abusivamente occupato in via Gola, successivamente sgomberato dalle forze dell’ordine. La donna riceveva i clienti a casa o inviava le dosi tramite corrieri in strada o nel cortile dello stabile.

Dalle intercettazioni telefoniche è emerso che in alcuni casi gli acquirenti pagavano la droga con beni materiali rubati, come telefoni cellulari, collane, cuffie wireless e monopattini, probabilmente provenienti da furti nell’area dei Navigli.

Uno degli indagati, un cittadino marocchino di 28 anni, è accusato anche di detenzione illegale di una pistola, presumibilmente nascosta in un edificio di via Gola. Il 15 febbraio 2023, durante un controllo della Squadra Mobile in via Montegani, l’uomo ha tentato di sfuggire tamponando violentemente l’auto della polizia e fuggendo. Gli agenti hanno sparato alcuni colpi, ma l’indagato è stato successivamente arrestato nei pressi di via Pichi.

L’indagine è ancora in fase preliminare, quindi ulteriori sviluppi sono attesi nelle fasi successive del procedimento.

Calabria

Bagnara Calabra | Allacci abusivi alla rete pubblica, 4 denunce

Un’operazione congiunta tra i carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra e il personale dell’Enel ha portato alla denuncia di quattro residenti della località Solano per aver effettuato allacci abusivi alla rete elettrica. Queste manovre illecite permettevano loro di alimentare le proprie abitazioni senza pagare per il servizio.

Inoltre, durante le verifiche, è emerso che un commerciante locale, titolare di un panificio, stava utilizzando un bypass per alimentare la sua attività, causando un danno economico significativo alla società fornitrice di energia. Il valore del danno è stato stimato attorno ai 100mila euro.

L’arresto del panificatore è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria. Tutti gli indagati, oltre ad affrontare le conseguenze penali per furto aggravato, dovranno anche risarcire il consumo elettrico stimato.

Questo episodio evidenzia l’importanza della vigilanza nel settore energetico e le misure necessarie per contrastare comportamenti fraudolenti che danneggiano non solo le aziende ma anche i cittadini che rispettano le norme.

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Calabria

Corigliano Rossano (CS) | Maltrattamenti in famiglia, offese alla moglie e costrizione a lasciare il posto di lavoro, arrestato

Un episodio inquietante si è concluso con l’arresto di un uomo di 40 anni, ritenuto responsabile di maltrattamenti nei confronti della sua compagna. L’operazione, condotta dai carabinieri della Stazione di Corigliano Scalo in collaborazione con il Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, ha visto il coinvolgimento della Procura della Repubblica di Castrovillari.

Le indagini hanno rivelato un quadro drammatico: la vittima, una giovane madre, ha vissuto per lungo tempo sotto un regime di vessazioni sistematiche. Le umiliazioni subite si sono manifestate in comportamenti aggressivi e denigratori, volti a minare la sua autostima e a creare una forte dipendenza economica. La situazione è degenerata fino a spingerla a chiedere aiuto, determinata a liberarsi da una condizione insostenibile per sé e per i suoi figli.

Grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine e il supporto della Procura, è stata predisposta una misura cautelare in carcere per l’arrestato. Questa decisione è stata presa per prevenire ulteriori atti di violenza e garantire la sicurezza della donna e dei suoi bambini, che ora si trovano in una comunità protetta, lontani da ogni pericolo.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto le richieste della Procura, emettendo un’ordinanza di custodia cautelare, e l’uomo è stato trasferito nel carcere di Castrovillari. Questo intervento sottolinea l’importanza della tutela delle vittime di violenza domestica e il ruolo cruciale delle istituzioni nel combattere tali fenomeni.

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Cronaca

Lazio | Estorsioni nel Reatino: due arresti

CC Rieti

Negli ultimi giorni, la Stazione Carabinieri di Rieti ha portato a termine un’importante operazione contro l’estorsione, arrestando un trentaseienne e denunciando un sessantaquattrenne. I due sono accusati di aver minacciato un uomo per anni, costringendolo a pagare somme significative di denaro, superando i 30.000 euro, attraverso intimidazioni e aggressioni, anche nei confronti della compagna disabile della vittima.

L’indagine è partita dalla denuncia della vittima, che ha finalmente trovato il coraggio di segnalare le minacce subite. I militari hanno predisposto un servizio di osservazione e, durante un incontro programmato con gli estorsori, hanno colto in flagranza di reato l’autore del ritiro di una somma di denaro. L’operazione ha portato all’identificazione del secondo complice, che è stato denunciato.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto e, a fronte delle prove raccolte, ha disposto misure cautelari: uno dei due estorsori è stato trasferito in carcere, mentre l’altro è agli arresti domiciliari. Questa azione segna un passo significativo nella lotta contro l’estorsione e la protezione delle vittime, evidenziando l’importanza della denuncia per combattere tali reati.

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